Imprese nel settore turistico: il 29,7% sono guidate da donne - QdS

Imprese nel settore turistico: il 29,7% sono guidate da donne

Lorena Peci

Imprese nel settore turistico: il 29,7% sono guidate da donne

martedì 07 Novembre 2017

Da una ricerca di Unioncamere e Confcommercio emerge un’alta presenza femminile nel comparto. Sono 136 mila su 459 mila ed è il Sud a primeggiare per numerosità con il 30,7%
 

ROMA – La presenza femminile nel mondo del lavoro è ormai una forza consolidata e ben distribuita in vari ambiti, tanto che in alcuni di questi spicca per numero elevato in termini di percentuale. Una recente ricerca curata da Unioncamere con la collaborazione di Confcommercio, ha rivelato un’elevata componente femminile nel settore turistico in Italia: secondo il report infatti nel 2017 considerando il settore turistico, le imprese attive a conduzione femminile costituiscono il 29,7% del totale. Si tratta di un dato abbastanza rilevante in quanto significa che quasi un’impresa su tre in tale comparto è guidata da donne, contro una media nazionale di una su cinque negli altri comparti.
 
Per avere un quadro più ampio, il report fornisce anche dei numeri relativi al panorama generale delle imprese in Italia, dal quale emerge che nel 2017 sono complessivamente 6.079. 761 le imprese presenti nel Belpaese, di cui 459.092 (7,6% del totale) appartenenti al settore del turismo (di queste 459.092, 136.132 sono quelle condotte da donne). Sul totale dell’economia sono 1.325.438 le imprese femminili registrate (il 21,8% del complesso nazionale) e ciò significa che il 10,3% di queste sono indirizzate nell’ambito turistico.
 
Durante la presentazione del 4° Forum di Terziario Donna a Palermo, avvenuta lo scorso 27 ottobre, Patrizia Di Dio, presidente nazionale Terziario Donna e presidente Confcommercio Palermo è intervenuta in merito a tale indagine sottolineando che si tratta di “donne che sono calate in questa ‘economia della bellezza’ che si esprime con la cultura d’impresa che sa guardare lontano e che promuove comportamenti virtuosi sempre più attenti all’individuo e alla comunità, permeata delle specificità femminili di cura, visione dell’altro, ‘ricerca di senso’, coraggio, istinto ecologico, cultura, relazioni, solidarietà”. La presidente di Terziario donna ha poi concluso dicendo: “La ripresa deve partire da questo immenso patrimonio materiale di Bellezza unito al patrimonio immateriale di Bene Essere. L’arte, il paesaggio, la cultura, la tecnologia, la qualità, il cibo, la musica, ma anche il saper vivere, la capacità di mettersi in relazione con l’altro per quella che chiamiamo economia del nuovo umanesimo anzi del womanesimo”.
 
Analizzando la presenza di attività nel settore turistico portate avanti da donne, emerge che nonostante sul totale sia l’area del Nord Est a registrare la più alta percentuale (su 95.105 sono 31.392 quelle femminili cioè il 31% del totale), in valori assoluti è il Sud a primeggiare con oltre 40 mila imprese (il 28,5% del totale). Anche la distribuzione per aree delle imprese vede al Sud la maggiore numerosità con 141.051 imprese, il 30,7% del totale delle imprese. Ciò assume valore soprattutto se si pensa che fino al 1940 la metà delle imprese femminili nasceva nel Nord Ovest, mentre successivamente il divario si è ristretto fino ad arrivare agli inizi degli anni ’90, in cui il primato è passato al Sud con quasi il 30% delle imprese al femminile italiane.
 
L’incidenza percentuale di imprese femminili nel turismo è più marcata in quelle regioni in cui si concentra il maggior numero di imprese, come la Lombardia (13,9%) e il Lazio (10,9%). Per quanto riguarda la Sicilia l’incidenza risulta essere più bassa, con solo il 6,0%: su un totale di 28.205 aziende sull’Isola sono 8.133 quelle a conduzione femminile. Nella classifica delle province invece l’unica siciliana che rientra tra le prime 20 per numerosità delle imprese è Palermo, ventesima con 1.659 attività. Prime Roma con 10.622, seconda Milano con 5.597 e terza Napoli con 5.400 imprese.
 
Il comparto della filiera turistica (alloggio, ristorazione, intermediazione) ad essere preferito dalle donne è quello dell’intermediazione dato l’alto tasso di femminilizzazione (37,3%), anche se sul totale delle imprese femminili nel turismo, ben l’81,3% è costituito da attività di ristorazione, il 13,8 ai servizi di alloggio e il 5% ai servizi di intermediazione svolti da agenzie di viaggio e tour operator.
 
La constatazione importante che emerge a margine dell’indagine è che la crescita delle imprese femminili sia più elevata di quella delle imprese totali, soprattutto nelle attività turistiche. Rispetto a giugno 2015 infatti si registra una variazione percentuale del +4,9% di imprese femminili, mentre la crescita totale si attesta intorno al 4,2%.

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