L'assessore Baccei: "Non ci sarà una manovra correttiva" - QdS

L’assessore Baccei: “Non ci sarà una manovra correttiva”

Raffaella Pessina

L’assessore Baccei: “Non ci sarà una manovra correttiva”

martedì 11 Luglio 2017

L’assessore all’Economia ha riferito in Aula, presente anche Crocetta. Il governo respinge le accuse dei magistrati contabili

PALERMO – Non si rassegna il presidente della Regione alle critiche della Corte dei Conti sui documenti finanziari. Il governo Crocetta tiene duro su due delle quattro contestazioni mosse dalla Corte al rendiconto generale del 2016, il cui giudizio di parifica è stato sospeso dai giudici contabili, mentre sugli altri due punti ha stabilito di procedere alle modifiche.
Ieri la Giunta ha trasmesso le controdeduzioni alla Corte che si riunirà in udienza il 19 luglio e darà finalmente il giudizio definitivo sul consuntivo dell’anno scorso. In particolare, l’assessore all’Economia, Baccei, ha apportato delle modifiche sugli accantonamenti relativi ai fondi “perdite società partecipate” e “contenzioso”. Per quanto riguarda le partecipate, la norma nazionale (d.lgs 175/2016) prevede che “nel caso in cui i soggetti partecipati ripianino in tutto o in parte le perdite conseguite negli esercizi precedenti, l’importo accantonato viene reso disponibile agli enti partecipanti in misura corrispondente e proporzionale alla quota di partecipazione”. E ancora: “L’ente partecipante di soggetti che hanno registrato nel triennio 2011-2013 un risultato medio negativo accantona, in misura proporzionale alla quota di partecipazione, una somma pari al 25 per cento per il 2015, al 50 per cento per il 2016 e al 75 per cento per il 2017 del risultato negativo conseguito nell’esercizio precedente”. Il governo Crocetta interviene nella misura prevista dalla disciplina nazionale “al netto, se di importo superiore, dello stanziamento destinato per l’anno 2017 alla ricapitalizzazione delle società in quanto utilizzabile per le medesime finalità dell’accantonamento”.
In merito al “fondo contenzioso”, l’intervento è “nella misura prudenziale del 50% rispetto all’importo risultante dalla rilevazione dei contenziosi con significative probabilità di soccombenza o con sentenze non definitive e non esecutive, nella considerazione che i dati comunicati potrebbero risentire, da un canto, di sottovalutazioni dovute alla possibilità di eventuali carenze informative e, dall’altro, di sopravvalutazioni dovute alla difficoltà di stima della probabilità di soccombenza che può avere indotto a considerare con altre probabilità di soccombenza anche altri contenziosi in essere; anche in caso di sentenza sfavorevole non è detto che l’amministrazione sia condannata a pagare l’intero importo reclamato dalla controparte; la spesa scaturente dai contenziosi in essere si manifesterà comunque in un arco temporale superiore al singolo esercizio finanziario”. Nessuna modifica, invece, sugli altri due punti segnalati dalla Corte dei Conti (accantonamenti per i residui perenti al 31 dicembre 2016 e mancata valorizzazione del fondo passività potenziali relativo al rischio concernente i contratti derivati).
Ieri pomeriggio in Aula è andato a riferire sulla situazione solo l’assessore Baccei, presente anche il presidente Crocetta. Nel corso della sua relazione Baccei ha sottolineato la bontà del Bilancio snocciolando una serie di numeri per tutto il resto della relazione.  “I rilievi della Corte dei conti non riguardano il bilancio in senso stretto – ha detto l’assessore – costituito da entrate accertate, spese impegnate e dal risultato di gestione di competenza comprensivo della gestione dei residui. Tale risultato finale, relativo sia ai fondi regionali, sia ai fondi extraregionali è pari ad un disavanzo di 99 milioni di euro e questo non cambia, in quanto non ha subito rilievi: per effetto di questo non ci sarà dunque alcuna manovra correttiva. Nemmeno il prospetto delle coperture ha subito rilievi – ha proseguito – lo abbiamo però modificato per tenere conto degli effetti derivanti dall’articolo 3, commi 6 e 7, della Legge di stabilità regionale del 2017 che hanno consentito di aumentare le coperture da 7 miliardi a 7 miliardi e mezzo di euro”. La seduta è stata rinviata al 20 di luglio.
Sul fronte politico si getta nella mischia Giancarlo Cancelleri, candidato alla presidenza della Regione per il Movimento cinquestelle, che in alcune interviste promette che il suo movimento, se andrà al potere, taglierà vitalizi e privilegi ai deputati regionali ai quali verrà ridotto anche lo stipendio. Cancelleri ha ribadito il “no” alle alleanze con altri partiti, da qualsiasi parte provengano e ha assicurato che l’interesse del Movimento è rivolto a quel 55% di aventi diritto che non intende andare a votare. Il programma prevede il reddito di cittadinanza, la sanità, le infrastrutture e le imprese. I Cinquestelle prevedono inoltre di abbassare le tasse e con i tagli alla politica finanziare borse di studio per “fare il praticantato in Regione”. Sulla questione dei migranti Cancelleri chiede che Roma indichi il presidente della Regione quale commissario straordinario per l’emergenza.

Sui vitalizi immediata la risposta del Presidente dell’Ars, Ardizzone
: “Il taglio dei vitalizi? Già fatto dal 2012. La riduzione delle indennità per i parlamentari regionali e degli stipendi per i dipendenti dell’Ars? In vigore dal 2014. Evidentemente Cancelleri era distratto”. “è giunta l’ora, invece – continua Ardizzone – che i 5 stelle spieghino ai siciliani perché sull’unico provvedimento di riduzione dei costi della politica, il ‘decreto Monti’, il loro gruppo ha votato contro. A Cancelleri – conclude – mi permetto di suggerire di occuparsi di programmi anziché di propaganda, concentrandosi di più sul realismo delle cose, e mettendo di lato il protagonismo del rancore”.

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