La Rosa: "Una Zona economica speciale per rilanciare investimenti e occupazione" - QdS

La Rosa: “Una Zona economica speciale per rilanciare investimenti e occupazione”

Raffaella Pessina

La Rosa: “Una Zona economica speciale per rilanciare investimenti e occupazione”

martedì 24 Ottobre 2017

La proposta del candidato del Movimento “Siciliani Liberi” che punta alla piena indipendenza e sovranità dell’Isola. Per uscire dalla condizione coloniale, separazione netta tra finanza pubblica siciliana e italiana

PALERMO – Le elezioni regionali del prossimo 5 novembre rappresentano un appuntamento cruciale per i siciliani poiché in ballo c’è il futuro della nostra Isola, messa a dura prova da decenni di clientelismo e mal governo. I cittadini non possono più aspettare, la politica è chiamata a dare risposte concrete e tempestive. 
Lo sa bene Roberto La Rosa, candidato del Movimento “Siciliani Liberi” il quale pone al centro del suo programma elettorale la cosiddetta “Questione finanziaria Siciliana”, ignorata da tutti, nascosta ai siciliani, ma considerata l’origine di quasi tutti i problemi della Sicilia di oggi.
Secondo La Rosa, l’unico modo per uscir fuori dalla condizione coloniale in cui la Sicilia si trova, è necessaria la costituzione della “Zona Economica Speciale” (Zes), col preciso obiettivo di rilanciare investimenti e occupazione, attraverso la totale devoluzione fiscale e amministrativa.
“La Zes dà soltanto una cornice di massima al nostro programma – si legge sul sito sicilianiliberi.org – . Questo va integrato con scelte politiche precise, in ogni settore, compreso quello istituzionale generale”.
I punti fondamentali del programma di governo, dunque, si possono riassumere in: fiscalità di vantaggio con massimali sulle imposte dirette e indirette, moneta complementare, zona franca ed esenzioni doganali, totale devoluzione delle risorse fiscali alla Sicilia ma anche delle competenze amministrative, abolizione della burocrazia regionale e del regime vessatorio delle autorizzazioni, le infrastrutture di trasporto, gli insediamenti produttivi e i redditi da pensioni dall’estero, tutela del prodotto agricolo ed agro-alimentare siciliano e blindatura istituzionale dei diritti della Sicilia nei confronti dello Stato italiano e dell’Unione europea.
La separazione netta della finanza pubblica siciliana da quella italiana rappresenta secondo il Movimento una necessità imprenscindibile dal momento che “la fusione delle finanze è stata sempre per la Sicilia occasione di saccheggio e di sfruttamento”.
Il Movimento prevede anche “una vera defiscalizzazione della benzina, disattesa per tanti anni dallo Stato e un reddito di sostegno per alcune fasce di siciliani, in particolare disoccupati, studenti universitari e casalinghe, e mutui a tasso agevolato per le giovani coppie.
Per il candidato La Rosa, “appare inaccettabile che l’attuale governatore ‘coloniale’ usi come motto ‘La Sicilia ai Siciliani’, titolo del manifesto indipendentista di Antonio Canepa, comandante dell’Evis degli anni ‘40. Quel motto – ha detto – è patrimonio inalienabile degli indipendentisti ed è un oltraggio che venga usato proprio da chi ha regalato allo Stato prerogative e risorse”.

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