Reati informatici: in Sicilia 1 denuncia ogni 437 abitanti - QdS

Reati informatici: in Sicilia 1 denuncia ogni 437 abitanti

redazione

Reati informatici: in Sicilia 1 denuncia ogni 437 abitanti

sabato 02 Settembre 2017

L’Isola in coda alla classifica per segnalazioni alle Forze dell’ordine

PALERMO – La Sicilia è la regione italiana, dopo la Puglia, con meno reati informatici (1 ogni 496 abitanti e + 35% negli ultimi cinque anni) mentre Siracusa (1 ogni 431 abitanti, 61esima in Italia) è la provincia più colpita dell’Isola. E’ quanto emerge da un’analisi di DAS, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, che con “Difesa Web” assiste in giudizio i cittadini vittime di frodi informatiche e fornisce strumenti di monitoraggio per prevenire furti d’identità e altre truffe online.
“La nostra ricerca – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS – evidenzia un fenomeno preoccupante. Nel periodo che abbiamo analizzato le denunce delle forze di polizia all’autorità giudiziaria per reati informatici sono cresciute in Italia di oltre il 51%, con un’incidenza di un reato ogni 393 abitanti. I danni economici per chi subisce questo tipo di reato possono essere rilevanti e a volte difendersi in giudizio può essere complicato e richiedere tempi lunghi. Abbiamo creato “Difesa Web”, in risposta alle due principali esigenze espresse dal mercato: da un lato l’aspetto di prevenzione e monitoraggio dei propri dati, dall’altro il supporto legale necessario in caso di furto d’identità”.
Dopo Siracusa, Palermo è la seconda provincia della regione per densità di crimini informatici con una denuncia ogni 437 abitanti. La seguono Messina (1/449) e Caltanisetta (1/468). Secondo quanto rilevato da DAS, il fenomeno è meno rilevante a Trapani (1/507), Catania (1/558) e Ragusa (1/591). Enna (1/690, 103esima in Italia) e Agrigento (1/620, 100esima in Italia), invece, sono tra le province più virtuose d’Italia.
Dal 2010 al 2015 questi reati sono aumentati soprattutto ad Agrigento (+75%), Caltanisetta (+71%) e Trapani (+67%). Sono cresciuti anche a Messina (+58%), Siracusa (+ 54%) e Catania (+ 43%). Più contenuto l’incremento a Enna (+ 24%) e Ragusa (+ 18%), minimo a Palermo dove si è fermato al 7%.

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