Luigi Di Maio: "Enti locali, bancomat del governo centrale" - QdS

Luigi Di Maio: “Enti locali, bancomat del governo centrale”

Raffaella Pessina

Luigi Di Maio: “Enti locali, bancomat del governo centrale”

martedì 03 Ottobre 2017

L’accusa del candidato premier M5s ieri in conferenza stampa a Palermo. L’appello ai sindaci: “Scriviamo insieme la legge di bilancio”

PALERMO – Conferenza stampa ieri mattina a Palermo del Movimento Cinquestelle per presentare l’ex sindaco di Licata Angelo Cambiano designato assessore regionale agli Enti Locali in caso di vittoria di Giancarlo Cancelleri. Il candidato grillino alla presidenza della Regione era presente insieme al leader del Movimento Luigi Di Maio.
 
“Ringrazio Luigi Di Maio e Giancarlo Cancelleri per la fiducia risposta in me, sento addosso la grande responsabilità, in caso di vittoria alle regionali, di svolgere un compito arduo e difficile” – ha spiegato l’ex sindaco di Licata, noto per la lotta contro gli abusivi. “Da qualcuno sono stato definito un esempio – ha proseguito Cambiano – quando il ministro Delrio mi ha chiamato eroe ho risposto che sono una persona normale, un ragazzo di 36 anni che da sindaco ha avuto la sensazione dell’isolamento in una lotta (quella all’abusivismo) che è giusta”.
 
Quindi ha parlato di quello che farà se diventerà assessore agli Enti locali: “La mia intenzione, da assessore regionale agli Enti locali, è di istituire tre giornate di ricevimento per sindaci e amministratori locali: ognuno deve avere il sacrosanto diritto di esternare i problemi senza la mediazione di politici o deputati, basta con gli accompagnatori. Un governo e un governo di tutti”.
Giancarlo Cancelleri ha detto anche di avere ricevuto sia applausi che critiche, quando ha parlato di “abusivismo di necessità”, cercando di stimolare gli avversari ad esprimere su questo argomento la propria posizione: “Mi piacerebbe sapere quali idee abbiamo Nello Musumeci e Fabrizio Micari su questo tema. Perché non ne parlano?”.
Alla conferenza stampa di Palermo è intervenuto pure Luigi Di Maio, candidato premier pentastellato, il quale ha usato parole dure nei confronti del   governo di Roma: “Gli enti locali sono stati usati come bancomat dal governo centrale, con tagli miliardari – ed ha avvertito – Lancio un messaggio a tutti i sindaci non solo quelli del M5s: lavoriamo insieme alla prossima legge di bilancio e rimettiamo in piedi i servizi”.
Di Maio si è detto convinto che la Sicilia può fare da apripista per le elezioni dell’anno prossimo: “Se riusciamo qui in Sicilia a indebolire i vecchi partiti gli diamo un colpo non indifferente anche a livello nazionale”.
Come è noto, sia in Sicilia che a livello centrale si presenta da solo senza alleanze. E ieri Di Maio ha lanciato una bordata contro quello che evidentemente considera il suo avversario più temibile: “è allucinante quello che ho visto ieri: un candidato alla presidenza della Regione (Nello Musumeci candidato del centrodestra) dire ai suoi alleati “vi prego fate liste pulite”. Ma chi sei? Un altro Crocetta ostaggio della sua maggioranza?”.
Il leader nazionale del Movimento di Beppe Grillo non ha risparmiato neanche il sistema dei sondaggi, affermando di non credere a questo sistema per conoscere la propria situazione prima delle elezioni: “Non credo ai sondaggi – ha detto – neanche quando vanno bene per noi perché bisogna intanto chiedersi chi li commissiona. Ho visto una cosa incredibile: un candidato, Claudio Fava, dato al 25% e qualche giorno dopo al 6% dallo stesso Istituto”.
Di Maio però non vuole vendere la pelle dell’orso prima del tempo ed ha detto che non diranno mai di avere già vinto prima del 5 novembre: “C’è tantissimo da fare. Dico che ci vorrà tanto impegno per raggiungere le persone e raccontare cosa abbiamo fatto fino ad ora, così la gente comincia a darti fiducia”. Su Cambiano ha detto che “Si sceglie tra il passato e il futuro: mi fa piacere che Angelo Cambiano abbia scelto il futuro”.

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