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Palermo – Orlando chiama a raccolta i sindaci per rilanciare la Città Metropolitana

redazione

Palermo – Orlando chiama a raccolta i sindaci per rilanciare la Città Metropolitana

venerdì 09 Febbraio 2018

I primi cittadini della provincia si sono riuniti a Palazzo Comitini per programmare il futuro dell’Ente. Definire le priorità in relazione alle risorse economiche attualmente disponibili

PALERMO – Nella sala Martorana di Palazzo Comitini, sede della Città Metropolitana, si è riunita la Conferenza dei sindaci convocata dal sindaco Leoluca Orlando dopo la decisione del Consiglio di giustizia amministrativa di respingere il ricorso della Regione contro l’ordinanza emessa dal Tar per la sospensione dei provvedimenti regionali che lo avevano portato alla decadenza dalla carica di primo cittadino metropolitano.
 
Orlando ha definito la Conferenza “un’occasione importante anche per l’approvazione dello Statuto, per cui sarà necessario convocare una delegazione di sindaci che insieme al segretario generale predisporranno una proposta da sottoporre al Consiglio Metropolitano per la definitiva accettazione”.
 
Erano presenti, oltre al sindaco metropolitano, il segretario generale Salvatore Currao, la capo di gabinetto Anna Maria Mirto e il ragioniere generale Massimo Bonomo, oltre che i Revisori dei conti e i dirigenti della Città Metropolitana. Questi ultimi in particolare, hanno fornito una relazione sul lavoro svolto sinora e sugli interventi da inserire nei documenti di programmazione dell’esercizio 2018. “A tale scopo – ha dichiarato dal segretario generale- l’Amministrazione si è impegnata ad approvare il bilancio di previsione entro il 30 marzo del corrente anno per consentire all’Ente di intervenire senza limiti gestionali”.
 
Currao ha anche sottolineato come la finanziaria dello Stato legge 205 del 2017 abbia previsto “interventi straordinari per la viabilità delle ex Province pari a complessivi 120 milioni di euro per il 2018 e 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023. In questa circostanza, anche i Liberi Consorzi delle Regioni a Statuto speciale e le Città Metropolitane della Regione Siciliana potranno usufruire di queste risorse, subito dopo che la Conferenza Stato-Autonomie locali definirà i criteri di riparto e le modalità di assegnazione”.
 
Il ragioniere generale Massimo Bonomo, nel corso del suo intervento ha sottolineando come “malgrado le criticità dovute al prelievo forzoso degli ultimi anni che ha privato l’Ente del gettito delle imposte derivanti da Rc auto e Ipt (il cui ammontare per l’anno 2017 è stato di circa 62 milioni di euro a fronte di entrate complessive di circa 90 milioni di euro), l’Ente ha comunque approvato il bilancio di previsione 2017, riequilibrando lo squilibrio di parte corrente per oltre 34 milioni di euro, mediante l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione”.
 
“Tra le tre Città Metropolitane della Regione Siciliana – ha aggiunto Bonomo – quella di Palermo è stata l’unica ad approvare il bilancio entro al 2017, ciò grazie alle azioni virtuose intraprese nell’ultimo quadriennio e alle norme derogatorie che hanno permesso l’approvazione di un bilancio annuale, anziché triennale, utilizzando risorse straordinarie. Ciò ha consentito sia a garantire il pagamento delle retribuzioni al personale sia ad erogare quei servizi ai cittadini, seppure a livello minimale, come l’assistenza agli studenti con disabilità e la manutenzione degli edifici scolastici e delle strade”.
 
La necessità di un confronto costante tra gli uffici tecnici della Città Metropolitana e i sindaci del territorio è stata uno degli argomenti centrali toccati dal sindaco Orlando, il quale ha evidenziato la necessità di individuare un percorso condiviso “per realizzare uno scambio di energie e di competenze utili a una puntuale programmazione che definisca le priorità in relazione alle risorse disponibili”.
 
“Invito i Comuni – ha concluso il sindaco metropolitano – a cogestire o addirittura a farsi assegnare a titolo di comodato gratuito impianti sportivi (come già avvenuto per il Comune di Caltavuturo lo scorso anno) o altri edifici che possano risultare utili alle popolazioni locali. La valorizzazione del patrimonio della Città Metropolitana richiede il coinvolgimento dei rappresentanti locali per garantire la fruizione dei servizi”.

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