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Palermo – Rifiuti, disposte nuove misure per affrontare l’emergenza

Gaspare Ingargiola

Palermo – Rifiuti, disposte nuove misure per affrontare l’emergenza

sabato 30 Settembre 2017

Orlando ha incontrato a Villa Niscemi il collegio dei sindaci della Rap per discutere sulla questione. Ordinati il potenziamento del personale e maggiori controlli sugli ecoreati

PALERMO – Da ormai un mese Palermo è in preda all’emergenza rifiuti. L’avvio del secondo step della raccolta differenziata porta a porta procede a rilento, l’abbandono degli ingombranti sui marciapiedi ha raggiunto livelli di guardia forse mai visti prima e nelle periferie i cassonetti sono stracolmi, mentre il piano di spazzamento non decolla perché mancano mezzi e personale. L’azienda è nel caos: inizialmente il sindaco Leoluca Orlando aveva rinviato il rinnovo dei consigli di amministrazione delle partecipate a dopo le elezioni regionali “per evitare strumentalizzazioni politiche”, garantendo una proroga anche alla Rap, ma dopo le ultime frizioni con il presidente Roberto Dolce sul piano di spazzamento, il Professore ha deciso di accelerare e di nominare i nuovi vertici entro il 10 ottobre.
La società è in forte crisi di liquidità. L’evasione dell’imposta sui rifiuti – unica fonte di sostentamento visto che la legge vieta di usare risorse comunali per il servizio di igiene ambientale – è un fenomeno dilagante: il 37% dei cittadini e il 67% delle imprese non ha pagato la Tari nel 2016, la morosità viaggia in media tra il 60% e, in alcuni quartieri, oltre l’80% e nelle zone più frequentate della città non ha pagato il 98% dei ristoranti, l’86% dei bar e l’85% dei supermercati e negozi alimentari. Una settantina circa i milioni di euro evasi che Palazzo delle Aquile fatica a recuperare. Meno soldi significa meno mezzi (le ditte che riparano quelli in manutenzione reclamano legittimamente il dovuto prima di consegnarli) e meno coperture per gli straordinari degli operai: il semplice fatto che la domenica i turni siano dimezzati basta a mandare in tilt la raccolta del lunedì, anche perché i cittadini ignorano il divieto di gettare l’immondizia nei cassonetti nei giorni festivi e così ci vogliono doppi turni per recuperare il pregresso accumulando ritardi su ritardi. Il personale Rap inoltre in questi anni è diminuito bruscamente tra pensionamenti, licenziamenti per motivi disciplinari (si ricordi ad esempio l’inchiesta della Procura sulle decine di netturbini assenteisti tra Natale 2013 e Capodanno 2014) e il passaggio all’Amap di quasi 200 addetti alle caditoie, senza dimenticare i dipendenti dirottati al nuovo impianto di Tmb alla discarica di Bellolampo. Anche da questi problemi deriva la bocciatura del piano di spazzamento: la sperimentazione nella Prima e nell’Ottava Circoscrizione è andata avanti per un anno con risultati che per Dolce sono stati positivi ma che sono stati giudicati in tutt’altro verso dall’amministrazione.
Per affrontare l’emergenza Orlando ha incontrato nella sede di villa Niscemi il collegio dei sindaci della Rap che da martedì ha assunto la gestione ordinaria dell’azienda dopo la decadenza del consiglio di amministrazione. Erano presenti anche il vicesindaco Sergio Marino, gli assessori Iolanda Riolo e Gaspare Nicotri, il comandante dei vigili urbani, Vincenzo Messina e il suo vice Luigi Galatioto. Priorità massima alla raccolta differenziata con l’obiettivo di “arrivare al 40% nel più breve tempo possibile”: disposto il potenziamento del personale impegnato sui servizi esterni per avviare il secondo step della raccolta “porta a porta”. Giro di vite sui controlli contro gli ecoreati puntando a coinvolgere, d’intesa con la Regione, anche il corpo forestale.
Arriveranno quattro nuove telecamere mobili e l’unità organizzativa “Tutela, decoro e igiene urbana” sarà rafforzata con 13 agenti di supporto. Sconfessato il piano di spazzamento proposto da Dolce, che era organizzato per itinerari. Orlando ha chiesto di riorganizzarlo “non più in itinerari ma in ambiti come è avvenuto nei primi anni della nascita di Rap”. Un’idea largamente contestata dal M5S: per i pentastellati il piano di spazzamento per itinerari “avrebbe migliorato il servizio” garantendo “maggiore trasparenza” e andava anzi esteso “a tutta la città, come prevedeva anche il nostro programma partecipato per le amministrative 2017”. Il vecchio sistema di spazzamento per ambiti invece “non tiene conto delle verifiche effettuate da Palermo Ambiente che danno evidenza di un miglioramento dei servizi proprio nelle aree interessate dal piano ad itinerari. Abbiamo da sempre contestato il sistema per ambiti per mancanza di trasparenza: non è mai stata resa pubblica una programmazione in merito alla frequenza e le giornate di spazzamento nonché la suddivisione per ambiti e l’operatore assegnato. I cittadini non sono messi nelle condizioni di conoscere quando è programmata effettivamente la pulizia delle strade e Palermo Ambiente non è messa nelle condizioni di controllare oggettivamente l’operato della Rap”.
 
Quanto alla carenza di personale, in questo momento di crisi la Rap sarà affiancata dalla Reset, dal settore comunale Ville e Giardini e da 70 dipendenti di Palermo Ambiente che si occuperanno in particolare della campagna di informazione sulla raccolta differenziata e dei relativi controlli, affiancati dai vigili urbani. Il prossimo step sarà una riunione con i sindacati, mentre Orlando si è appellato anche ai centri commerciali perché limitino al massimo il volantinaggio selvaggio.

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