Borghi: senza eventi, niente turisti - QdS

Borghi: senza eventi, niente turisti

Adriano Agatino Zuccaro

Borghi: senza eventi, niente turisti

sabato 23 Dicembre 2017

Sul sito dei “Più belli d’Italia” 15 regioni hanno il calendario di manifestazioni natalizie, Sicilia assente con alberghi vuoti. Su 829 piccoli centri solo 19 nel Club dei migliori, ma senza vetrina restano desolati

Quando la luce del sole non scotta più la pelle e lascia il posto alle nuvole, le coste siciliane si spopolano di turisti e con esse anche le zone interne, i piccoli centri urbani, gli 829 borghi che tanto avrebbero da offrire ma che continuano a soffrire la mancanza d’infrastrutture e di una degna promozione turistica. Alla pagina ufficiale della Regione, “Visit Sicily”, a dicembre inoltrato non è ancora possibile visualizzare il calendario eventi 2018 e quello del 2017 non mette in vetrina alcuna iniziativa natalizia nei borghi. Nel sito de “I borghi più belli d’Italia” nella sezione eventi c’è la possibilità di effettuare una selezione per regione. Il problema? La nostra Isola non compare nell’elenco. Salvatore Bartolotta, coordinatore regionale del Club dei borghi più belli d’Italia, spiega le ragioni del “ritardo” e rilancia iniziative per il futuro.
 
Le regioni che hanno messo in vetrina alcuni dei propri borghi sul sito de “I borghi più belli d’Italia” sono 15. Presente l’Abruzzo, la Calabria, l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio, la Liguria, la Lombardia, le Marche, il Molise, il Piemonte, la Puglia, il Trentino Alto Adige, l’Umbria e il Veneto. La Sicilia è tra le sei regioni che non promuovono alcun evento sul sito ufficiale. La ricerca da noi effettuata nella prima settimana di Dicembre vede in testa l’Emilia Romagna che negli ultimi mesi dell’anno mette in vetrina 18 eventi sparsi nel circuito dei borghi più belli. Seguono l’Umbria con 11 eventi e il Veneto con 7. Il resto delle regioni citate promuove un numero modesto di eventi ma almeno si presenta con un’offerta all’occhio dei navigatori di internet.
 
Non stupisca, dunque, se nel 2016 (vedi inchiesta del QdS del 30 maggio 2017) un solo borgo pugliese tra i più belli, Otranto, sia riuscito da solo a totalizzare quasi lo stesso numero di pernottamenti dei 19 borghi isolani inseriti nel club “I borghi più belli d’Italia” messi assieme: Castelmola, Castiglione di Sicilia, Castroreale, Cefalù, Ferla, Gangi, Geraci Siculo, Milazzo, Montalbano Elicona, Monterosso Almo, Novara di Sicilia, Palazzolo Acreide, Petralia Soprana, Salemi, Sambuca di Sicilia, SanMarco d’Alunzio, Savoca, Sperlinga e Sutera. Otranto si presentava alle statistiche con 727 mila pernottamenti in un anno, i 19 siciliani 805 mila.
In attesa di numeri ufficiali sui flussi del 2017, che non sono ancora disponibili, è necessario sottolineare il grande dislivello presente online a livello d’immagine e promozione.
 
Eppure il Club de “I borghi più belli d’Italia” è in costante crescita, sempre più Comuni comprendono l’importanza di fare rete e numerosi visitatori si accostano al “turismo lento”. Salvatore Bartolotta, coordinatore regionale del Club dei borghi più belli d’Italia, spiega che “sono 20 i borghi siciliani che hanno fatto richiesta quest’anno per entrare a far parte del circuito dei borghi più belli. Abbiamo visitato Polizzi Generosa che è in pole position ed è molto interessante anche in relazione a Palermo che sarà capitale 2018 della cultura; vedremo se ci danno spazio a livello nazionale”.
 
Solo un numero ristretto di borghi, infatti, alla fine riuscirà ad entrare all’interno del circuito in quanto “l’Assemblea ha stabilito che ai 250 borghi a livello nazionale (272 con quelli di diritto perché patrimonio Unesco) se ne potranno aggiungere 12 (un incremento del 5%)”, conclude Bartolotta. Le new entry ufficiali saranno: Buonvicino (CS), Rocca Imperiale (CS), Summonte (AV), Castelrotto (BZ), Mel (BL), Sappada (BL), Sassoferrato (AN), Passignano sul Trasimeno (PG), Montecchio (TR), Castel San Pietro Romano (RM), Monteleone di Spoleto (PG); resta uno spazio da definire su cui conta anche la nostra Isola. Il coordinatore ci informa che “dal primo di gennaio come ospite d’onore in Sicilia uscirà Milazzo (dopo aver completato i due anni previsti) e rientra di nuovo Erice lasciando, probabilmente, immutato il numero di Comuni all’interno del Club”.
 
