Antonio Venturino dice addio al gruppo Psi/Pse - QdS

Antonio Venturino dice addio al gruppo Psi/Pse

Raffaella Pessina

Antonio Venturino dice addio al gruppo Psi/Pse

giovedì 22 Giugno 2017

Il vicepresidente Ars: “Speravo in rilancio del centrosinistra, non è stato così”. Sala d’Ercole, intanto, a rilento sul collegato alla Finanziaria

PALERMO – Il Vicepresidente vicario Antonio Venturino ha detto addio al  gruppo del Psi/Pse che aveva contribuito a rifondare nel gennaio 2016 a Sala d’Ercole dopo una ventina d’anni. L’abbandono è stato motivato dallo stesso Venturino perché i suoi obiettivi non coincidono più con quelli del gruppo. “La mancata convocazione del congresso regionale dei socialisti alla vigilia delle elezioni amministrative – spiega – in modo da dettare una linea chiara sia alla dirigenza che agli elettori, la vicenda trapanese e il fallimento della mia idea di gruppo politico mi hanno spinto a lasciare il gruppo, tra delusione ed amarezza. Non si possono stringere alleanze con una certa disinvoltura con Sicilia Futura, prima, e con Forza Italia e Lega-Noi con Salvini, dopo”. “Speravo che il gruppo Psi/Pse all’Ars potesse incidere ed avere quell’autorevolezza per contribuire anche ad una vera azione di rilancio del centrosinistra in Sicilia, invece, non è stato così – prosegue Venturino -. Il gruppo non ha operato in questa direzione e non ho registrato alcuna iniziativa comune portata avanti in un anno e mezzo. Non ho visto un’azione volta a promuovere le idee e la politica socialista come avrei auspicato, inoltre il cosiddetto brand del Psi è stato utilizzato malissimo. Venturino ha aderito al gruppo Misto, a pochi mesi di distanza dal rinnovo dell’Assemblea regionale. Passaggi sempre più frequenti quelli dei politici da un gruppo parlamentare all’altro che non vengono attualmente regolamentati da alcun tipo di norma e contribuiscono a generare una certa confusione nell’elettore che vota un politico iscritto ad un partito e poi se lo ritrova in altre compagini politiche.
Seduta d’Aula intanto ieri all’Ars, dove si attende che venga approvato il collegato alla finanziaria, rinviato la volta precedente per mancanza della relazione del Governo. I lavori all’Ars procedono con estrema lentezza e l’attività legislativa all’Ars langue e proprio per questo Mimmo Turano capogruppo del gruppo Misto all’Ars ha chiesto la rapida approvazione dell’articolo 72 del collegato e relativa al tema sull’ambiente. “Non posso che essere d’accordo con Catanzaro, presidente Sicindustria, –  afferma Turano, –  rispetto al grido di allarme che la salvaguardia dell’ambiente non può apparire come freno per lo sviluppo economico della nostra isola. La politica ha il dovere di coniugare, in ossequio alle direttive comunitarie, la crescita economica della Sicilia attraverso la realizzazione dei piani di investimento delle imprese titolari dei progetti. Ho lavorato affinché venisse apprezzata perché consente lo sblocco dei cantieri per la realizzazione delle opere di pubblica utilità. Spero che le sirene del populismo, votate all’arretramento culturale ed economico dell’isola possano, per una volta, riuscire ad affrontare la vicenda in maniera obiettiva, concreta e coerente con le reali esigenze della nostra terra”.
Nella seduta di ieri il Presidente Ardizzone ha comunicato che le commissioni di merito hanno concluso l’esame del collegato e le relative valutazioni saranno prese in considerazione per eventuali stralci. Sempre nella seduta di ieri il leader della destra Nello Musumeci ha chiesto ed ottenuto di inserire all’ordine del giorno dei lavori d’Aula stabiliti dalla conferenza dei capigruppo anche la norma sul codice etico.
Ardizzone ha anche informato che l’assessore alle Attività produttive Mariella Lo Bello, vicepresidente della Regione siciliana, ha assunto l’interim della delega alle Infrastrutture e ai Trasporti. Lo Bello sostituisce l’esponente centrista Giovanni Pistorio, che ricopriva l’incarico dal 4 novembre del 2015 e che si è dimesso nei giorni scorsi su decisione dei Centristi per l’Europa di Gianpiero D’Alia che hanno deciso l’uscita dal governo, aprendo la crisi. La seduta d’Aula è stata aggiornata ad oggi nella tarda mattinata.

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