Antimafia: "In Sicilia sei impresentabili" - QdS

Antimafia: “In Sicilia sei impresentabili”

Raffaella Pessina

Antimafia: “In Sicilia sei impresentabili”

giovedì 30 Novembre 2017

Rosy Bindi: “Astensionismo è responsabilità della politica, le mafie votano sempre”. Intanto Musumeci completa la squadra di Governo

PALERMO – Gli impresentabili sono stati protagonisti ieri di una seduta della Commissione parlamentare Antimafia. La presidente della Commissione Rosy Bindi, al termine dell’Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi e alla presenza della Commissione riunita in seduta plenaria, ha fatto alcune comunicazioni relative al lavoro compiuto dalla Commissione antimafia relativamente alla verifica dei candidati che si sono presentati alle elezioni del 5 novembre scorso in Sicilia, i cosiddetti “impresentabili”.
 
Il lavoro di monitoraggio è stato avviato dalla Commissione antimafia nel mese di ottobre con la collaborazione delle Prefetture e della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo ma già da tempo la presidente Bindi ha spiegato che i tempi erano troppo brevi per svolgere i controlli rispetto alle condizioni di candidabilità imposte dalla legge Severino, che in Sicilia si è applicata per la prima volta quest’anno.
 
L’Antimafia è tra l’altro stata in trasferta in Sicilia dove si è votato anche nel comune di Mazzarrà Sant’Andrea, in provincia di Messina, sciolto per mafia. Bindi e anche il vicepresidente dell’Antimafia, Claudio Fava, anch’egli candidato in Sicilia, in più occasioni hanno evidenziato l’inadeguatezza delle banche dati giudiziarie e la difficoltà di acquisire i certificati penali dei candidati per verificare le autocertificazioni. “Le risultanze della verifica delle candidature alle elezioni del 5 novembre scorso emerse dal lavoro della Commissione parlamentare antimafia sono “numericamente limitate”. Lo ha detto la presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi. Si tratta in tutto di 7 situazioni rilevate, di cui 6 in Sicilia e 1 a Ostia. Una di queste rientra le condizioni di incandidabilità della Legge Severino, mentre le altre sei incorrono nelle previsioni del cosiddetto codice di autoregolamentazione della Commissione antimafia.
 
I lavori della Commissione antimafia sono quindi passati in seduta segreta per l’analisi delle singole posizioni nominative. “Non sono infatti definitivi tutti i nostri accertamenti – ha precisato Bindi – perché attendiamo ancora alcuni riscontri dagli uffici giudiziari; inoltre, non essendoci ancora la proclamazione degli eletti da parte degli uffici elettorali siciliani, non possiamo ancora sapere se scatteranno le sospensioni previste dalla legge Severino”. Bindi ha precisato che appena riceveranno tali informazioni e se tutto verrà confermato, il resoconto stenografico verrà desecretato e i suoi contenuti verranno resi pubblici. Bindi ha inoltre chiarito che la rilevazione della Commissione ha riguardato le situazioni alla data del 16 ottobre, “quindi non potevano emergere – in quanto ancora in fase di indagine, e perciò segrete – le note situazioni che si sono tradotte in provvedimenti giudiziari, comprese le ordinanze di custodia cautelare in carcere, che sono state eseguite dopo le elezioni”.
 
La presidente ha poi spiegato che “occorre un impegno affinché sia riposto il più elevato livello di attenzione da parte delle forze politiche nei confronti di propri candidati che risultino avere rapporti di contiguità o parentela con appartenenti alla criminalità organizzata anche di tipo mafioso o con altri soggetti che comunque risulterebbero ineleggibili, incandidabili o non rispondenti al codice di autoregolamentazione”. E annuncia la redazione di un nuovo Codice di autoregolamentazione: “L’appello del ministro dell’Interno Marco Minniti può essere tradotto in un atto concreto e la Commissione parlamentare Antimafia può diventare il luogo in cui elaborare un nuovo ‘Codice di autoregolamentazione’, da portare alla discussione delle Camere prima della conclusione naturale della legislatura.
 
Intanto il Presidente della Regione Nello Musumeci è al lavoro sulle deleghe della giunta di governo. Oggi dovrebbe svolgersi la riunione con i nominati. Questi i nomi: Per Forza Italia Gaetano Armao, Vittorio Sgarbi, Marco Falcone, Bernardette Grasso ed Edy Bandiera; per l’Udc Mimmo Turano e Vincenzo Figuccia; per Popolari e autonomisti Toto Cordaro, Roberto Lagalla e Mariella Ippolito; per DiventeràBellissima Ruggero Razza; Sandro Pappalardo per FdI. Nessun esponente per la Lega di Salvini.

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