Matteo Salvini: "No ad alleanze con Renzi o Alfano, chiamerei M5s" - QdS

Matteo Salvini: “No ad alleanze con Renzi o Alfano, chiamerei M5s”

Raffaella Pessina

Matteo Salvini: “No ad alleanze con Renzi o Alfano, chiamerei M5s”

martedì 31 Ottobre 2017

L’apertura del leader della Lega, Matteo Salvini, durante il tour in Sicilia. Secco no di Di Maio: “Mai con chi ha disintegrato il Paese”
 

PALERMO – Il Movimento Cinquestelle non desidera alcuna alleanza con altri partiti. Lo ha dichiarato da sempre e anche in occasione delle elezioni regionali intende rassicurare i propri elettori che il Movimento non ha cambiato idea su questo punto. Lo sottolinea il leader del Movimento Luigi Di Maio: “Se Salvini cerca di rifarsi una verginità politica ammiccando ancora a un’alleanza con noi sbaglia di grosso. Ripeto per l’ennesima volta: il Movimento 5 Stelle non fa alleanze con i partiti che hanno disintegrato il nostro Paese”.
 
Di Maio ha voluto rispondere alle dichiarazioni di Matteo Salvini che aveva detto di preferire un’alleanza con i Cinquestelle piuttosto che con il Centrosinistra. “Poi Salvini in Sicilia – ha aggiunto Di Maio – ha fatto una precisa scelta di campo: sta con gli impresentabili condannati e arrestati che fanno parte della banda di Musumeci. E Salvini si presta a questo gioco sporco sulla pelle dei siciliani – ha aggiunto Di Maio – Ricordo anche a tutti che la Lega di Salvini ha praticamente votato la fiducia al governo Gentiloni per far passare una legge elettorale truffa e che quindi, anche a causa loro, passerà una legge di bilancio che massacrerà ancora gli italiani. Per noi è imperdonabile. Ed è imperdonabile tradire i propri elettori per avere in cambio delle poltrone. “Il re è nudo!”.

Il Movimento Cinquestelle è intervenuto anche sul dibattito che dura da diversi giorni sulla bontà dell’Autonomia siciliana. In un post sul blog di Beppe Grillo il candidato alla Regione Sicilia M5s Giancarlo Cancelleri scrive che “Il Movimento 5 stelle considera fondamentale garantire e riaffermare il riconoscimento della “specialità” in favore della Sicilia, che trova fondamento nello Statuto della Regione siciliana. Lo Statuto concede alla Sicilia una “Autonomia Speciale”, rispetto a quella attribuita dalla Costituzione alle Regioni ordinarie, dotandola di un’ampia autonomia legislativa, amministrativa e finanziaria”. E aggiunge “Se applicassimo per intero il nostro Statuto, la Sicilia godrebbe di tutta la sua ricchezza”, spiega Cancelleri sottolineando alcuni punti del programma M5s a riguardo: “ricognizione preventiva dell’esperienza dell’Autonomia regionale siciliana; valorizzazione dell’Autonomia statutaria; garanzia di affidabilità e credibilità della Regione siciliana”.
 
Intanto Matteo Salvini ha avviato il suo tour per la Sicilia in treno e autobus con partenza da Trapani. “L’Europa – ha osservato Salvini – dice di voler tutelare l’ambiente e qui la metà dei treni sono ancora alimentati a gasolio”. Sullo stesso convoglio sono partiti quindici pendolari che, ogni mattina, abitualmente, utilizzano il collegamento ferroviario per raggiungere Castelvetrano. “Salvini doveva prendere il treno senza alcun preavviso: avrebbe trovato le erbacce alte un metro ed i convogli sporchi”, ha commentato uno dei pendolari. Salvini comunque esclude alleanze con altri partiti sia a livello nazionale che locale. “Io escudo alleanze a livello nazionale e locale con Renzi, Alfano, Gentiloni, Bersani…Farò di tutto perché sia in Sicilia che in Italia vinca il Centrodestra – ha detto Salvini – Il M5s sta dimostrando tutta la sua incapacità dove amministra ma è chiaro che se dovessi telefonare a qualcun, non lo farei né a Renzi né a Alfano. è chiaro che anche il M5s si deve mettere d’accordo con sé stesso”.
 
Salvini si è detto orgoglioso di presentare una propria lista alle regionali in Sicilia e nel corso del suo tour ha risposto al diniego di eventuali alleanze da parte di Di Maio: “A Bagheria hanno un sindaco e 22 indagati. Dicono onestà, onestà ma vedo che questa onestà sfuma e oltretutto sono assolutamente incapaci”. Salvini ritiene necessario in Sicilia partire dalle infrastrutture, come le strade e le ferrovie e poi pensare anche al Ponte sullo Stretto. Salvini dopo aver toccato Castelvetrano e Alcamo e giunto ieri a mezzogiorno a Palermo e si è quindi diretto ad Agrigento incontrando ad ogni scalo i propri sostenitori. A bordo, oltre alla delegazione leghista c’era il deputato Alessandro Pagano.

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