Resto al Sud, domande a valanga - QdS

Resto al Sud, domande a valanga

redazione

Resto al Sud, domande a valanga

sabato 10 Febbraio 2018

Più di 5 mila istanze in tre settimane per l’incentivo rivolto ai giovani under 36 che vogliono fare impresa nel Meridione. La metà delle richieste arriva dalla Campania (49,3%). Decisamente più indietro la Sicilia al secondo posto con quasi il 16%

ROMA – A tre settimane dall’apertura dello “sportello” web, sono 5.143 le domande – già presentate o in compilazione – per “Resto al Sud”, l’incentivo del governo rivolto ai giovani under 36 che vogliono fare nuove imprese nel Mezzogiorno.
 
I progetti già ricevuti da Invitalia sono 875 ed è già in corso la valutazione in base all’ordine cronologico di arrivo. Entro il 15 febbraio, quindi con un forte anticipo rispetto ai tempi previsti, saranno anche approvate le prime iniziative.
 
Le oltre 800 proposte di nuove imprese già presentate prevedono investimenti per 56,3 milioni di euro, con richieste di agevolazioni per 26,5 milioni e la creazione di 3.201 nuovi posti di lavoro. Il finanziamento medio richiesto è di circa 66.000 euro per progetto. Le agevolazioni coprono fino al 100% delle spese: il 35% a fondo perduto, il 65% con un finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia delle Pmi. I relativi interessi saranno a carico dello Stato.
 
Tra le otto regioni interessate dall’incentivo, al primo posto c’è la Campania con il 49,3% delle domande, seguita da Sicilia (15,8%), Calabria (13,2%), Sardegna (8%), Abruzzo (6,8%), Puglia (3,6%), Molise (1,7%), Basilicata (1,6%).
 
Il settore turistico-culturale è il più rappresentato con quasi il 43% dei progetti, al secondo posto le attività manifatturiere (27%), quindi i servizi alla persona (13%). Il 37% dei proponenti si colloca nella fascia d’età 30-35 anni e il 38% di essi ha un elevato livello di istruzione (laurea, master, dottorato di ricerca). Significativa la quota di under 25, che arrivano al 32% del totale.
 
“Con Resto al Sud – afferma l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri – mettiamo in condizione i giovani di inventarsi un lavoro e non semplicemente di aspettarlo o di essere costretti a cercarlo lontano dalla propria terra d’origine. I numeri ci confermano che nel Mezzogiorno c’è una forte vocazione imprenditoriale da incoraggiare e sostenere, anche con l’obiettivo di consolidare i segnali di crescita provenienti dal tessuto economico meridionale”.
 
“Per il secondo anno consecutivo, infatti, il Sud è cresciuto più del Nord. Siamo convinti – prosegue Arcuri – che gli under 36 stiano cogliendo l’opportunità di avviare un’impresa con un incentivo che per la prima volta può coprire il 100% degli investimenti e che consente di abbattere il muro, spesso invalicabile soprattutto nel Mezzogiorno, dell’accesso al credito”.

Per favorire la presentazione delle domande, è prevista una rete di Enti accreditati che, in ogni regione, forniscono assistenza gratuita ai giovani neoimprenditori. Sono più di quaranta i soggetti già accreditati. Nell’elenco, consultabile e aggiornato quotidianamente sul sito di Invitalia, figurano, tra gli altri, il Comune di Napoli, Unioncamere Calabria, le Camere di commercio di Potenza e di Foggia e numerose associazioni territoriali. In Sicilia, tra i Comuni, ha già aderito Gela e Milazzo.
 
Anche sul fronte bancario è stato attivato un meccanismo per facilitare le procedure di concessione dei finanziamenti ai neo imprenditori. Invitalia e ABI hanno infatti firmato una convenzione che stabilisce le modalità di erogazione del contributo da parte delle banche e alla quale gli istituti di credito possono aderire.
 
La lista degli istituti che hanno raccolto l’invito è già numerosa e comprende, tra gli altri, Mediocredito Centrale-Banca del Mezzogiorno, Unicredit e molte banche di credito cooperativo.
 


Faraone (Pd): “I ragazzi siciliani non aspettano il posto fisso”
 
PALERMO – “Questa certa idea che i ragazzi siciliani aspettino il posto fisso è ormai una favola. Lo conferma il boom di progetti che dalla Sicilia sono arrivati a Roma per essere finanziati con ‘Resto al Sud’, una misura del governo nazionale mirata ai giovani del mezzogiorno che vogliono fare impresa”. Lo scrive su Facebook il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone.
“La nostra isola – aggiunge – è seconda per numero di progetti e spero possano essere tutti finanziati perché questa vivacità imprenditoriale, queste nuove idee e questo coraggio sono il presupposto dei cambiamenti. Forza ragazzi!”.

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