Da "Giornata nazionale ferrovie dimenticate" a "Mese della Mobilità dolce e sostenibile" - QdS

Da “Giornata nazionale ferrovie dimenticate” a “Mese della Mobilità dolce e sostenibile”

Lucia Russo

Da “Giornata nazionale ferrovie dimenticate” a “Mese della Mobilità dolce e sostenibile”

mercoledì 14 Marzo 2018

A marzo è iniziata l’undicesima edizione cui partecipa anche la Sicilia. Si concluderà nel mese di maggio. A Co.Mo.Do il Premio del paesaggio del Consiglio europeo e l’alto patrocinio del Parlamento Ue

ENNA – Il territorio ennese, in particolare quello di Assoro, anche quest’anno assicura la partecipazione della Sicilia alla Giornata delle ferrovie dimenticate, che, “con un accezione più ampia, diventa mese della Mobilità dolce e sostenibile e si allarga sino alla fine del mese di maggio per coprire la quasi totalità della stagione primaverile” ci spiega Roberto Greco, ingegnere siciliano portavoce nazionale di Co.Mo.Do, www.mobilitadolce.org.


L’evento nazionale ad Assoro si celebra domenica prossima 18 marzo, grazie all’iniziativa dell’associazione sportiva Etna Free Bike.
 
“Per l’undicesima edizione – chiarisce Roberto Greco – si allarga l’offerta delle possibili fruizioni di ex sedimi ferroviari, cammini religiosi, alzaie fluviali, antichi sentieri, includendo nell’esperienza la prima giornata nazionale del turismo equestre, stimolando l’aggregazione di tutte le sigle di settore, come pure inserendo numerose manifestazioni legate ai treni storici e la sempre piu consistente partecipazione dei camminatori che, ispirati da principi religiosi o meno, affrontano centinaia di km per vivere un contatto diretto e non mediato con la natura e il paesaggio da percepirsi come un tutt’uno con noi stessi”.
 
Il portavoce di Co.Mo.Do ci informa che oggi l’adesione della rete europea dei cammini alla giornata delle ferrovie dimenticate e il patrocinio di fondazione FS (ferrovie dello stato) “rappresentano un’ulteriore crescita dell’intero movimento e segno tangibile della consapevolezza che si possa strappare all’oblio e all’ingiuria del tempo centinaia di chilometri di vecchie ferrovie ridestinandoli all’uso ferroviario turistico per una completa futura riconversione al tpl (trasporto pubblico locale) ma in un’ottica di preservazione del paesaggio”. “Il paesaggio diviene elemento centrale di una fruizione matura di vecchi manufatti ferroviari e l’azione di Co.Mo.Do storica associazione di secondo livello, oggi cooperazione di grandi sigle nazionali, come di realtà locali ed associazioni motivate, è stata considerata fondamentale dal Mibact che l’ha insignita del prestigioso Premio del Paesaggio del Consiglio Europeo come dal Parlamento Europeo che ha accordato il suo alto patrocinio”.
 
Sicuramente una buona occasione per la Sicilia perché “proprio nell’azione delle tante realtà locali – chiarisce Roberto Greco – magari attive in piccolissimi centri di provincia, lontane da direttrici di traffico e commercio, si scorgono gli elementi fondamentali di una resilienza ed una voglia di riscatto dell’Italia minore, dei borghi, di natura intatta, di sapori e qualità della vita ormai sconosciuta nei grandi centri”.
 
“Azioni coraggiose che hanno risvegliato le coscienze locali – conclude Greco – e grazie alla sensibilizzazione operata in questi 11 anni hanno acceso i riflettori nazionali su una miriade di vecchie tratte ferroviarie che sono state fondamentali negli ultimi decenni del 1800 dell’unificazione geografica e politica dell’Italia, per poi essere destinati all’abbandono, condannate dal progresso e dall’inesorabile individualismo trasportistico delle auto. Un’azione lunga quella di Co.Mo.Do, apartitica, priva di sostegno economico e sponsorizzazioni ma proprio per questo più sentita dalle popolazioni locali, perchè vicina a quei luoghi interstiziali di cui quei 7.000 km di ferrovie dismesse sono ricchi”.

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