Turismo senza cabina di regia "Serve una legge organica" - QdS

Turismo senza cabina di regia “Serve una legge organica”

Raffaella Pessina

Turismo senza cabina di regia “Serve una legge organica”

venerdì 02 Marzo 2018

Sandro Pappalardo: “Puntiamo a visione strategica con investimenti all’estero”. Ieri l’incontro tra l’assessore al ramo e i vertici di Sicindustria

PALERMO – Una legge organica sul turismo che metta la Sicilia al passo con il resto d’Italia e con l’Europa. è stato questo il tema principale affrontato nel corso di un incontro tra il presidente di Sicindustria, Giuseppe Catanzaro, il presidente di Sicindustria Turismo, Giuseppe Cassarà, e l’assessore regionale al ramo, Sandro Pappalardo. Cassarà ha sottolineato la stagionalità del turismo siciliano “Oggi in Sicilia – ha detto – raggiungiamo circa 15 milioni di presenze annue (quanto Malta) e abbiamo un problema di stagionalità che mantiene un’attività dei flussi in entrata per un massimo di 180 giorni (aprile-ottobre), con una evidente sottoutilizzazione dell’arco stagionale di attività degli impianti. Occorre sperimentare nuove stagionalità “di spalla” a quella estiva, ampliando e valorizzare gli altri ‘turismi’. Primo fra tutti, quello culturale, ma anche quello congressuale che rappresenta un canale fondamentale da sviluppare”.
 
Pappalardo ha assicurato l’impegno della Regione per sviluppare, in sinergia con i privati, un settore di fondamentale importanza per l’economia dell’isola. “La Regione – ha detto – punta alla creazione di una visione strategica e di sistema con investimenti di promozione all’estero che rendano la Sicilia identificata con chiarezza nei processi delle scelte di mercato. A breve bandiremo un concorso, destinato agli studenti dell’Accademia delle Belle Arti per creare un brand unico della Sicilia”.

Un’altra puntata intanto sulle aperture dei musei e dei siti culturali in Sicilia.
La Funzione pubblica Cgil Sicilia non firma l’accordo sulla ripartizione dei Fondi nei Beni culturali e ha dichiarato lo Stato di agitazione dei lavoratori. I rappresentanti sindacali hanno criticato il mancato rispetto dell’accordo di dicembre sulla deroga al contratto per consentire l’apertura dei siti nei giorni festivi, con il superamento per i custodi del limite di un terzo. “La remunerazione ai custodi prevista per le aperture nei festivi – rileva il sindacato – è poco più di un’elemosina, considerato il sacrificio che comporta per questo personale”.
 
La Fp Cgil chiede il pagamento mensile delle indennità di turnazione “come avviene per il personale di custodia in servizio presso la Sas (società partecipata della Regione). Le indennità del personale id custodia vengono pagate con enormi ritardi. “Per non parlare – è scritto in una nota – dell’utilizzo dei lavoratori Asu in convenzione con le cooperative, pagati attraverso assegno di disoccupazione e utilizzati anche le domeniche e i festivi senza essere remunerati”.

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