Tanti gli emendamenti presentati dai gruppi consiliari in questo periodo, circa 150, di cui “una buona parte” – come dice l’assessore – è stata fatta propria dall’Amministrazione, “come molti di quelli proposti dalla commissione Commercio e firmati per lo più dal presidente Ludovico Balsamo, ma anche alcune proposte dei consiglieri Niccolò Notarbartolo, Giuseppe Castiglione e Seby Anastasi; gli altri emendamenti non potevano essere accolti. Abbiamo cercato di fare un ragionamento complessivo, ascoltato i rappresentanti della società a tutti i livelli e messo insieme idee e progetti per la città, perché ricordiamolo sempre, è una delibera per la città e non dell’Amministrazione per se stessa”.
Lombardo elogia il regolamento che definisce come “insieme di regole certe e uguali per tutti”. “Quest’Amministrazione non ha mai pensato o voluto perseguitare nessuno. Vogliamo soltanto che i commercianti lavorino nella legalità e un controllo del territorio è necessario, come è necessario una linea comune di decoro che faccia apparire almeno il centro della nostra città, ordinato e non in balia di eventi o persone. Servono – aggiunge – tende e fioriere uguali per tutti, per fare degli esempi, e in generale serve fare apparire la nostra città all’altezza della bellezza dei suoi monumenti”.
Un regolamento tanto atteso dai commercianti e che la Fipe Confcommercio Catania promuove. “Forse – hanno dichiarato il presidente regionale Fipe Dario Pistorio e quello provinciale Fipe Bar e Pasticcerie Massimo Magrì – a qualcuno ha portato fastidio il fatto che ne eravamo a conoscenza già prima che arrivasse in Commissione, ma, letto e studiato con attenzione, a noi di Fipe non sembra poi così male o così restrittivo tanto da essere rispedito in prima battuta al mittente. Qualche articolo andava rivisto ma riteniamo che sia un regolamento al quanto semplice e aggiungerei facile da emendare”.