Regionali: chi esulta e chi piange dopo il voto - QdS

Regionali: chi esulta e chi piange dopo il voto

redazione

Regionali: chi esulta e chi piange dopo il voto

martedì 07 Novembre 2017

Finita l'analisi di numeri e percentuali, la lunga maratona dei commenti post-elettorali. Le posizioni dei leader politici e gli avvenimenti a 24 ore dallo scrutinio

Sammartino, mister preferenze: "Basta fango su di me"
Un video pubblicato sulla pagina facebook del meetup M5S di Misterbianco (Ct) descrive che un uomo si reca in una casa di cura di Gravina di Catania chiedendo se la sua presunta madre, interdetta e con gravi problemi di disabilità, abbia votato nel seggio speciale lì adibito. E, secondo quanto si vede nel video pubblicato dall’attivista del Movimento, sul registro della casa di cura risulterebbe che la donna abbia votato. "E chi l’ha fatta votare? Solo mio fratello poteva dare l’autorizzazione, lei è interdetta", protesta il presunto figlio nel video. E attacca: "come lei hanno fatto votare tutte le altre persone (della casa di cura, ndr), hanno votato a Sammartino, hanno votato". Pronta la replica dell’esponente Pd appena eletto deputato dell’Ars. "I miei voti sono frutto di tutti i contatti che ho col territorio e con le associazioni universitarie e il tentativo di avvicinare la gente alla politica, il resto è solo invenzione. E a chi esagera dico che sono stanco della macchina del fango, prendo le distanze da tutto questo e mi rivolgerò alle autorità competenti per tutelare la mia immagine. La situazione sta degenerando e i miei legali interverranno", sottolinea Luca Sammartino, candidato recordman alle Regionali in Sicilia, con 32.299 voti nel Catanese. "Il video mi è arrivato via web e l’ho messo nel gruppo, mi auguro che la magistratura faccia chiarezza", spiega l’attivista M5S che ha pubblicato il video sulla pagina del meet up locale. Video che, spiega l’attivista, "è andato in onda su La7".
 
Boom voti Genovese, sindaco Messina: "Ho visto cose…"
Il figlio di Francantonio Genovese, Luigi, record di preferenze per Forza Italia a Messina con oltre 17mila voti alle regionali di domenica? "Ho visto cose che voi umani…". Cosi’, da Firenze, dove si trova per partecipare alla convention dei sindaci Unity in diversity, il sindaco ‘no global’ di Messina, Renato Accorinti ha commentato il dato con i giornalisti. "Il figlio di Genovese ha 21 anni, e il sindaco della citta’ di Messina, che non ha nulla contro di lui, ci mancherebbe, non conosce il volto di questo ragazzo. Un giovane che non ha fatto un giorno di politica in città, non lo conosce nessuno: ma ha preso più voti di tutti i candidati siciliani, tutti. Com’è possibile? Eh, io ho visto cose che voi umani…non lo potete immaginare, no", dice ancora. Parlando del padre di Luigi, Accorinti ha detto che "Genovese era del Pd: ha tre processi, in uno già gli hanno dato in primo grado 11 anni, al cognato 6, alle due mogli 5. Ha avuto 2 anni agli arresti domiciliari, 7 mesi di carcere. Esce, e passa dal Pd a Forza Italia. Poi chiede ai suoi consiglieri comunali, del Pd, di passare dall’altro lato. In 10 lo fanno". Parlando della sua città, "Messina io la paragono al Sudamerica – ha detto – è una città sudamericana, c’è un controllo totale, tra massoneria e mafia".
 
Pogliese: ottimo risultato Fi, fine politica Ncd
"La vittoria di Musumeci e del centrodestra in Sicilia e’ indubbiamente anche la vittoria di Forza Italia, che si afferma nettamente come primo partito della coalizione con un incremento di oltre 4 punti percentuali rispetto al dato del 2012 del Pdl, all’interno del quale confluivano i dirigenti che da li’ a breve avrebbero dato vita a NcD e Fratelli d’Italia. Il merito di tale risultato è da attribuire a tutta la classe dirigente, al coordinatore regionale Micciché, ai militanti, e a tutti gli amministratori azzurri siciliani".
Lo afferma Salvo Pogliese, coordinatore provinciale di Catania ed europarlamentare di Forza Italia, commentando i risultati delle elezioni regionali siciliane. "Non posso che esprimere grande soddisfazione – prosegue l’europarlamentare – per l’ottima affermazione del nostro partito nel territorio etneo. Con il 15,25% dei consensi Forza Italia riesce a portare due suoi rappresentanti a Sala d’Ercole, Marco Falcone e Alfio Papale, cui insieme al coordinatore comunale Pippo Arcidiacono invio sinceri complimenti e auguri di buon lavoro. Fondamentale per dare una marcia in più a Forza Italia a Catania è stata, indubbiamente, la visita che il Presidente Berlusconi, dopo nove anni di assenza, ha voluto fare alla nostra città. Premiando così l’affetto e la stima che da sempre i catanesi gli riservano, e che hanno ribadito ancora una volta giorno 2 novembre, con un bagno di folla che ha fatto traboccare Le Ciminiere di Catania e conquistare qualche punto percentuale in più alla nostra lista.". 
 
Cattaneo (Fi), c.destra unito con Berlusconi vince
"Il voto siciliano dimostra che il centro-destra unito non solo è competitivo ma è vincente. Con la leadership di Silvio Berlusconi, Forza Italia come primo partito e il centro-destra unito non ci sono dubbi su quale sia la prima coalizione in Italia". Lo dichiara in una nota Alessandro Cattaneo, membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia e Responsabile della Formazione del partito di Silvio Berlusconi. "Ora inizia – aggiunge – il lungo cammino per le elezioni politiche. Dobbiamo subito metterci a lavoro sul programma da presentare agli elettori e sulla scelta di candidati seri e credibili per conquistare i tanti italiani che scelgono ancora di non votare".
 
