Alla scoperta di New York e della sua energia, dall'UpperWest Side ai graffiti di Bushwick - QdS

Alla scoperta di New York e della sua energia, dall’UpperWest Side ai graffiti di Bushwick

Nicoletta Fontana

Alla scoperta di New York e della sua energia, dall’UpperWest Side ai graffiti di Bushwick

venerdì 23 Febbraio 2018

Arte, musica, shopping, prodotti tipici e consigli utili in un itenerario per ripercorrere la Grande Mela da Nord a Sud

Tutti sanno che New York è energia vitale, adrenalina pura, che New York non ha stagioni, non ha tempo, non dorme mai. Una città per tutti, per tutte le passioni, per tutte le cucine, le razze, le religioni.
 
Ma forse non tutti sanno che, per iniziare una giornata da veri “newyorker”, dovranno recarsi nell’UpperWest Side da Barney Green Grass, per degustare la più autentica delle colazioni americane, infatti in questo locale centenario dalla chiara impronta ebraica, troverete ancora quel sapore di una New York dei primi 900;qui tutto è rimasto come all’epoca, intatto sia negli arredi, che nella qualità del cibo. Ordinate l’omelette al salmone e uova di storione, accompagnata da bagels appena sfornati, una spremuta d’arancia fresca , un buon caffè lungo perché, solo cosìsarete pronti a tuffarvi tra le vie della grande mela alla scoperta di un itinerario solo “per pochi”.
 
Qualche blocco a Nord e arriverete ad Harlem, che negli ultimi anni, si è molto trasformata. Se prima come dei “veri turisti”, vi recavate in questo quartiere solo per ascoltare icanti gospel, oggi potrete trascorrevi una giornata, io consiglio la domenica, ricca di emozioni e cultura. La massiccia “gentrification” da parte di newyorkesi provenienti da midtown ha trasformato le tipiche case di mattoni rossi “ townhouse” in lussuosi condomini, un’altra città che forse, a breve, andrà perdendo un parte di quel suo vero sapore tutto africano.Ma questa è New York.
 
Prima tappa “The StudiumMuseum”: un museo che raggruppa foto e quadri di artisti afro americani; le loro opere sono influenzate e ispirate alla Black Culture. è un luogo che regala in maniera dinamica lo scambio di idee tra arte e la società africana. Passeggiando tra le vie di Harlem vi imbatterete in meravigliosi graffiti, in bancarelle che vendono abiti tipici africani o maschere intagliate a mano -uno shopping che si potrebbe fare in Senegal o in Kenya. La domenica è il giorno ideale per fare un brunch in famiglia tra le vie di Harlem, anche solo per vedere gli afroamericani con gli “abiti della festa” direttinelle chiese per la tradizionale funzione settimanale. Prenotate un tavolo da Sylvia’s o alla Cantina on Lenox, due dei più rinomati locali nel cuore de Lenox Ave. Al 327 della stessa strada, entrate da African Paradise, qui potrete fare uno shopping autentico di monili, borse, oggetti rari di grande fattura artigianale africana. Gli amanti del jazz avranno prenotato in tempo uno spettacolo all’Apollo Theater, che ha già visto esibirsi cantanti come James Brown ed Ella Fitzgerald. Imperdibile!
 
Da Nord a Sud Manhattan:
Se fino a qualche anno fa il MeatPackingDistrict era il cuore pulsante per le trendsetteroggi, queste signore dovranno rassegnarsi alla cultura, perché molte delle boutique più cool presenti nel quartiere, hanno chiuso i battenti, come anche il mitico ristorante Pastis che è scomparso dalla scena già da due anni. Questa è New York! Un continuo fermento di nuovi progetti e di quartieri che cambiano e si trasformano alla velocità della luce.
 
Non resta quindi, che entrare nel nuovo WhitneyMuseum,progettato da Renzo Piano per proseguire alla volta dell’High Line, ormai totalmente completato, per potersi godere l’aria fresca del lungo Hudson e i profumi delle rare piante in esso contenute.
Scendete dal parco sospeso verso la 24th st.per immergervi nella più ricercata arte contemporanea americana, entrando nella galleria di Larry Gagosian e alla Lisson Gallery.
Poche fermate di metropolitana e arriverete al World Trade Center.
 
La prima cosa da notare è la maestosa opera architettonica dell’Hub della metropolitana, conosciuta come Oculus, progettata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava. Impressionante la sua stupefacente architettura interna, tutta realizzata in marmo bianco e ancora più stupefacente, la visione delle ali di 50 metri poste all’esterno dell’Hub che si proiettano verso il cielo.Visitate il National September 11 Memorial&Museum, un percorso all’interno della più grande tragedia americana, molto toccante e istruttivo, per poi salire sulla FreedomTower e godervi la più magnifica vista sulla città di New York.
 
E adesso non vi resta che andare a Brooklyn, che potete raggiungere facilmente con i water taxi lungo l’Hudson River. Arrivati nell’altra sponda passeggiate sul Brooklyn Bridge Park, da cui appare la più bella vista dello skyline della città, ancora più suggestiva se vi troverete li all’ora del tramonto.
 
I più tradizionalisti mangeranno al River Cafè, mentre i più hip da Shake Shack, scoprendo il più buono e gustoso degli hamburger americani. Ricordatevi che ogni weekend in inverno il FleaMarket (mercato delle pulci) di Brooklyn è all’interno dell’Industry City, solo d’estate potrete trovarlo al Bishop LoughlinMemorial High School e acquistare rari cimeli e oggetti made in USA. Aldilà di Dumbo, che ormai è diventato il punto focale di Brooklyn, Willimsburg e Greenpoint, quartieri conosciuti a tutti, non dovete assolutamente perdere di esplorare Bushwick.
 
In questo district, i graffitari cheuna volta avevano la loro base al FivePoints nel Queens, oggi raso al suolo perché sostituito da un gigantesco condominio di lusso, da qualche anno hanno scelto questo luogoper esprimere la loro arte.
Un museo a cielo aperto ancora, in via di evoluzione, ma straordinariamente autentico. Mangiate da Roberta’s, forse una delle più buone pizze degli States, e godetevi un buon drink a ritmo di musica nel suo eclettico giardino interno.
 

 
HOTEL
– The Mandarin Hotel
– Crosby Hotel
– Dream Hotel
 
RESTAURANT
– Barney Green Grass
– Roberta’s
– The Pool
– Dirty French

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