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Palermo – Anello ferroviario, finalmente si muove qualcosa

Gaspare Ingargiola

Palermo – Anello ferroviario, finalmente si muove qualcosa

martedì 20 Febbraio 2018

Rivoluzionata in questi giorni la viabilità in piazza Castelnuovo per permettere lo scavo di una galleria. Passi avanti dopo i ritardi accumulati. L’obiettivo è chiudere entro due anni

PALERMO – Dopo tanti ritardi e problemi, i lavori dell’anello ferroviario nelle ultime settimane hanno registrato piccoli ma significativi progressi. Niente che possa far gridare al miracolo, si intende. Soltanto a inizio febbraio l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone ricordava che “finora è stato realizzato soltanto il 25-27% dei lavori. Abbiamo chiesto alle aziende di accelerare e lo abbiamo chiesto anche a Rfi e Comune per evitare i disagi in città e restituire al più presto, riteniamo nel giro di 24 mesi, un’opera importante al territorio dell’area metropolitana di Palermo”. Eppure qualcosa, finalmente, si muove.
 
Da qualche giorno è stata rivoluzionata la viabilità della zona di piazza Castelnuovo, chiusa al traffico per permettere lo scavo di una galleria. In verità una chiusura della piazza era scattata già nel 2016, ma il cantiere rimase a lungo vuoto e inutilizzato, fino a quando Palazzo delle Aquile non impose alla Tecnis di smontare le palizzate. E infatti stavolta il Comune ha preteso rassicurazioni concrete e ha concesso l’area di cantiere (classificata col numero 7) solo dopo che il 7 febbraio la Tecnis ha finalmente restituito alla fruibilità pedonale – con un ritardo approssimativamente di un anno e due mesi – una porzione dell’Area 4 di via Emerico Amari. L’Area 4 è il lotto di lavori in via Amari tra via Francesco Crispi e via Principe di Scordia. Due giorni dopo l’Ufficio Traffico ha autorizzato il transito di pedoni e bici nel tratto liberato. Nel resto di via Amari i lavori proseguono e presto potrebbero tornare a respirare (dopo quattro anni di prigionia) altre porzioni di strada: l’ultima ordinanza dell’Ufficio Traffico risale al 24 novembre e autorizza il cantiere fino al 28 febbraio. Al momento non sono previste ulteriori proroghe.
 
E così la Tecnis ha ottenuto il via libera per l’Area 7 e l’Ufficio Traffico ha dovuto stravolgere con un’ordinanza la viabilità di Piazza Castelnuovo, che resterà chiusa al traffico per un anno, fino al 31 gennaio 2019, nel tratto tra via Paolo Paternostro e via Ruggero Settimo. Scatta il divieto di sosta con rimozione coatta 24h ambo i lati, inclusi i posti riservati e quelli per i motocicli nell’area interna di piazza Castelnuovo. Il tratto di fronte le vie Folengo e G. Guarino Amella diventa strada senza uscita con obbligo di svolta a destra. Via Paternostro diventa strada senza uscita nel tratto fra via Nicolò Garzilli e piazza Castelnuovo, con istituzione del doppio senso di marcia. Stessa sorte per via Dante: il tratto compreso tra via Garzilli e via Libertà diventa a doppio senso di marcia. Viene sospesa temporaneamente la corsia riservata in direzione mare e vietata la svolta a sinistra su via XX Settembre. Inoltre è stata congelata l’isola pedonale nei weekend e nei festivi nel tratto di via della Libertà tra l’asse Turati-Dante e Castelnuovo-Ruggero Settimo e nei giorni festivi sarà consentita la svolta a sinistra dalla carreggiata laterale di monte di via Libertà verso la carreggiata centrale. Modificati anche i percorsi delle linee dei bus Amat 103, 106 e 134. Buone notizie anche dal cantiere tra viale Lazio e via Sicilia. Qui si sta procedendo alla realizzazione del solettone di copertura del tunnel ferroviario e della nuova fermata “Libertà”.
 
Dopodiché si procederà con lo spostamento dei sottoservizi, la ripavimentazione e la ridefinizione dei marciapiedi per ripristinare la circolazione stradale in viale Lazio. Terminata questa fase gli scavi procederanno in sotterranea: demolizione del binario e della galleria esistenti, creazione della nuova galleria, riposizionamento dei binari. Infine le rifiniture come ascensori e scale, per poi ripristinare la circolazione anche in via Sicilia.
 
Quando sarà completato l’anello ferroviario – come dice il nome stesso – sarà una specie di ovale: la nuova stazione Politeama scenderà verso il mare, dove i binari svolteranno parallelamente al litorale verso la nuova fermata Porto e le già esistenti fermata Giachery, stazione Fiera e fermata Imperatore Federico. Lì nuova virata sotto viale Lazio in direzione della nuova fermata Libertà, per poi ricongiungersi al passante ferroviario verso la stazione Notarbartolo. Il cerchio sarà chiuso con un secondo stralcio del progetto: il collegamento (già finanziato) tra Politeama e Notarbartolo attraverso la fermata intermedia Malaspina.
 
Nel frattempo proseguono i lavori per l’altra grande opera in corso di costruzione, il passante ferroviario: per marzo è prevista l’ultimazione del cantiere Notarbartolo-aeroporto, per giugno la ripresa dell’esercizio (con sei mesi di ritardo rispetto alla data fissata inizialmente di dicembre 2017). “Sono fiducioso. Abbiamo fatto un sopralluogo e i lavori in effetti sono in fase di ultimazione”, ha confermato Falcone.
 
Novità possibili anche sul biglietto unico integrato: “Abbiamo avuto un incontro con il Comune di Palermo e con Rfi – ha detto l’assessore – e stiamo cercando di trovare una soluzione. C’è allo studio un piano e crediamo a breve di poter giungere ad una prima proposta, che non sarà quella finale ma sarà un grande passo in avanti”.

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