Riforma Pro Loco, via libera alle Iat - QdS

Riforma Pro Loco, via libera alle Iat

Michele Giuliano

Riforma Pro Loco, via libera alle Iat

martedì 19 Settembre 2017

In tutta l’Isola gli Uffici Informazioni e Accoglienza ai Turisti riconosciuti sono 44, in provincia di Palermo ne esiste soltanto uno. Si tratta di servizi strategici per il territorio

PALERMO – Da una parte un aiuto per il turista che si trova a girare per le nostre città, paesi e località di mare. Dall’altra, un punto di rilevazione delle criticità, per poter intervenire in maniera tempestiva e migliorare i servizi offerti. 
Accanto alla riforma della Pro Loco, ecco il via libera per le Iat (Ufficio Informazioni e accoglienza ai turisti). Un servizio strategico, per un territorio come quello siciliano che è ricco di potenzialità non ancora sfruttate, che può fornire tanti elementi e spunti per uno sviluppo consapevole ed efficace del settore turistico, che può diventare volano dell’intera economia isolana. Di questi uffici, su tutto il territorio isolano, ne sono già presenti 44, distribuiti variamente, in maniera anche piuttosto singolare. In provincia di Ragusa, ricca di località ad alta presenza turistica, nazionale ed internazionale, ad esempio, non ne sono presenti, e soltanto uno a Palermo, mentre ben 24 si trovano in provincia di Catania, un territorio che si è sempre dimostrato all’avanguardia e aperto alle novità, precursore delle innovazioni rispetto a zone altrettanto ricche di potenziale.
Completamente assenti anche in provincia di Messina, soltanto 3 nell’agrigentino, 8 a Caltanissetta, uno ad Enna. Se in provincia di Trapani ne troviamo 5, appena 2 in un’altra provincia, quella di Siracusa, che vive un boom dal punto di vista turistico.
Le Iat, che possono essere istituite dalle Pro Loco di riferimento sul territorio comunale interessato, trovano il proprio riferimento normativo nella legge regionale del 2005 n. 10 che determina le “norme per lo sviluppo turistico della Sicilia e norme finanziarie urgenti”, e in particolare, all’articolo 4, sopprime le aziende Autonome di Soggiorno e Turismo e istituisce i Servizi Turistici Regionali. A questi compete informare ed assistere il turista fornendo indicazioni, rilevare dati statistici sulle presenze turistiche per verificare criticità e possibilità di miglioramento, promuovere e realizzare eventi che incrementino il movimento turistico destagionalizzandone la domanda.
Ancora, gli uffici si occuperanno di supportare gli operatori turistici pubblici e privati allo scopo di sfruttare al meglio le possibilità offerte dalle istituzioni anche in termini di contributi e finanziamenti. In collaborazione con il dipartimento regionale Turismo monitoreranno le attività turistiche e le manifestazioni sportive, e vigileranno sulle agenzie di viaggio e sulle strutture ricettive di concerto con i servizi di riferimento dell’assessorato regionale.

La riforma delle Pro Loco risale al 2015
, con l’obiettivo di renderne più incisiva l’attività di promozione territoriale e turistica. Il decreto ha assicurato ai liberi consorzi comunali il mantenimento delle competenze già attribuite con norma e al contempo è stato superato l’obbligo della redazione dell’atto costitutivo in forma di atto notarile. Altra novità introdotta nel 2015 è quella che è possibile costituire più Pro Loco all’interno di uno stesso territorio comunale, purché si rispettino i requisiti dimensionali di popolazione e di attrattività dal punto di vista turistico, naturalistico, archeologico, storico del territorio.

In Sicilia, secondo una recente stima, sono circa 20.000 i volontari delle associazioni di promozione turistica
che a seguito della chiusura della Apt (Aziende Provinciali del Turismo) e del commissariamento delle province regionali, si occupano di informazione e accoglienza turistica sul territorio.

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