Mobilità verde, boom al Nord ma stenta a decollare al Sud - QdS

Mobilità verde, boom al Nord ma stenta a decollare al Sud

redazione

Mobilità verde, boom al Nord ma stenta a decollare al Sud

giovedì 19 Ottobre 2017

Studio Ambrosetti ed Enel: +60% di auto elettriche circolanti nel 2016, Toscana in testa. In Italia il settore del trasporto sostenibile occupa 800 mila persone

MILANO – In Italia il settore del trasporto elettrico, o e-mobility, può contare su 160mila imprese e 823mila occupati, mentre il giro d’affari, considerando il solo mercato degli autoveicoli elettrici e il fatturato generabile in ciascuna fase della filiera, potrebbe essere compreso tra 24 e 100 miliardi di euro al 2025 e tra 68 e 303 miliardi di euro al 2030.
È quanto emerge dallo studio realizzato da The european house – Ambrosetti in collaborazione con Enel per fare il punto sulle opportunità industriali e occupazionali generate dalla mobilità elettrica, da cui si evince che in Italia il numero di immatricolazioni di autoveicoli elettrici o ibridi è cresciuto ad un tasso medio annuo composto del 41% tra il 2005 e il 2016 e la crescita è stata significativa anche per il parco auto, con 9.820 autoveicoli circolanti nel 2016 (+60% rispetto all’anno precedente).
Secondo lo studio, a livello globale, tra il 2005 e il 2016, il numero di autoveicoli a motore elettrico e ibridi elettrici è cresciuto a un tasso medio annuo del 94% in termini di stock (superando i 2 milioni di unità nel 2016) e del 72% in termini di nuove immatricolazioni.
La Cina domina in termini assoluti lo scenario mondiale della mobilità elettrica, con quasi 649.000 autoveicoli elettrici circolanti al 2016, mentre la Norvegia è il best performer in termini di penetrazione dell’autoveicolo elettrico, con una market share sul totale circolante del 5,11%.
Tornando all’Italia, secondo lo studio, per guidare la transizione verso la e-mobility, è importante comprendere il punto di partenza dei territori. Proprio per questo he european house – Ambrosetti ha sviluppato un innovativo strumento di monitoraggio, l’Indice del trasporto elettrico (Ite), che permette di misurare la performance in termini relativi delle 20 Regioni e delle 14 Città Metropolitane italiane sulla mobilità elettrica.
Tra le regioni italiane, la Toscana è prima in classifica con un punteggio pari a 6,5 su un valore massimo di 10, seguita da Lombardia ed Emilia Romagna. Nel ranking delle Città metropolitane, è Firenze a posizionarsi in cima alla classifica, con un punteggio complessivo di 8,1, seguita da Milano (6,4 punti) e Roma (6,0 punti). Tutti i territori del Mezzogiorno d’Italia, ad esclusione della Puglia, si collocano nella parte bassa delle classifiche, evidenziando così l’ampio potenziale di sviluppo per la e-mobility in queste aree.
Per cavalcare con successo la e-mobility revolution, l’Italia deve innanzitutto sviluppare una visione di medio-lungo termine, come fatto dai principali Paesi e adottare delle politiche nazionali volte a sostenere la domanda, la filiera industriale (incentivando soprattutto la ricerca) e la rete infrastrutturale di ricarica.
Ad oggi in Italia sono state installate più di 3.500 stazioni di ricarica con tecnologia Enel sia su suolo pubblico che privato.
“Il piano di Enel necessita del massimo supporto, ma non unicamente a parole, del governo italiano, e visto che sarà esportato anche all’estero, servirà come stimolo per la realizzazione di un programma Ue unico e condiviso allo scopo di favorire la diffusione graduale della mobilità a zero emissioni. Come si evince dalle stime di Ambrosetti, la e-mobility revolution rappresenta anche una grande opportunità per l’economia e l’occupazione. Ancora una volta, dunque, l’automotive si propone come motore dell’economia”, ha dichiarato Pierluigi Bonora, giornalista e promotore di #ForumAutoMotive.
Dal primo ottobre Enel ha installato, nell’ambito del progetto Eva+, i primi 30 punti di ricarica Fast recharge plus che coprono la tratta Roma-Milano con un’infrastruttura ogni 60 chilometri circa e che consentono di fare un “pieno” di energia in 20 minuti. Eva+ è il progetto di mobilità elettrica, coordinato da Enel, a cui partecipano Verbund, Renault, Nissan, BMW e Volkswagen Group Italia (rappresentata dalle marche Volkswagen e Audi) e co-finanziato dalla Commissione Europea.
Il 9 novembre Enel presenterà il piano complessivo di infrastrutture e partnership per lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia. A questo proposito Enel intende installare nei prossimi tre anni un numero di colonnine che varia tra le 7.000 e le 12.000 unità, modulabili a seconda degli sviluppi, in termini di avanzamenti tecnologici e diffusione dei veicoli elettrici, che avverranno nel nostro paese in questo settore. Gli investimenti complessivi saranno compresi tra i 100 e i 300 milioni di euro.

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