Tangenti Siracusa-Gela: arrestato Duccio Astaldi, presidente Condotte spa - QdS

Tangenti Siracusa-Gela: arrestato Duccio Astaldi, presidente Condotte spa

redazione

Tangenti Siracusa-Gela: arrestato Duccio Astaldi, presidente Condotte spa

martedì 13 Marzo 2018

Ai domiciliari dopo l'inchiesta per corruzione della magistratura di Messina. Tra gli arrestati anche Stefano Polizzotto, ex capo della segreteria tecnica di Crocetta. ALL'INTERNO TUTTE LE ACCUSE E LE INTERCETTAZIONI

Il gip di Messina ha disposto l’arresto di sei persone tra cui Duccio Astaldi, presidente del consiglio di gestione della Condotte spa, impresa italiana leader nel settore delle costruzioni, il presidente del consiglio di amministrazione della Cosige Scarl Antonio D’Andrea e l’ex capo della segreteria tecnica dell’ex governatore siciliano Rosario Crocetta, Stefano Polizzotto.
Sono coinvolti in una inchiesta che ha per oggetto una presunta tangente per i lavori di realizzazione di tre lotti dell’autostrada Siracusa-Gela.
 

 
Duccio Astaldi è stato per sei anni, fino al 2017, presidente dell’European international contractors (Eic), rappresenta gli interessi dell’industria europea delle costruzioni.
Condotte è il quarto gruppo italiano del settore costruzioni e si è aggiudicato appalti importanti in grandi opere tra cui il Mose e numerose tratte della Tav.
 
La misura cautelare è stata emessa anche nei confronti del funzionario del Consorzio Autostrade Siciliano Gaspare Sceusa. Astaldi, D’Andrea, Polizzotto e Sceusa sono stati posti ai domiciliari. Misura cautelare in carcere, invece, per il finanziere Nicola Armonium e Antonino Gazzarra, vicepresidente del Cas. Le accuse formulate dalla Procura di Messina sono, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e corruzione.
 
L’indagine, che nasce da una segnalazione alla procura della città dello Stretto da parte del Tar, a cui avevano fatto ricorso le ditte escluse dalla gara di affidamento dei lavori, è stata coordinata dal procuratore di Messina Maurizio De Lucia.
 
Oltre ai sei colpiti da misura cautelare, sono coinvolte nell’indagine cinque persone, tra cui i componenti della commissione che avrebbe dovuto verificare la congruità delle offerte per l’affidamento delle opere: Pietro Mandanici, Sebastiano Sudano, Antonino Recupero e Corrado Magro.
 
Il Consorzio Autostrade, solo una settimana fa, è stato al centro di un’altra inchiesta della procura di Messina che ha ipotizzato a carico di Sceusa, tra gli altri, il reato di disastro ambientale per i lavori di messa in sicurezza del tratto dell’autostrada Messina-Catania interessata dalla frana di Letojanni.
 