Luigi Genovese (Fi): Renzi pensi a congresso Pd
"Renzi pensi al congresso del Pd non a me e a mio padre". Lo dice Luigi Genovese, neo deputato di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana e figlio di Francantonio, condannato in primo grado nel processo sui "Corsi d’oro" della formazione professionale. "Noi siamo sereni – aggiunge – io sono pronto a fare al meglio il deputato per Messina". 
 
Al Sud è la Sicilia che soffre di più: nel 2016 il Pil inchiodato allo 0,3%
La Sicilia tra le regioni del Sud è quella che soffre di più, nonostante il Pil del Mezzogiorno cresca più di quello del Centro – Nord. Nell’isola, infatti, il Prodotto interno lordo nel 2016 si è fermato allo 0,3% mentre il rischio povertà è il più alto d’Italia, con una percentuale del 39,9%. Emerge dal Rapporto Svimez 2017 sull’economia del Mezzogiorno presentato nella Sala della Lupa, a Montecitorio, a Roma. La fuga di cervelli e dalle grande città sono i segnali di una crisi a cui si potrebbe porre rimedio, secondo la Svimez, anche con la creazione delle Zone Economiche Speciali e guardando ancora più a Sud, all’area del Maghreb, attraverso quella che viene definita la Finanza mediterranea per lo sviluppo.
 
Crimi (M5S): dopo sconfitta Renzi buttato via dai suoi
"All’indomani del disastroso risultato del centrosinistra in Sicilia, dal Pd è arrivato a Renzi un messaggio chiaro: ‘Matteo, stai sereno’". Lo afferma il senatore del MoVimento 5 Stelle Vito Crimi. "Dopo questa ennesima sconfitta del Pd, che segue a quella delle amministrative del 2016 e di giugno scorso – aggiunge – Renzi viene buttato via dai suoi stessi uomini come una ciabatta vecchia, persino i fedelissimi Ettore Rosato e Luigi Zanda oggi hanno fatto capire chiaramente che non sarà lui il candidato premier".
 
Salvini: Musumeci per futuro e sicurezza isola, presidente stasera a Porta a Porta
Un selfie con "l’amico Nello Musumeci per restituire un futuro di lavoro e sicurezza ai siciliani". Lo ha postato il leader della Lega, Matteo Salvini, sul proprio profilo Facebook. Il governatore eletto della Sicilia dopo l’incontro all’aeroporto di Catania è rientrato in auto, da solo, a casa. Più tardi parteciperà alla trasmissione ‘Porta a Porta’ di Bruno Vespa su Raiuno.
 
Savino (FI): Progetto Ap fallito
"Lo dico con rispetto, ma è chiaro che il progetto di Alternativa popolare sia miseramente fallito, visto che non riesce a superare la soglia di sbarramento del 5 per cento neppure nel collegio elettorale del suo segretario. Se gli elettori del partito di Alfano, che sono elettori moderati, vogliono far contare il proprio voto, vogliono far prevalere le ragioni del popolarismo, del liberalismo, della difesa delle famiglie e delle imprese contro il ribellismo e il pauperismo dei 5 stelle, l’unico modo per farlo è votare Forza Italia. Il voto per Alternativa popolare, lo dicono i numeri, è ormai un voto futile". Lo afferma Elvira Savino, deputata di Forza Italia.
 
D’Alema: risultato molto preoccupante
 "Il risultato delle elezioni è stato molto preoccupante per la Sicilia". Così Massimo D’Alema commenta il voto isolano lasciando la Direzione Mdp. "Quanto a noi – aggiunge – abbiamo preso il 6%; per essere una operazione improvvisata all’ultimo momento è stato un risultato significativo".
 
Blog Grillo: risultato storico, 722.555 voti
"Il risultato di ieri per il MoVimento 5 Stelle e la Sicilia è un risultato storico. Nel giro di soli cinque anni abbiamo praticamente raddoppiato i voti per il nostro candidato Presidente Giancarlo Cancelleri. Furono 368.006 (18,1%) nel 2012 e sono stati 722.555 (34,7%) ieri! Oltre 100.000 voti in più di quanti ne prese 5 anni fa Crocetta per essere eletto presidente. Questo è un grande riconoscimento per il lavoro fatto in questi anni da Giancarlo e dagli altri portavoce all’ARS: gli unici ad essersi dimezzato lo stipendio e aver rinunciato al vitalizio. Siamo anche di gran lunga la prima forza politica della regione staccando di più di dieci punti percentuali Forza Italia e doppiando il Pd, che è politicamente defunto". Lo si legge sul blog di Beppe Grillo in un post a firma M5S.
 
 
Santanché: sfiduciato Alfano cacciatore di poltrone
"Chi va a Roma prende la poltrona ma perde in Sicilia. Basterebbe questa frase a riassumere la parabola discendente di Angelino Alfano nella politica nazionale, stampella della sinistra e cacciatore di poltrone ma sfiduciato dagli elettori che neanche nella sua terra lo ritengono più un personaggio credibile. La verità è che il Ministro degli Esteri sta scontando in differita il tradimento a Silvio Berlusconi in nome di un non precisato supporto alla sinistra e ai suoi governi sgangherati. Gli elettori non sono cretini e hanno imparato a distinguere le persone serie e cialtroni, categoria in cui Angelino Alfano rientra a pieno titolo". Lo afferma l’esponente di FI Daniela Santanché.
 

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