Corsi formazione autofinanziati, si riparte con nuove regole - QdS

Corsi formazione autofinanziati, si riparte con nuove regole

Michele Giuliano

Corsi formazione autofinanziati, si riparte con nuove regole

giovedì 09 Novembre 2017

Aperte le istanze dalla Regione per il riconoscimento delle attività col nuovo repertorio delle qualificazioni. Richieste di accreditamento a dicembre, marzo e luglio per dare vita ai percorsi

PALERMO – Sarà finalmente possibile avviare corsi di formazione autofinanziati. L’assessorato regionale all’Istruzione e Formazione Professionale ha emesso la direttiva che fornisce le istruzioni per farne richiesta, aggiornate a seguito dell’emissione del nuovo repertorio delle qualificazioni. L’istanza potrà essere presentata, per via telematica e cartacea, al Dipartimento dell’Istruzione e Formazione Professionale, e potrà essere inviata da tutti gli enti che siano in grado di svolgere l’attività senza il concorso di finanziamenti pubblici, regolarmente accreditati. Le richieste potranno essere presentate in tre distinti momenti dell’anno: durante tutto il mese di dicembre, durante tutto il mese di marzo, durante tutto il mese di luglio.

Il Sevizio Gestione dovrà fornire risposta positiva o negativa entro 60 giorni dall’invio. I nuovi corsi dovranno tenere conto del nuovo repertorio delle qualificazioni della Regione Siciliana. Tale elenco è costituito da diverse tipologie di standard: figure nazionali di riferimento per le qualificazioni Iefp, Ifts, Its, i profili professionalizzanti, che si concretizzano in un insieme di elementi (competenze/processi di lavoro) riconducibili ad una specifica professionalità, e gli obiettivi, e cioè l’insieme di competenze che possono essere trasversali a diversi profili, figure o aree professionali. Le figure nazionali, i profili professionalizzanti e gli obiettivi sono associati ad una scheda corso, che ha l’obiettivo di definire uno standard di erogazione dei percorsi.
 
La definizione del repertorio nasce dalla necessità di favorire la crescita della personalità dei lavoratori, di assicurare la coerenza delle iniziative di formazione professionale con il sistema scolastico generale e con le prospettive d’impiego. Per questo, la legge nazionale ha affidato alle Regioni, tenendo conto dei principi dello sviluppo delle iniziative pubbliche e del rispetto della molteplicità delle proposte formative, anche il compito di regolamentare la programmazione, l’attuazione di tutte le attività di formazione nonché le modalità per il conseguimento delle qualifiche. È quindi importante dettare un’organica disciplina sulle attività formative a finanziamento privato, affinché ai titoli che a queste conseguono, al completamento delle prove finali per l’accertamento dell’idoneità degli allievi, possa essere attribuita valenza giuridica e possa procedersi, quindi, al rilascio da parte della Regione Siciliana di attestati di qualifica riconosciuti dal sistema dei Servizi per l’Impiego.

I soggetti che possono organizzare corsi di formazione devono avere una serie di caratteristiche. Inanzitutto, alla data di presentazione dell’istanza, dovranno risultare regolarmente costituiti e dimostrare di possedere la necessaria affidabilità per l’erogazione dei servizi formativi richiesti. Quindi, dovranno essere in possesso di almeno una sede operativa accreditata nel territorio della Regione, ossia di una struttura organizzata ed autosufficiente che, in virtù delle risorse gestionali, logistiche ed umane di cui dispone e del suo raccordo sistematico con il territorio, rappresenta un fattore di sviluppo locale. Sono considerate parte integrante della sede operativa anche tutte le strumentazioni e le strutture (aule e laboratori), necessarie per lo svolgimento di attività formative, che possono essere anche fisicamente separate dalla sede operativa stessa e per le quali è richiesta la disponibilità esclusiva, quantomeno, per il numero di ore dell’attività da espletare.

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