TUTTE LE ACCUSE 
Abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e corruzione: sono le accuse che i magistrati di Messina, coordinati dal procuratore Maurizio De Lucia, contestano alle undici persone coinvolte nell’inchiesta su presunte irregolarità nella gara di affidamento dei lavori di realizzazione di tre lotti dell’autostrada Siracusa-Gela.
Ai domiciliari sono finiti Duccio Astaldi, presidente del consiglio di gestione della Condotte spa, impresa italiana leader nel settore delle costruzioni, il presidente del consiglio di amministrazione della Cosige Scarl Antonio D’Andrea, l’ex capo della segretaria tecnica dell’ex governatore siciliano Rosario Crocetta, Stefano Polizzotto, e il funzionario del Consorzio Autostrade Siciliano Gaspare Sceusa.
Il carcere invece è stato disposto per il finanziere Nicola Armonium e per Antonino Gazzarra, vicepresidente del Cas. Le opere vennero aggiudicate al raggruppamento temporaneo di imprese Condotte per l’Acqua spa &ndash Cosige spa.
Secondo gli inquirenti, la commissione aggiudicatrice avrebbe turbato la libertà degli incanti fissando svariate sedute con il finto intento di ottenere chiarimenti sull’analisi di spesa dell’offerta presentata dai concorrenti e richiedendo integrazioni per mostrare solo formalmente un particolare approfondimento degli elementi forniti dai partecipanti alla gara. Attività di mera facciata per coprire la scelta, già fatta, dell’aggiudicatario.
Altro aspetto dell’inchiesta riguarda un presunto abuso d’ufficio commesso dal direttore generale pro tempore del Cas, Maurizio Trainiti, dal vicepresidente Gazzarra, figura chiave dell’indagine, da Antonio D’Andrea, Duccio Astaldi, Stefano Polizzotto e Nicola Armonium.
Violando la legge, contestualmente alla stipula, fu inserita nel contratto d’appalto una clausola che prevedeva la possibilità di posticipare i termini di consegna del lotto prioritario e di ultimazione dell’opera. Ciò, per i pm, avrebbe provocato un danno al Cas. A Gaspare Sceusa, invece, responsabile unico del procedimento relativo all’appalto, i pm contestano di avere autorizzato illegittimamente la Cosige Scarl (società consortile costituita tra la Condotte d’Acqua S.p.A. e la Cosedil S.p.A.) a stipulare un contratto di sub-appalto per una consulenza legale con un’altra società, la Pachira Partners spa. La Pachira avrebbe incassato per il servizio offerto un milione e 650mila euro.
Ma la somma in realtà, secondo i magistrati, sarebbe stata una provvista creata dalla società vincitrice dell’appalto per "remunerare" il vicepresidente del Cas Gazzarra: una mazzetta insomma. Contemporaneamente infatti, il pubblico ufficiale avrebbe incassato esattamente la stessa somma come compenso di una consulenza da lui fornita alla Pachira Partners.
 
SENSO DI IMPUNITA’ E SPREGIUDICATEZZA
Spregiudicatezza e organizzazione a delinquere: così il gip di Messina, che ha arrestato sei tra imprenditori, finanzieri, avvocati e pubblici ufficiali per irregolarità nell’assegnazione dei lavori di realizzazione di tre lotti della Siracusa-Gela, descrive il contesto dell’inchiesta.
"Una delle cose che più colpisce, – scrive il giudice nella misura cautelare – è la creazione di un fondo, con i soldi pubblici degli appalti, per consulenze e contatti, una riserva per tangenti e corrompere funzionari alla luce del sole e, ancor di più, che tale fondo sia stato autorizzato dall’amministrazione pubblica e come un subappalto, con un tasso di illegalità neanche facilmente immaginabile".
"Tanto alla luce del sole da sbalordire, ma non certo per una assurda buona fede, – prosegue – che le risultanze processuali escludono, emergendo che la naturalezza dell’illecito trova con evidenza altra ragione, mera spregiudicatezza, basata evidentemente su un senso di impunità".
"Senso di impunità – conclude – che purtroppo non pare nascere dal nulla, ma ha il suo fondamento nei limiti oggettivi e riscontrati dei poteri di controllo, e degli stessi poteri giudiziari"
 
LE INTERCETTAZIONI
"L’avvocato Gazzarra ha nascosto 300mila euro". Parla, senza sapere di essere intercettato un ingegnere della Condotte spa, tra i responsabili del cantiere della Siracusa-Gela su cui stava realizzando lavori la società coinvolta in una indagine della Procura di Messina su una presunta mazzetta per l’affidamento delle opere. L’indagine ha coinvolto, tra gli altri, il presidente del consiglio di gestione della Condotte Duccio Astaldi, finito ai domiciliari. A riscuotere la tangente sarebbe stato Antonio Gazzarra, vicepresidente dell’ente appaltante, il Consorzio Siciliano Autostrade. La tangente sarebbe stata spacciata come il compenso riscosso da Gazzarra per una consulenza in realtà mai fornita a un’altra società, la Pachira Partners. Nell’indagine è coinvolto anche Stefano Polizzotto, ex capo della segreteria tecnica dell’ex governatore siciliano Rosario Crocetta che avrebbe fatto da intermediario tra la Condotte e il pubblico ufficiale corrotto. "Sinceramente si prendono i soldi!, so soltanto che è un metodo d’azzardo…se si viene a scoprire …Pachira in questo momento ad Astaldi …di lì Gazzarra", dice l’ingegnere al suo interlocutore che è uno dei legali della società. "Per… per fortuna nascondono… stai a sentirmi… l’hanno sempre fatto!", gli spiega.

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