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Catania – Dissuasori e telecamere, la città si difende dal terrorismo

Melania Tanteri

Catania – Dissuasori e telecamere, la città si difende dal terrorismo

martedì 29 Agosto 2017

Il vicesindaco Marco Consoli: “Alto livello d’attenzione”. In allestimento sala operativa da 700 mila €

CATANIA – Anche Catania si attrezza contro la minaccia terroristica. Come le grandi città, italiane ed europee, anche quella etnea sta infatti rafforzando i presidi di sicurezza, in particolare per quanto riguarda il centro storico che, in questi giorni, è sempre affollato di cittadini e turisti.
Dopo il recente attacco di Barcellona, infatti, a presidiare la via Etnea, tra le arterie più importanti della città, ci sono le camionette dell’esercito, posizionate per evitare l’ingresso di mezzi privi di autorizzazione, ma sono anche altre le misure messe in campo per la sicurezza.
Come spiega il vicesindaco Marco Consoli, che parla di “alto livello di attenzione” per quel che riguarda i possibili obiettivi sensibili, primi fra tutti i palazzi istituzionali, e del presidio delle principali strade dove, accanto alla presenza dei militari, potranno essere posizionati dissuasori e New Jersey. Comune e Questura starebbero poi studiando anche l’utilizzo delle fioriere in cemento armato da piazzare nei luoghi strategici del centro. Secondo il vicesindaco, che è anche assessore alla Polizia municipale, anche altri luoghi cittadini saranno presidiati dai vigili urbani, come ad esempio Villa Bellini.
Una serie di accorgimenti con il duplice scopo di controllare la città e le zone più delicate, e aumentare la percezione di sicurezza da parte della cittadinanza, ancora turbata dalle immagini della città catalana, che continuano a tener banco sui giornali.
“La soglia dell’attenzione – sottolinea Consoli – non si è mai abbassata. È chiaro che,in relazione alla circolare del ministero degli Interni sulla sicurezza delle grandi città e delle aree pedonali, ci siamo attrezzati in linea con quanto scritto. Il Prefetto, il giorno dopo l’attentato a Barcellona, ha convocato tutte le Istituzioni e ognuna ha risposto prontamente. Insomma – conclude il vicesindaco – c’è un doppio lavoro: uno visibile e uno sottotraccia, di altissimo livello”.
Bisognerà, invece, ancora attendere, per vedere l’istallazione delle telecamere per la videosorveglianza nella Zona a traffico limitato,  richieste a gran voce da tempo. Attualmente, con i 700 mila euro del Pon sicurezza, si starebbe allestendo la nuova sala operativa, ma si attende ancora il posizionamento degli occhi elettronici dentro il perimetro della Ztl, che potrebbero supportare non solo l’iniziativa messa in campo per tutelare i cittadini, ma rappresentare un grande ausilio per le Forze dell’Ordine, nella fase investigativa.

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