Gal, si riparte in Sicilia: primi finanziamenti - QdS

Gal, si riparte in Sicilia: primi finanziamenti

Michele Giuliano

Gal, si riparte in Sicilia: primi finanziamenti

martedì 17 Ottobre 2017

L’assessorato regionale all'Agricoltura ha finanziato i primi ambiti territoriali che sviluppano progetti agricolo-turistici. Nella precedente programmazione c’è stata qualche pecca: un flop i mercati del contadino

PALERMO – Finalmente è arrivato il momento di riprendere le attività per i 22 Gal siciliani, enti che si occupano di stimolare lo sviluppo turistico legato alle nostre risorse agricole. Sono stati emessi i decreti di finanziamento per le prime 8 aggregazioni territoriali che riceveranno complessivamente 35 milioni di euro.
I decreti firmati dal dirigente generale del dipartimento agricoltura Gaetano Cimò riguardano i Gal metropoli est (€ 4.492.270,50), Golfo di Castellammare (€ 3.983.173,17), Elimos (€ 4.648.216,50), Isc Madonie (€ 4.602.793,08), Sicani (€ 4.475.000,31), Terre dell’Etna e dell’Alcantara (€ 4.925.850,15), Natiblei (€ 4.262.764,44), Tirrenico mare monti borghi (€ 3.170.827,23). Nel corso delle prossime settimane verranno emessi i decreti per le restanti aggregazioni territoriali.
“Con la pubblicazione della graduatoria definitiva dei Gal, i gruppi di azione locale, parte la nuova programmazione sulle strategie di sviluppo locale nei territori dell’isola, che prevede lo stanziamento di 180 milioni di euro per lo sviluppo rurale nei comuni siciliani. Ammesse a finanziamento 23 aggregazioni territoriali, costituite in partnership tra enti pubblici ed aziende private”. Lo dice l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici: “Ogni Gal potrà gestire dai 3 a 7 milioni di euro per investimenti – aggiunge – sulla diversificazione agricola (agriturismi, b&b, fattorie didattiche, interventi in tecnologie della comunicazione e dell’informazione, attività extra agricole), ripristino di piccole infrastrutture rurali (strade, muretti a secco, borghi rurali) e ancora, attività di cooperazione e programmi di agricoltura sociale per soggetti svantaggiati”.

Una grande opportunità per i territori coinvolti
, e per tutti coloro vogliano lavorare per guadagnare per se stessi e per la propria famiglia e al contempo creare sviluppo per la nostra Isola. “Queste strategie previste nel Psr andranno ad integrarsi con interventi infrastrutturali finanziati con il Po Fesr: collegamenti viari, interventi ambientali e di recupero monumentale”.
“Sono previste più risorse per comuni ed aziende e misure per favorire la cooperazione e la creazione di nuove attività imprenditoriali – continua Cracolici – abbiamo incrementato la dotazione finanziaria dei gal con 62,8 milioni di euro per opere infrastrutturali “.
“Siamo la prima regione italiana ad applicare l’integrazione tra i fondi del Po Fesr per lo sviluppo regionale e i fondi Feasr per lo sviluppo rurale”. Tra i primi che riprenderanno le attività è il Gal “Golfo di Castellammare” per il periodo 2014/2020, che gestirà quasi 4 milioni di euro del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) per progetti legati prioritariamente al sostegno a creazione o sviluppo di imprese extra agricole nei settori commercio-artigianale-turistico-servizi-innovazione tecnologica e al sostegno ad investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricettive, informazioni turistiche.
Ancora, potranno essere effettuati investimenti relativi alla manutenzione, restauro e riqualificazione del patrimonio culturale e naturale. Al contempo, viste le potenzialità del territorio, sarà possibile lavorare nel campo delle energie rinnovabili. C’è stata comunque una pesante pecca di queste aggregazioni nella scorsa programmazione: sono stati fatti ingenti investimenti per realizzare i mercati del contadino, aree dove vendere i prodotti agricoli direttamente dal produttore al consumatore. Ovunque questo investimento non è decollato: poche le adesioni anche dei produttori.

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