Sviluppo dei trasporti per la crescita dell'occupazione e dell'economia - QdS

Sviluppo dei trasporti per la crescita dell’occupazione e dell’economia

Francesco Sanfilippo

Sviluppo dei trasporti per la crescita dell’occupazione e dell’economia

giovedì 22 Febbraio 2018

Il coordinatore europeo del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, Pat Cox, in visita in Sicilia. “Il mancato decollo del Sud Italia dovuto in parte alle gravi lacune infrastrutturali”

PALERMO – Il Porto di Palermo è stata la prima tappa della visita, in Sicilia e Calabria, di Pat Cox, coordinatore europeo del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, che collega la Scandinavia a Malta, passando per la Germania e l’Italia.
 
L’obiettivo della visita, promossa e organizzata dall’associazione non profit WISDO Public Policy & Management, è offrire al coordinatore, massimo esponente della Commissione Europea per lo sviluppo delle reti di trasporto trans–europee, una visione reale della situazione relativa alle infrastrutture di trasporto nella parte sud del corridoio. Inoltre, si vuole cogliere l’opportunità di confronto con le Autorità regionali e i principali stakeholders nel settore dei trasporti.
 
Pat Cox ha incontrato, presso il Porto di Palermo, il presidente dell’Autorità Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti. L’incontro è stato introdotto dalla direttrice di WISDO Affari Europei, Alessandra Arcodia, che ha rilevato la grande opportunità offerta dalla presenza del coordinatore europeo in Sicilia per incoraggiare lo sviluppo delle carenti infrastrutture trasportistiche della nostra regione: “Con questa visita – spiega la Arcodia – WISDO ha creato la possibilità di un dialogo diretto tra l’Unione Europea e gli attori regionali, è stata un valido supporto per rappresentare le istanze locali presso le istituzioni europee”.
 
Il presidente Monti ha ribadito nel suo intervento l’importanza della visita di Pat Cox, al quale sono stati illustrati i più importanti progetti che, uno dopo l’altro, costituiranno il porto del futuro: “Alcune opere le stiamo già realizzando con fondi ministeriali e Pon, come quelli impiegati per lo scalo di Termini Imerese. Palermo non è la coda di un Corridoio e non fa parte dello stesso perché luogo di coesione sociale ma perché rappresenta un punto di crescita e di competitività dell’intero Scan-Med”.
 
“Sono qui per invitare la Sicilia a progettare e creare piani di sviluppo maturi finalizzati all’occupazione e alla crescita economica”, ha detto Cox. “Il mancato decollo economico del Sud Italia – ha continuato – è in parte dovuto alla perdita della competitività e alle gravi lacune infrastrutturali dell’area. Il governo regionale dovrebbe svolgere un ruolo più determinante per il Corridoio, ponendosi come un collegamento tra gli attori locali e l’Europa”.
 
I temi principali della visita sono stati oggi, e continueranno a essere nei prossimi due giorni, ad Augusta, a Messina e in Calabria, la multimodalità e l’efficienza economica delle infrastrutture di trasporto, elementi chiave nella promozione dello sviluppo economico delle regioni meridionali.
 
Riprende Cox: “Nel programma di investimenti europei nel settore dei trasporti 2014/2020 il 97% delle risorse è già impegnato ma è anche possibile che alcuni fondi non utilizzati da altri paesi torneranno a destinazione e potranno essere avviati nuovi bandi”.
Il report mostra una situazione drammatica per la Sicilia: un crollo del PIL pari al -13,1% nel periodo 2008-2014; un reddito pro-capite medio pari a meno della metà del reddito pro-capite di un abitante della provincia autonoma di Bolzano e perfino più basso del reddito pro-capite di un cittadino di alcune regioni dell’Ungheria o della Bulgaria.
 
Le giovani generazioni sono le più colpite: tra il 2002 e il 2014 sono emigrati dal Sud verso il Centro Nord 1 milione 627 mila persone di cui il 73% giovani (il dato considera solo i trasferimenti di residenza). Per la prima volta dal dopoguerra la povertà colpisce maggiormente i giovani: i figli sono più poveri dei loro padri.
 


Ponte dello Stretto attualmente non in lista “Corridoio europeo”
 
GIOIA TAURO – “Il Ponte sullo Stretto di Messina non è nella lista attuale del corridoio europeo. Se l’Italia vuole rivedere questa scelta dovrà farlo in vista della rimodulazione dei fondi europei dopo il 2020”. Lo ha detto Pat Cox, coordinatore europeo del Corridoio scandinavo-mediterraneo parlando con i giornalisti a margine della visita della delegazione europea al Porto di Gioia Tauro. “è ovvio – ha aggiunto Cox – che occorre un’analisi seria sui costi e benefici della struttura. Ovviamente saranno i Paesi membri a decidere le priorità e a chiedere all’Unione Europea l’inserimento di opere come questa, ma allo stato il ponte non è nella lista dell’Ue”.

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