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Pafos Capitale europea della Cultura 2017 passa il testimone con una grande festa

redazione

Pafos Capitale europea della Cultura 2017 passa il testimone con una grande festa

martedì 05 Dicembre 2017

A dicembre, nell’antica capitale cipriota, numerose manifestazioni e una produzione teatrale di respiro internazionale

in collaborazione con ITALPRESS
 
NICOSIA – L’operazione Pafos Capitale europea della Cultura 2017 è stata un lungo viaggio che ha unito Paesi, Continenti e culture. Ha portato a Cipro migliaia di persone e ha dato la meritata visibilità all’antica capitale dell’isola, custode di preziosi patrimoni archeologici, riconosciuti dall’Unesco e capace di trovare, con orgoglio e passione, le energie e le risorse per essere di nuovo alla ribalta nel Mediterraneo e nel mondo.
 
Un’avventura che ancora non si è conclusa, tanto che il programma del mese di dicembre è fitto e interessante e tra gli appuntamenti di maggiore rilievo figura una produzione teatrale di respiro internazionale. Dando vita a una prima mondiale (15-16 dicembre), il Theatre workshop dell’Università di Cipro presenterà, infatti, un adattamento dell’opera “Pagkosmion Asma – Universal Song” del poeta, intellettuale ed ex sindaco di Pafos, Christodoulos Galatopoulos (1902- 1953). L’opera è una reinterpretazione poetica del mito di Prometeo, basato sulle opere di Dante e Milton, che si estende a tutti gli angoli della Terra: dall’antico mondo ellenistico alla mitologia del Perù e degli Incas, dal Giappone a i nativi americani e i miti scandinavi.
 
Particolare anche la proposta dell’organizzazione del teatro di Cipro, che presenterà il 19 dicembre la propria produzione de “La donna del mare” di Henrik Ibsen. Come una sirena dell’oceano, intrappolata nel mondo degli umani e nel suo matrimonio opprimente, Ellida Wangel sente il richiamo del mare – che si presenta sotto forma di un volto del passato – e si trova di fronte a un dilemma: libertà o compromesso sociale? Da non perdere, infine, il 29 dicembre la cerimonia di chiusura con passaggio di testimone a Valletta e Leeuwarden e un grande concerto tratto dalla nona sinfonia di Beethoven. Sul palco, oltre ai solisti di fama mondiale, la Cyprus Philharmonic Orchestra e Philharmonia Voices di Londra.
 
Le possibilità di raggiungere Cipro dall’Italia si arricchiscono di un ulteriore importante collegamento diretto in partenza l’11 dicembre da Roma con meta l’aeroporto internazionale di Larnaka, vincitore proprio nel 2017 della prima piazza nell’ambito dell’Accessible Airport Award. La nuova tratta, attiva tutto l’anno, verrà offerta dalla compagnia Tus Airways e i voli settimanali saranno due, in programma il lunedì e il venerdì, alle ore 15,45 da Fiumicino e alle 12,30 da Larnaka. Molto vantaggiosi i prezzi, con tariffe a partire da 80 euro per il Roma-Larnaka e da 70 euro per il Larnaka-Roma. Inclusi nel prezzo i servizi di bordo – pasti e bevande calde – e un bagaglio a mano sino a 8 kg di peso. I nuovi collegamenti verranno effettuati con aeromobili Fokker 100. I biglietti potranno essere acquistati in agenzia di viaggi o direttamente sul sito della compagnia www.tusairways.com.
 
Cipro, si sa, secondo la leggenda, ha dato i natali ad Afrodite e alla divinità della bellezza nella terza isola del Mediterraneo sono collegati racconti, riti e suggerimenti per aumentare – o preservare – la propria avvenenza. E come si conviene a un luogo che ha assistito alla nascita di una tale dea non possono mancare templi speciali dedicati a beauty e benessere. Uno di questi è posizionato nel cuore dei monti Troodos, a circa 1000 metri di altitudine, nel villaggio di Agros, in cui è presente una coltivazione biologica di Rosa Damascena, arrivata a Cipro dalla Mesopotamia e nota per i suoi effetti benefici, il suo profumo e la sua versatilità sia per uso cosmetico sia in gastronomia.
 
L’azienda che è attiva in questa particolare coltura ha iniziato la propria attività nel 1948 e nel 1987 l’attuale proprietario, Christakis Tsolakis, figlio del fondatore Nicodemo, non chiude mai i battenti del suo laboratorio per far osservare agli ospiti il processo produttivo di acqua di rose, olio e di tutti gli altri prodotti che rendono questa piccola realtà a conduzione familiare nota in tutto il mondo. L’estensione del territorio coltivato supera i 25 ettari e nel periodo di massimo fulgore dei cicli di fioritura, il profumo invade le narici, inebriandole con la sua inconfondibile essenza.

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