Formazione Pmi: 40 mln per i Poli di innovazione - QdS

Formazione Pmi: 40 mln per i Poli di innovazione

Rosario Battiato

Formazione Pmi: 40 mln per i Poli di innovazione

giovedì 01 Febbraio 2018

Industria 4.0, bando del Mise: al via presentazione progetti per la costituzione di Centri di competenza ad alta specializzazione. I Centri formeranno le imprese, soprattutto piccole e medie, per lo sviluppo della ricerca industriale

PALERMO – Nei giorni scorsi il ministero dello Sviluppo economico ha rilasciato il bando per la presentazione di progetti per la costituzione di Centri di competenza ad alta specializzazione previsti dal Piano nazionale Industria 4.0 che avranno come finalità l’orientamento e la formazione delle imprese, soprattutto piccole e medie, e l’attuazione di progetti di innovazione, ricerca e sviluppo sperimentale in ambito 4.0.
 
In altri termini si tratta dei cosiddetti poli di innovazione che potranno essere costituiti nella forma “partenariato pubblico-privato da almeno un organismo di ricerca e da una o più imprese”. Le domande si possono presentare a partire dal 1 febbraio e fino al 30 aprile 2018. A definire tutti i dettagli è stato il decreto del 29 gennaio, presente sul sito ministeriale (mise.gov.it), che ha fissato le modalità di finanziamento nel limite di 20 milioni di euro per il 2017 e della stessa cifra per il 2018.
 
Cosa è. Il centro di competenza è costituito da soggetti pubblici e privati, nella forma del “partenariato pubblico-privato” e ha lo scopo di “realizzare un articolato programma di attività – comprendente servizi di orientamento e formazione alle imprese nonché l’attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale – finalizzato alla realizzazione, da parte delle imprese fruitrici, in particolare delle Pmi, di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo e l’adozione di tecnologie avanzate in ambito Industria 4.0”.
 
Il programma di attività. Il decreto ministeriale specifica in dettaglio i servizi che potranno essere erogati nell’ambito del programma: orientamento alle imprese predisponendo una serie di strumenti volti a supportarle “nel valutare il loro livello di maturità digitale e tecnologico”; formazione alle imprese per “promuovere e diffondere le competenze in ambito Industria 4.0 mediante attività di formazione in aula e sulla linea produttiva e su applicazioni reali” e attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
 
A chi è rivolto. A beneficiare delle agevolazioni sono i centri di competenza nella forma di partenariati pubblico-privati, costituiti da partner diversi, pubblici e privati (imprese e altri operatori economici, inclusi quelli che svolgono attività di intermediazione finanziaria e/o assicurativa, associazioni di categoria nazionali o territoriali, etc.), con la partecipazione di almeno un organismo di ricerca. Gli organismi di ricerca devono avere una stabile organizzazione in Italia e rispondere a una serie di requisiti contabili. Altri parametri specifici sono previsti per l’Università, per gli enti di ricerca, e anche per le imprese (tutti i dettagli all’articolo 5 del decreto).
 
L’agevolazione. I benefici sono concessi nella forma di contributi diretti alla spesa: per costituzione e avviamento nella misura del 50% delle spese sostenute (massimo 7,5 milioni di euro); per i progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale nella misura del 50% delle spese sostenute (massimo 200 mila euro per ciascun progetto). Nel complesso la distribuzione delle risorse prevede il 65% destinato ai centri di competenza e il 35% ai progetti.
 
Per partecipare. La domanda e i relativi allegati (da scaricare dal sito del ministero) devono essere presentati dal soggetto proponente al ministero dello Sviluppo economico per via telematica all’indirizzo di posta elettronica certificata dgpicpmi.dg@pec.mise.gov.it.

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