Piano occupabilità in Sicilia: è tutto pronto per la partenza - QdS

Piano occupabilità in Sicilia: è tutto pronto per la partenza

Michele Giuliano

Piano occupabilità in Sicilia: è tutto pronto per la partenza

sabato 01 Luglio 2017

Dopo l’approvazione delle linee guida pubblicate nei giorni scorsi, varato l’elenco degli enti accreditati. In 42 “convenzionati” con la Regione: tra questi figura anche l’Università di Me

PALERMO – Tutto pronto alla partenza del “Piano straordinario per rafforzare l’occupabilità in Sicilia”. Dopo l’approvazione nei mesi scorsi delle linee-guida arriva adesso anche l’elenco dei soggetti accreditati che dovranno seguire i soggetti individuati per essere riaccompagnati nel mondo del lavoro e che avranno dunque la necessità di una consulenza assistita.
In tutto sono 42 e figurano tra questi anche l’Università di Messina e numerosi centri studi di qualità e rinomati. Il decreto è stato varato dall’assessorato regionale del Lavoro con allegato per l’appunto questo elenco.
Un "Piano" che prevede diverse azioni da poter optare per il disoccupato: a seguito dell’azione scelta il soggetto potrà consultare l’elenco dei soggetti accreditati per lo svolgimento delle attività, e scegliere il più congeniale alle proprie esigenze. Tale scelta sarà inserita a sistema dall’ufficio, e attraverso il sistema informatico i dati giungeranno all’ente preposto, che a questo punto si metterà in contatto con il lavoratore e insieme predisporranno le attività. Tutte le comunicazioni tra Centro per l’impiego e ente si svolgeranno attraverso il sistema Ciapi web sul quale verranno caricati tutti i dati per la gestione, attuazione e rendicontazione del progetto.
Nel caso in cui un lavoratore rinunciasse o rifiutasse di svolgere l’attività scelta senza presentare un giustificativo sarà rimosso dalla misura e decadrà da ogni beneficio. L’obiettivo di questa misura è quello di aiutare chi, per un motivo o per un altro, si è trovato fuori dal mondo del lavoro,  sostenuto dagli ammortizzatori sociali. Un sostegno importante, ma provvisorio. Più importante, quindi, cercare di rientrare in attività il prima possibile. Si tratta dell’Avviso 6 finanziato con 35 milioni di euro per un percorso di attivazione “rinforzato”, in termini di accompagnamento alla ricollocazione, finalizzato ad agevolare il periodo di transizione da una posizione lavorativa ad un’altra e a rafforzare l’occupabilità dei lavoratori maggiormente a rischio di espulsione.
Le attività previste si articolano in diversi filoni: in primis, azioni trasversali, gestite in maniera esclusiva dai Centri per l’impiego, rivolte a tutti i destinatari dell’intervento e mirate alla profilazione del lavoratore e alla definizione del percorso personalizzato di ognuno. Quindi, azioni specifiche individuate sulla base degli esiti della consulenza orientativa, secondo il percorso personalizzato di reinserimento lavorativo o rafforzamento dell’occupabilità del lavoratore.
In particolare, ci si indirizzerà ad un orientamento specialistico, mirato alla ricostruzione e all’approfondimento della storia formativa e lavorativa del lavoratore; al rafforzamento delle competenze attraverso percorsi formativi di breve durata mirati al completamento della formazione del destinatario, sulla base delle proprie esigenze e in relazione al fabbisogno formativo aziendale e di settore. Saranno organizzati tirocini extracurriculari mirati al reinserimento lavorativo, per una durata massima di cinque mesi, accompagnati da un’attività continuativa di tutoraggio. Per quanto riguarda le misure specifiche relative a orientamento specialistico, percorsi di rafforzamento delle competenze, e tirocini, la dotazione economica complessiva sarà di 35 milioni di euro, articolata in 3 azioni con finanziamenti suddivisi per singola provincia.
Specificatamente, saranno resi disponibili 3 milioni per l’orientamento specialistico, 10 milioni per il rafforzamento delle competenze e 18 milioni per i tirocini di inserimento all’occupazione. I destinatari delle azioni sono i lavoratori e le lavoratrici che nel 2014 hanno usufruito di sostegno al reddito e che hanno sottoscritto il Patto di Servizio al centro per l’impiego del proprio territorio.

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