La Sicilia schiaccia l'occhio al "bio" - QdS

La Sicilia schiaccia l’occhio al “bio”

Redazione in collaborazione con Unioncamere Sicilia

La Sicilia schiaccia l’occhio al “bio”

L’isola è la regione in Italia con il maggior numero di imprese biologiche

Sicilia prima in Italia per numero di imprese “bio”. Con 9.444 aziende attive nel settore biologico, l’Isola svetta la classifica nazionale e si conferma la regione più naturale del Belpaese. D’altronde i consumatori sono più attenti a salute e ambiente, facendo aumentare la richiesta di prodotti biologici che, stando ai numeri, trova terreno fertile in Sicilia. Complessivamente in Italia ad oggi sono circa 60mila le aziende con certificazione “Bio”, 24mila delle quali (quasi il 40% del totale) accreditate dal sistema di certificazione nazionale solo negli ultimi tre anni. Da pochi giorni – a seguito dell’intesa tra “Accredia”, Unioncamere e InfoCamere – la ‘mappa’ aggiornata degli operatori con certificazione Bio è ancora più accessibile grazie all’inserimento delle informazioni nelle visure rilasciate dalle Camere di Commercio.
 
La novità rientra nel processo di continuo miglioramento di qualità, completezza e trasparenza delle informazioni presenti nelle banche dati delle Camere di Commercio, perseguito attraverso l’integrazione di informazioni sulle imprese gestite da altre Pubbliche Amministrazioni.
 
A inizio dicembre 2017, le imprese in possesso di una certificazione Bio erano 59.461. Per la maggioranza, si tratta di realtà localizzate nel Mezzogiorno (il 55,8%), più del doppio di quelle con sede al Nord (il 23,4%) e quasi tre volte quelle del Centro Italia (il 20,8%). Più della metà (il 56%) delle imprese certificate si concentra in sole cinque regioni con la Sicilia in testa (15,9), seguita dalla Calabria (13,4), dalla Puglia (11,6), dalla Toscana e dall’Emilia Romagna (7,7). I numeri del biologico nel Belpaese raccontano di un settore che si è fortemente trasformato e irrobustito negli ultimi anni, passando da tendenza rivolta a mercati di nicchia a vero e proprio stile di vita per milioni di consumatori italiani. Al tempo stesso, il biologico sta rivestendo un ruolo sempre più importante come opportunità di rilancio per molte aziende del nostro agro-alimentare. Mentre nell’agricoltura tradizionale ogni anno numerose imprese chiudono, cedendo il passo a realtà più grandi e strutturate, il settore del biologico sta andando in controtendenza, a dimostrazione che anche aziende di dimensioni più piccole, grazie all’applicazione dei principi dell’agricoltura biodinamica, possono stare con successo sul mercato.
 
Tornando ai dati, con riferimento all’attività svolta l’81% opera direttamente nel settore agricolo e circa il 7% nel commercio. In particolare, le aziende che svolgono esclusivamente produzione Bio sono 44.482 (il 75% dell’universo delle certificate) e di esse una su tre ha sede in due sole regioni del Mezzogiorno: Calabria o Sicilia. Approfondendo l’analisi delle imprese Bio per forma giuridica, l’11% (6.490) è costituito da società di capitale. Di queste, oltre il 90% è una PMI ovvero con un volume d’affari uguale o inferiore ai 50 milioni di euro. Più della metà (il 55,2%) rientra nella definizione di micro impresa (con un fatturato non superiore ai 2 milioni di euro), e la metà ha un capitale sociale inferiore ai 50mila euro.

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