La rete nazionale, dunque, aggiungerà importanti tasselli portando a compimento un 2017, intitolato “L’anno dei borghi”, certamente ricco di soddisfazioni. A livello regionale, però, “su 19 borghi ben 16 vivono una condizione di spopolamento perché giovani e vecchi vanno via a causa della crescita esponenziale della disoccupazione e dei servizi carenti per gli anziani”, spiega Bartolotta. “Abbiamo perorato con forza il disegno di legge 981/2015 che riguarda le zone franche montane. Un disegno di legge molto interessante che poi non è andato avanti ma che solleciterò a chi di dovere”.
 

 
Salvatore Bartolotta, coordinatore regionale del club dei Borghi più belli d’Italia
 
Quali sono i successi più importanti raggiunti nel 2017 l’anno dei borghi?
“C’è stato un primo convegno a Castiglione di Sicilia a dicembre 2016 che trattava l’anno dei borghi, il Club ha collaborato per un progetto che si è svolto a Roma nei mesi di maggio e giugno per far conoscere i prodotti tipici dei borghi. Si sta lavorando per la mappatura dei centri storici dei borghi mediante droni e tecnologie 3D, con un occhio al dissesto idrogeologico. Abbiamo lavorato sui cammini dei Nebrodi e sulle vie Francigene. Costa Crociere ha scelto tre borghi siciliani per le escursioni, Montalbano Elicona, Salemi e Castiglione di Sicilia. L’Ats, associazione temporanea di scopo è partita e abbiamo presentato diversi progetti all’assessorato al turismo”.
Eventi principali nei borghi isolani per Natale e Capodanno, Calendario unico 2018…
“Ho il calendario del 2018 di una decina di borghi del Club, 6-7 borghi non hanno ancora risposto al mio appello ma spero di avere i materiali in breve tempo. Intanto c’è un calendario annuale del 2017 reperibile nel sito dell’assessorato al turismo e abbiamo realizzato qualcosa a livello comprensoriale: Novara, Montalbano, Castoreale e Milazzo hanno realizzato un calendario unico delle manifestazioni del periodo natalizio”.
Come sono andati i pernottamenti nel 2017?
“Non ho ancora numeri ufficiali. C’è il problema dell’abusivismo, soprattutto nei b&b. A tal proposito tutti i comuni hanno ricevuto una missiva dalla Regione che invitava a fare ulteriori controlli. C’è da dire che Airbnb, la più grande piattaforma di b&b a livello mondiale, ha deciso di investire su tre borghi finanziando la ristrutturazione di tre strutture a Salemi, a Petralia Soprana e a Savoca. Prenderanno tre strutture comunali e li faranno diventare strutture ricettive e le daranno in comodato d’uso a delle coperative”.
Cosa chiedete al nuovo assessore?
“Prima di tutto un aiuto per la destagionalizzazione: una serie di manifestazioni ‘identitarie’ che dovrebbero essere valorizzate per poter attrarre i turisti nel periodo più freddo”.
 

 
Strade e rete ferroviaria non aiutano il turismo
 
Dimenticare l’atavica e mai completamente superata difficoltà che incontrano i visitatori per raggiungere alcuni dei borghi isolani a causa della carenza d’infrastrutture sarebbe un errore madornale.
Lo sa bene il presidente della Regione, Nello Musumeci, che ai primi di dicembre, insieme all’assessore ai trasporti Marco Falcone e il direttore generale del Dipartimento regionale delle Infrastrutture, Fulvio Bellomo, ha incontrato a Roma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.
Al centro dell’incontro la carente infrastrutturazione siciliana e il neo governatore ha presentato al ministro i progetti relativi al completamento della strada a scorrimento veloce Libertinia-Licodia Eubea 117/bis (terzo e ultimo stralcio), per il costo di 150 milioni di euro, e al ripristino della linea ferroviaria Caltagirone-Gela, interrotta da anni nei pressi di Niscemi, per la cui attivazione occorrono 80 milioni di euro, riporta “La Sicilia”. È stato chiesto al ministro Delrio di incrementare del 20 per cento le risorse destinate al trasporto ferroviario sull’Isola, ad oggi ferme a 111 milioni di euro, insufficienti per coprire i costi onerosi del contratto di servizio con Trenitalia e per garantire ai siciliani un trasporto su rotaia moderno ed efficiente.
Intanto il ministro Delrio, prosegue “La Sicilia” è tornato sull’appalto del raddoppio della linea ferrata tra Bicocca e Catenanuova: “È stato aggiudicato il primo bando per collegare Palermo – Catania in due ore. Si lavora per raddoppiare 38 km”. Collegamenti più facili e veloci consentiranno ai turisti di scoprire una terra ricca di tesori spesso resi inaccessibili da condizioni avverse colmate poco o male negli anni.

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