Elezioni, nessuna débacle per il Pd. Soltanto 17mila i voti in meno rispetto al 2012 - QdS

Elezioni, nessuna débacle per il Pd. Soltanto 17mila i voti in meno rispetto al 2012

Raffaella Pessina

Elezioni, nessuna débacle per il Pd. Soltanto 17mila i voti in meno rispetto al 2012

giovedì 09 Novembre 2017

11 seggi per il partito guidato dal segretario Matteo Renzi che “regge” nonostante le scissioni interne. L’exploit della Lega, con oltre 108mila voti, impone una riflessione sugli scenari politici futuri

PALERMO – Proseguiamo la nostra panoramica sui risultati elettorali delle votazioni del 5 novembre per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana. Sparito da Palazzo dei Normanni il partito di Angelino Alfano, fanno invece il loro ingresso: Fratelli d’Italia e la Lega, quest’ultima una vera sorpresa, con 108 mila voti in tutta la Regione.
 
Una riflessione a parte merita il risultato conseguito dal Pd che ha totalizzato 250.633 voti, raggiungendo una percentuale del 13%. Nel 2012 la percentuale è stata del 13,4% con 257 mila voti circa, quando il partito era guidato da Pierluigi Bersani. Quindi nessuna débacle perché il partito ha tenuto nonostante le scissioni interne.
 
Probabilmente in queste elezioni, più dei partiti e delle alleanze, hanno contato i candidati a Presidente della Regione e il loro “curriculum” politico. Capitano di lungo corso nel mare della politica il neo eletto governatore Nello Musumeci, molto più recente la carriera del Grillino Giancarlo Cancelleri, ma molto apprezzato dagli elettori, di grande levatura professionale Fabrizio Micari, ma praticamente senza esperienza nel settore politico. Claudio Fava con i suoi voti ha comunque conquistato il seggio, mentre non ce l’ha fatta per non aver raggiunto la soglia di sbarramento Roberto La Rosa.
 
Ecco quindi che la fortuna dei partiti l’hanno fatta proprio le persone. La riflessione sul voto siciliano, insieme all’apertura del tavolo per un’alleanza larga in vista delle vicine elezioni politiche, sarà al centro della direzione del Pd di lunedì 13 novembre. Mentre il consenso per la Lega con ogni probabilità è stato aiutato per gli argomenti trattati da Matteo Salvini in campagna elettorale, soprattutto per la questione migranti, con i disordini nei centri di accoglienza, come il Cara di Mineo e Lampedusa al collasso, temi particolarmente sentiti dai siciliani.
 
Un ruolo determinate lo ha giocato anche la legge che ha stabilito la riduzione da 90 a 70 il numero dei deputati che siederanno a Sala D’Ercole. Guardando invece al Centrodestra, Forza Italia ha conquistato il 16,4% (315mila voti) e si è attestato al secondo posto tra i partiti nell’Isola dopo il M5s. Alle scorse regionali, occasione in cui il Centrodestra si presentò diviso con due diversi candidati, l’allora Pdl prese solo il 12,9% (247mila voti). In seguito il Pdl si divise in due: Forza Italia e Nuovo Centro Destra, quest’ultimo divenuto poi Ap. 134.124 voti per l’Udc, che nel 2012 aveva preso 207.827, totalizzando il 10,84% guadagnando 11 seggi. Il partito ha evidentemente pagato la scissione interna che ha visto il leader Pierferdinando Casini andarsene da un’altra parte. Inoltre mentre alle scorse elezioni l’Udc ha appoggiato Crocetta e il Pd, mentre questa volta si è presentato con il Centrodestra.

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