125 mln per alberghi e nautica da diporto - QdS

125 mln per alberghi e nautica da diporto

Vanessa Paradiso

125 mln per alberghi e nautica da diporto

martedì 12 Gennaio 2010

L’assessorato regionale al Turismo ha emanato le direttive per la definizione dei bandi finanziati dal Fesr 2007-13. A beneficiarne le imprese turistico-alberghiere per un importo massimo di 8 mln per singola iniziativa

PALERMO – Sono state emanate le direttive “per la definizione dei bandi per l’attuazione delle linee d’intervento Offerta turistico-alberghiera e portualità turistica” del FESR 2007-2013, predisposte dall’assessorato regionale al Turismo.
Si tratta di investimenti per 125 milioni di euro, destinati alle imprese turistico-alberghiere, fino a un importo massimo per singola iniziativa di otto milioni di euro, relativo al 50 per cento delle spese ammissibili. E altri 58 milioni di euro sono destinati alla nautica da diporto.
“Si tratta di uno strumento a sostegno dello sviluppo – ha spiegato l’assessore al turismo Nino Strano – in settori strategici dell’economia, come sono quelli della ricettività alberghiera e della portualità turistica, che abbiamo fortemente voluto insieme al presidente Lombardo. Queste direttive contengono già tutte le specifiche che dovranno contenere i bandi, che quindi nei prossimi giorni saranno pubblicati. Le imprese alberghiere potranno così migliorare i loro standard qualitativi e rispondere con una offerta qualificata alle esigenze della clientela. Tutte le attività ammissibili dovranno però essere realizzate esclusivamente attraverso interventi di riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente. La nautica di diporto poi – ha concluso Strano – avrà così le risorse per il completamento e la realizzazione di infrastrutture portuali”.
Le somme stanziate dovranno servire per l’ampliamento e la riqualificazione delle strutture esistenti, in modo tale da rendere competitivo il settore alberghiero in vista di una riforma dell’intero sistema economico nazionale e globale. In particolare, le attività economiche appartenenti alla filiera turistica a cui destinare le risorse sono quelle ricettive alberghiere ed extralberghiere, di ristorazione, sportive e inerenti il benessere fisico della persona e la congressualità, tutte correlate ad una attività ricettiva esistente.
I soggetti che possono richiedere e beneficiare delle agevolazioni sono le piccole e medie imprese che siano già iscritte nei relativi registri delle imprese e che non rientrano tra le imprese in difficoltà e che abbiano restituito integralmente le eventuali somme dovute per i procedimenti di revoca di agevolazione di qualsiasi natura precedentemente concesse dalla Regione Siciliana. Naturalmente tali soggetti dovranno dimostrare di possedere adeguate risorse economiche al fine di garantire la quota di investimento non coperta dal contributo. Sono state stabilite delle priorità di interventi in edifici storici e di pregio siti nei centri storici, nei borghi marinari, e interventi in edifici della tradizione rurale.
Rientrano nella categoria della priorità alta gli interventi in: a) aree ad elevata potenzialità turistica in presenza di attrattori archeologici e/o monumentali; b) comune facente parte dei “Parchi regionali” o “Riserve Naturali Orientate o Integrali”; c) comune sede di portualità turistica; d) borghi marinari e rurali; e) centri storici; f) sistemi turistici maturi.
 

 
L’assessorato ha completato il Por 2006, con quasi 100 milioni investiti per la riqualificazione dei porti turistici, con priorità alla realizzazione di approdi sicuri a ricettività elastica nelle isole minori e nelle località di maggiore attrazione turistica.
La dotazione finanziaria è attualmente di 60 mln di euro, di cui 30 mln saranno utilizzati a valere sui fondi Jessica per la realizzazione di opere mediante finanza di progetto. Anche in tal caso, le scelte relative agli investimenti da realizzare dovranno considerare il porto turistico non come un punto di arrivo del diportista nautico, né il parcheggio della sua imbarcazione, bensì come una ulteriore “porta di accesso” al sistema turistico siciliano, punto di partenza di possibili itinerari per la fruizione e integrazione con gli altri segmenti dell’offerta turistica immediatamente retrostante la costa. Delle 42 infrastrutture individuate, 3 sono prioritariamente valutate extraregionali e definite hub, mentre per le restanti 39 è valutato il possesso potenziale di una vocazione extraregionale.
Previsti interventi nelle isole minori (Lipari- Pignataro; Salina-Malfa; Salina – Santa Marina; Favignana; Pantelleria; Lampedusa) al fine di realizzare una tipologia di struttura ricettiva che aderisca alle flessioni della domanda coniugando esigenze di sviluppo economico e sociale con il sacrificio ambientale necessario per l’infrastrutturazione.

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