Chiesto il processo per Orlando, presidente del Consiglio di Palermo - QdS

Chiesto il processo per Orlando, presidente del Consiglio di Palermo

redazione

Chiesto il processo per Orlando, presidente del Consiglio di Palermo

giovedì 07 Dicembre 2017

Secondo le accuse, avrebbe "sponsorizzato" la nomina di un dirigente del Comune di Palermo

PALERMO – La procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio di Salvatore Orlando, presidente del Consiglio Comunale di Palermo, per tentativo di concussione, e Antonino Rera, dirigente comunale, per favoreggiamento personale. Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Claudia Bevilacqua, Orlando, in qualità di presidente del Consiglio comunale, abusando dei suoi poteri e del suo ruolo, avrebbe tentato di costringere Serafino Di Peri e Dario Gristina, componenti della commissione comunale per il conferimento dell’incarico di responsabile dell’ufficio consulenza giuridico amministrativa del Consiglio, a scegliere Rera. Orlando avrebbe, a questo scopo, organizzato diversi incontri e mandato mail. Poi fu scelto Niccolò Giuffrida con determina dirigenziale del Comune. 
 
Rera, invece, avrebbe omesso di riferire all’autorità giudiziaria di alcune circostanze sugli incontri avvenuti con Orlando, Di Peri e Gristina. "Orlando non ha commesso alcun reato, lo dimostreremo", dice l’avvocato del politico, Nino Caleca. L’udienza preliminare in cui si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio si svolgerà martedi prossimo davanti al gup Nicola Aiello.
 
La storia del presidente Orlando
 
Il presidente Orlando ha cominciato a fare attività politica nel suo paese, a Corleone, ed è un fedelissimo del suo omonimo Leoluca, il sindaco di Palermo. Dopo aver fatto l’assessore nelle giunte progressiste a Corleone (con sindaco Pippo Cipriani che lo volle con sè in giunta dal 1993 al 2000), si schierò a fianco del "professore" quando si candidò nel 2007 per il centrosinistra unito. Il giovane corleonese, che allora aveva un impiego alla Provincia, fu messo in lista dal segretario regionale dei Ds Tonino Russo, anche per ”capitalizzare” l’illustre cognome. Obiettivo centrato e nomina a consigliere comunale a Palermo.
 
Quando poi Leoluca Orlando scelse l’Idv di Di Pietro, Totò Orlando nel 2010 passò dal Pd a Italia dei Valori. Nel 2012, con Leoluca Orlando sindaco, venne rieletto in consiglio sull’onda di 1.544 voti e diventò presidente del Consiglio in virtu’ del primato di consensi per l’Idv, che appoggiava il primo cittadino. Salvatore Orlando è stato poi riconfermato consigliere nelle recenti elezioni di giugno scorso.
 
Nonostante il più votato, con oltre 3.400 preferenze, fosse stato Francesco Paolo Scarpinato nella lista Democratici e popolari, Orlando è riuscito – grazie all’appoggio di Leoluca – a essere confermato presidente del consiglio comunale con 28 voti su 40

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