Opportunità e prospettive dopo l'approvazione della legge sul sistema di certificazione regionale - QdS

Opportunità e prospettive dopo l’approvazione della legge sul sistema di certificazione regionale

redazione

Opportunità e prospettive dopo l’approvazione della legge sul sistema di certificazione regionale

giovedì 22 Giugno 2017

Anche l’assessore regionale Bruno Marziano al convegno di martedì organizzato dal Consorzio Pentaform. Nuove regole per l’accreditamento degli enti e un “catalogo per le competenze”

PALERMO – Organizzato dal Consorzio Pentaform si è svolto martedì 20 Giugno, il convegno sul tema: “La formazione quale strumento per costruire un percorso in grado di rispondere ai continui cambiamenti delle competenze professionali”. L’iniziativa ha visto la partecipazione del Direttore Generale di Fondimpresa, Amarildo Arzuffi, del presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Catania, Giorgio Sangiorgio e l’intervento dell’Assessore Regionale alla formazione on. Bruno Marziano. Riportiamo alcuni stralci del suo intervento.
 
“In questi circa due anni abbiamo realizzato una serie di atti importanti che hanno messo in sicurezza il sistema della formazione professionale in Sicilia. Il primo atto importante di questo percorso è il decreto dell’ottobre 2015 del presidente della regione sull’accreditamento con il quale si sono definite le nuove regole per l’accreditamento degli enti. Secondo atto importante è stato l’adozione nel maggio del 2016 del catalogo delle competenze di cui la Sicilia era sprovvista e che rischiava di farle uscire la regione dal sistema nazionale. Alla adozione del catalogo ha fatto seguito prima il decreto assessoriale del giugno 2016 con il quale si sono scelti i settori strategici del sistema formativo siciliano (agricoltura e pesca, agroalimentare, energie rinnovabili, tecnologie dell’informazione della comunicazione, settore lapideo, socio assistenziale e turismo) e poi l’approvazione a dicembre 2016 della norma sulla certificazione delle competenze cioè le competenze formali, non formali e informali con la quale norma si è concluso il percorso del sistema regionale di certificazione delle competenze. La Sicilia si è finalmente dotata di un sistema di certificazione delle competenze che attribuisce in capo alla scuola ordinamentale e agli enti di formazione la certificazione delle competenze formali, quelle cioè che si acquisiscono con un titolo di studio o con una qualifica professionale, agli uffici del lavoro la certificazione delle competenze informali, quelle che si ottengono nel corso della vita lavorativa, e prevede un meccanismo di decisione sui soggetti che possono realizzare la certificazione delle competenze non formali, cioè quelle ottenute autonomamente senza alcuna frequentazione né a scuola nè durante la vita lavorativa.
Il sistema regionale di certificazione delle competenze messo in atto sia con l’adozione del Catalogo Regionale sia con la legge del 28/12/2016 sta già funzionando con buoni risultati.
Iil primo esempio è stato la concessione della qualifica professionale di operatore della Meccatronica.
Ancora due parole su un’altra delle novità nel rapporto fra formazione e mondo del lavoro e cioè il sistema dell’apprendistato di primo e terzo livello per il quale in Sicilia abbiamo già definito le linee guida sia per quello di I livello sia per quello di III livello e sono già stati pubblicati i due avvisi di riferimento quello che prevede circa 330 tirocini formativi durante il percorso scolastico (apprendistato di primo livello) con  una dotazione finanziaria di oltre € 1.400.000, sia quello che prevede la concessione di circa 3000 voucher formativi individuali rivolti ai giovani professionisti con una dotazione finanziaria di oltre 5 milioni di euro. Con queste norme si è messo in sicurezza giuridica e normativa il sistema della formazione professionale in Sicilia".
 


Avviso 8. Alla Corte dei Conti i decreti per la registrazione
 
Inoltre con l’approvazione della delibera di giunta numero 330  si è reso finanziariamente stabile il piano quadriennale di rafforzamento e stabilizzazione della formazione professionale in Sicilia presentato al governo nazionale che prevede un impegno annuo fino al 2020 di circa 110 milioni di euro per la formazione per adulti e di circa 60 milioni di euro per l’obbligo formativo. Il terzo filone di intervento per la razionalizzazione del sistema e la possibilità della regione di intervenire per aumentare la platea dei lavoratori che possono usufruire dell’ape social e quindi sfoltire di oltre 1500 addetti il settore.
E poi c’è l’Avviso 8 che finanzia circa 200 progetti. Certo solo una parte degli enti di formazione sono stati ammessi al finanziamento ma questo dipende dalla dotazione finanziaria. Se l’assemblea regionale siciliana deciderà, come sembra, di incrementare questo budget di altri 31 milioni è chiaro che si scorrerà nella graduatoria almeno fino al progetto numero 300 recuperando quindi decine di altri enti. Per l’avviso 8, si stanno inviando i decreti alla corte dei conti per la registrazione e quindi per l’avvio delle attività.

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