Fabrizio Micari presenta i primi quattro assessori - QdS

Fabrizio Micari presenta i primi quattro assessori

Raffaella Pessina

Fabrizio Micari presenta i primi quattro assessori

mercoledì 04 Ottobre 2017

Tra i nomi anche quello di Alessandro Baccei, riconfermato al Bilancio. Centrodestra, Musumeci: “Armao, notizie su listino infondate”

PALERMO – Presentati ieri durante una conferenza stampa tenutasi a Palermo i primi quattro assessori che faranno parte della squadra del candidato del centro sinistra Fabrizio Micari in caso di vittoria. Fra i nomi, anche quello di Alessandro Baccei, riconfermato al Bilancio; i restanti tre sono Emilio Abramo della comunità di Sant’Egidio alle politiche sociali, Giuseppe Biundo alle Attività produttive e la scrittrice Giuseppina Torregrossa alla Cultura.
“Stiamo lavorando alla composizione della squadra di governo – ha detto Micari – ho puntato nell’individuazione di prime figure in base a competenze collegate in base al lavoro svolto, e al background per al ruolo che vanno a ricoprire. Ad Alessandro Baccei, che va al bilancio e alla programmazione, ho ritenuto di chiedergli di proseguire il lavoro fatto benissimo in questi anni. Che abbia confermato la disponibilità è elemento di grande soddisfazione. Alle politiche sociali è quello di Emiliano Abramo, responsabile della comunità di Sant’Egidio che nel terzo settore e nel volontariato di frontiera si è speso in modo straordinario”.
Continuando su Abramo e su gli altri, Micari ha poi aggiunto: “È giovane ha 37 anni, è una figura molto attiva che ho corteggiato fin dal primo momento della mia candidatura. Il terzo nome, che riguarda le Attività produttive è quello di Giuseppe Biundo, 36 anni che è stato particolarmente attivo nel settore della consulenza manageriale e che si è occupato di ricerca di fondi per l’innovazione”. “Ultima chicca è la scrittrice Giuseppina Torregrossa, alla quale ho chiesto la disponibilità ad occuparsi di Cultura”.
Il candidato alla presidenza del centro sinistra ha poi sottolineato la volontà di tener conto di tutti i partiti della coalizione: “Abbiamo completato con tempi e modalità serene il listino. Devo dire in tempi normali con una discussione serena. È una composizione che tiene conto delle sollecitazioni dei diversi partiti della coalizione. Ne fanno parte: Alice Anselmo, Nicola D’Agostino, Mariella Lo Bello, Antonio Rubino, Valeria Sudano e Vincenzo Vinciullo”.
Traballa intanto l’alleanza di centro destra, poiché secondo indiscrezioni, Gaetano Armao, designato in prima battuta vicepresidente del candidato governatore Nello Musumeci, non sarebbe presente nel listino, che automaticamente il candidato vincente si porta in Parlamento a Palazzo dei Normanni. Immediata la reazione del commissario di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Micciché: “Stanno venendo fuori notizie sul listino di Musumeci che se fossero vere farebbero venir meno le ragioni di un’alleanza costruita con grandi sacrifici di tutti, un’alleanza costruita per il bene di tutto il centrodestra e della Sicilia”.
Immediata la reazione di Musumeci che però non ha né confermato ne smentito. “Noto che resistere alla tentazione di stare sulla stampa – ha detto Musumeci – diventa difficile per tanti, anche nel centrodestra. Le ragioni di una alleanza non possono essere legate al listino che, piaccia o no, resta nella responsabilità del candidato Presidente”.
Attacca su più fronti invece Claudio Fava, candidato dissidente della sinistra: “Sui media si assiste ad una sfida per nulla gentile tra il Presidente uscente Rosario Crocetta e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, sponsor del Magnifico rettore. Ma non stanno nella stessa vincibile armata? È così pesante l’eredità della giunta Crocetta (tagli alla formazione, infrastrutture fatiscenti, disoccupazione in crescita vertiginosa) a tal punto che Micari deve difendersi rifugiandosi in slogan alla Berlusconi: la free tax area e il miraggio del ponte sullo Stretto. Poi c’è la sfida all’ok corral tra Musumeci e Miccichè sulle liste, con candidati impresentabili e discutibili. Noi lo diciamo sin dall’inizio: liberiamo la Sicilia con un vero voto utile: un voto libero”.

Sulla possibile alleanza tra Crocetta e Orlando
, il governatore uscente ha detto di volersi fare carico “del progetto avviato da Orlando, ma il tema principale è che non c’è la possibilità tecnica di presentare simboli diversi da quelli già presentati”. Crocetta ha smentito i rumors su una sua presenza nel listino di Frabizio Micari: “Il listino non è una cosa che può interessare uno come me che i voti li ha. Mi sembra una sorta di assicurazione; io lo abolirei e darei un premio di maggioranza che dovrebbe scattare per i candidati secondi nelle liste, oppure fare una quota proporzionale di un collegio unico regionale”.
Ed ha aggiunto: “Il 5%? Lo raggiungeremo, abbiamo il doppio dei candidati di 5 anni fa. La mia lista e quella del Pd sono forti, ma siamo pronti ad accogliere altri candidati di altre liste.A proposito di listini, questi dovrebbero essere i nomi al seguito del candidato del centro sinistra Fabrizio Micari: si parla di Antonio Rubino, responsabile organizzazione regionale del Pd, Nicola D’Agostino (Sicilia Futura) e Vincenzo Vinciullo (Ap). Dopo il 6 ottobre, data di scadenza della presentazione dei listini, si conosceranno i nomi di tutti.

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