Vigili, aggressione a Catania. Un ventenne: "Sono stato io" - QdS

Vigili, aggressione a Catania. Un ventenne: “Sono stato io”

redazione

Vigili, aggressione a Catania. Un ventenne: “Sono stato io”

venerdì 08 Settembre 2017

Individuato l’autore materiale: ammette l’alterco, si dice pentito

CATANIA – È stato fermato per tentativo di omicidio il ventenne accusato dell’aggressione all’ispettore della Polizia municipale, Luigi Licari, che è ricoverato da cinque giorni all’ospedale Cannizzaro con la prognosi riservata per un trauma cranico. Il provvedimento è stato emesso dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Santo Distefano ed è stato eseguito dalla squadra mobile della Questura.
Il giovane, davanti ai magistrati, alla presenza dei suoi legali di fiducia, ha ammesso di avere colpito con una manata l’ispettore che gli aveva vietato di passare con lo scooter in una strada momentaneamente chiusa al traffico. Ma ha spiegato di averlo fatto al termine di un alterco con l’ispettore della Polizia municipale. Dopo un primo confronto il ventenne era tornato indietro e la discussione sarebbe, secondo la sua ricostruzione, degenerata in lite. Ha detto di essere pentito e di non essersi accorto che l’uomo era finito a terra per la presenza di numerose persone. Il fermo dovrà essere adesso convalidato dal Gip dopo l’interrogatorio di garanzia.
Il ventenne in primo momento era stato solamente sospettato di essere l’autore materiale dell’aggressione all’ispettore Licari, che il 2 settembre scorso sul lungomare Ognina, all’imbocco di via del Rotolo, era stato ferito gravemente alla testa con un colpo di casco. L’aggressione era scattata dopo il divieto dell’ispettore al ventenne di accedere, con lo scooter, in una zona in cui il traffico era stato momentaneamente vietato. Il giovane era tornato sul luogo poco dopo, con amici, picchiando insieme al ‘gruppo’ il vigile urbano e colpendolo alla testa anche con un casco. Sull’episodio è stata prontamente aperta un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Catania, per tentativo di omidicio, con indagini affidate alla Squadra Mobile della Questura e alla Polizia municipale.
Solidarietà e vicinanza all’ispettore Licari sono state espresse, in questi giorni, da parte del sindaco Enzo Bianco, che si è recato personalmente in visita nel reparto ospedaliero in cui è ricoverato l’ufficiale, dal mondo sindacale, politico e istituzionale, che ha severamente condannato quella che viene considerata come una tremenda spedizione punitiva che fa riemergere pesanti preoccupazioni sul clima che regna in città, fatto di dilangante illegalità, come di piccoli e grandi abusi per i quali si invocano maggiori controlli e la ormai indispensabile repressione.
Il sindaco Bianco, intanto, aveva fornito ieri alcune notizie sullo stato di salute dell’ispettore Licari: “Notizie incoraggianti dal Cannizzaro – ha scritto il primo cittadino sul suo profilo Facebook – avviato il risveglio dell’Ispettore #Licari, seguito amorevolmente dai familiari e assistito con la dovuta attenzione dai medici e dal personale ospedaliero, oltre all’affetto dei colleghi e di migliaia di cittadini. Speriamo che presto possa essere sciolta la prognosi. Nessun nuovo episodio emorragico. Incrociamo le dita!”
Il Consiglio comunale di Catania, intanto, ha organizzato per sabato 9 settembre in via del Rotolo, alle 18,30, una marcia di solidarietà, a una settimana dalla brutale aggressione. È un’iniziativa voluta da tutti i consiglieri al di là dell’appartenenza politica, per esprimere vicinanza alla famiglia dell’ispettore Licari e allo stesso tempo fare leva sulla coscienza civica dei concittadini. “Invitiamo tutti a partecipare – ha fatto appello Bianco – anche per abbattere il muro di silenzio che si è alzato su questo triste e inaccettabile avvenimento”.

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