Mala-gestione dei beni confiscati, Saguto a giudizio - QdS

Mala-gestione dei beni confiscati, Saguto a giudizio

redazione

Mala-gestione dei beni confiscati, Saguto a giudizio

venerdì 24 Novembre 2017

Il processo inizierà il 22 gennaio 2018. In aula altri 15 imputati. Patrimoni sottratti alla mafia sarebbero stati amministrati in modo spregiudicato 

CALTANISSETTA – Indagine chiusa sulla gestione dei beni confiscati, va a giudizio l’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, Silvana Saguto. In aula il 22 gennaio 2018 comparirà con altri quindici imputati, tra cui l’ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, il padre, il marito e il figlio del magistrato, amministratori giudiziari. Per il gip Marcello Testaquadra, Silvana Saguto avrebbe gestito in modo spregiudicato i patrimoni sottratti alla mafia. 


 
Le contestazioni
 
I sedici imputati devono rispondere a vario titolo di circa ottanta contestazioni per reati che vanno dalla corruzione al falso, dall’abuso d’ufficio alla truffa aggravata. Le indagini, avviate nel 2015, hanno ricostruito un "sistema" basato su rapporti privilegiati con alcuni professionisti nominati amministratori giudiziari. Le assegnazioni di incarichi e consulenze sarebbero state ricambiate con regali, favori e denaro.
 
Il marito della Saguto, Lorenzo Caramma, avrebbe ottenuto consulenze professionali. Tra i presunti beneficiari anche il figlio Emanuele mentre il padre Vittorio sarebbe coinvolto in alcune operazioni finanziarie finite sotto inchiesta. Nella lista degli indagati anche gli amministratori giudiziari Aulo Gabriele Gigante, Roberto Nicola Santangelo e Walter Virga, l’ex giudice della sezione misure di prevenzione Lorenzo Chiaramonte, il colonnella Rosolino Nasca della Dia, i docenti universitari Carmelo Provenzano e Roberto Di Maria della Kore di Enna, la moglie di Provenzano, Maria Ingrao, e la collaboratrice Calogera Manta.
 
Stralciata e trasmessa a Palermo la posizione di un altro docente, Luca Nivarra. L’avvocato Cappellano Seminara, che secondo l’accusa sarebbe stato un perno del "sistema" Saguto, ha scelto il rito immediato. Il 20 dicembre comincera’ invece il giudizio abbreviato nel quale sono imputati i magistrati Tommaso Virga, Fabio Licata e il cancelliere del tribunale Elio Grimaldi. 

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