Figuccia: "Onta stipendi d'oro colpa di Micciché" - QdS

Figuccia: “Onta stipendi d’oro colpa di Micciché”

Raffaella Pessina

Figuccia: “Onta stipendi d’oro colpa di Micciché”

mercoledì 07 Febbraio 2018

Lo ha detto Vincenzo Figuccia, deputato Ars (Udc). “Passato messaggio di difesa dei privilegi”

PALERMO – Gli stipendi d’oro dell’Assemblea regionale siciliana sono nel mirino delle trasmissioni televisive.
Da quando il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè si è insediato e aveva dichiarato di voler ripristinare gli elevati stipendi dei dirigenti dell’Ars (dichiarazione poi ritrattata, con la convocazione di un tavolo con i sindacati interni), si è scatenata una serie di polemiche volte a evidenziare l’inopportunità di alzare gli stipendi in un momento socio economico depresso in Sicilia.
 
Sulla vicenda è intervenuto Vincenzo Figuccia (Udc): “Se ancora oggi il dibattito sugli stipendi d’oro viene alimentato in trasmissioni televisive, gettando un’onta sulla politica siciliana, la responsabilità è solo del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e delle sue uscite estemporanee. È passato un messaggio di difesa dei privilegi, contro chi invece non riesce ad arrivare a fine mese. Io ho fatto una scelta forte dimettendomi e respingendo l’immagine che si dava di un centrodestra, distante dalla gente, che personalmente non potevo giustificare. Ora stiamo pagando un prezzo troppo alto in termine di credibilità politica. Miccichè è apparso come il patriarca della Sicilia che non prova vergogna rispetto a guadagni esorbitanti in una terra dove la disoccupazione giovanile ha punte altissime”.
 
Di certo c’è che gli stipendi all’Ars, in attesa di trovare una soluzione, sono tornati ai livelli del 2015, prima del provvedimento della spending review. Potrebbe anche darsi che la trattativa si possa prolungare per qualche mese, concedendo una specie di premio di produzione ai dirigenti che si erano visti defalcare lo stipendio due anni fa.

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