Scuole "vietate" ai disabili. Ancora ampio gap Nord-Sud - QdS

Scuole “vietate” ai disabili. Ancora ampio gap Nord-Sud

redazione

Scuole “vietate” ai disabili. Ancora ampio gap Nord-Sud

sabato 17 Marzo 2018

Istat: in Sicilia una scuola primaria su tre non ha scale a norma, una su cinque tra le secondarie. Nel Mezzogiorno tre ore di sostegno in meno per gli alunni non autosufficienti 

ROMA – Nell’anno scolastico 2016-2017 gli alunni con disabilità sono pari a 90 mila nella scuola primaria (pari al 3% del totale degli iscritti) e 69 mila nella scuola secondaria di I grado (il 4% del totale). Complessivamente, circa 3 mila in più rispetto all’anno precedente. Sono dati rivelati dall’Istat che stima inoltre che permanga una netta preponderanza dei maschi: più del 64% degli alunni con disabilità in entrambi gli ordini scolastici.
 
Nella scuola primaria si stima che il 7% degli alunni con disabilità non sia autonomo in una delle seguenti attività: spostarsi, mangiare, andare in bagno. Nella scuola secondaria di primo grado tale quota è il 6%.
In entrambi gli ordini scolastici considerati, la disabilità intellettiva, i disturbi dell’apprendimento e dello sviluppo sono stimati come i problemi più frequenti negli alunni con disabilità. Gli insegnanti per il sostegno (fonte Miur) sono più di 88 mila (6 mila in più rispetto allo scorso anno), la stima rileva un rapporto leggermente inferiore a un insegnante ogni due alunni con disabilità.
 
L’Italia divisa in due.
Dall’analisi dei dati Istat, emergono ancora grandi differenze tra il Nord e il Sud del Paese praticamente in tutti i fronti. Nelle regioni del Mezzogiorno si stima il maggior numero di ore medie di sostegno settimanali assegnate. Circa il 9% delle famiglie di alunni con disabilità della scuola primaria e il 5% della secondaria di primo grado secondo le stime hanno presentato negli anni un ricorso al Tar per ottenere l’aumento delle ore di sostegno.
In base ai calcoli il 41,1% degli alunni nella scuola primaria e il 37,2% in quella secondaria di primo grado ha cambiato l’insegnante per il sostegno nel nuovo anno scolastico. Si ritiene che gli alunni non autonomi nella mobilità, nel mangiare o andare in bagno possano contare su circa 12,5 ore settimanali di assistente ad personam nelle scuole primarie e circa 11,5 ore in quelle secondarie. Nel Mezzogiorno tale aiuto si riduce drasticamente con un gap di oltre 3 ore rispetto alle scuole del Nord.
 
Non tutti in gita.
Gli alunni con disabilità che non partecipano alle uscite didattiche brevi senza pernottamento organizzate dalla scuola risultano dalle stime il 5% nella scuola primaria e il 9% nella secondaria di primo grado.
La partecipazione alle gite d’istruzione con pernottamento risulta invece più difficoltosa: nella scuola secondaria di primo grado non partecipa il 22% degli alunni con sostegno; nella scuola primaria la percentuale si attesta al 10%.
 
Scuole non a misura di disabile.
L’abbattimento delle barriere architettoniche e senso-percettive permane nel tempo uno dei problemi irrisolti. Nelle scuole primarie, il Mezzogiorno è la ripartizione geografica con la percentuale più bassa di scuole con scale a norma (il 69% ) , mentre nelle scuole secondarie è il Centro con il 76,9 %. In Sicilia non ha scale a norma quasi una scuola su tre, tra le primarie, e circa una su cinque tra le secondarie.
Per quanto riguarda i servizi igienici, anche qui il Sud è l’area più disastrata: la percentuale si ferma al 67,8% di istituti primari in regola e al 73,7% in quelle secondarie di primo grado. Nell’Isola, in questo caso, troviamo circa il 73% di istituti primari a norma e 78% di quelli secondari. Percentuali comunque lontano da quanto si osserva nelle regioni del Nord: per esempio, in Lombardia i servizi igienici hanno condizioni regolari in circa l’85% dei casi, mentre in Valle D’Aosta si supera addirittura il 95% in entrambe le categorie prese ad esame.
 
Segnali visivi, questi sconosciuti.
Le scuole sono poco accessibili in tutto il territorio nazionale se si considera la presenza di segnali visivi, acustici e tattili per favorire la mobilità all’interno della scuola di alunni con disabilità sensoriali, oppure, in generale, di percorsi interni ed esterni accessibili .
Solo il 23,7% delle scuole primarie del Nord ha all’interno del plesso scolastico mappe a rilievo e/o percorsi tattili, la percentuale è ancora più bassa nelle scuole del Mezzogiorno, 13,1% (un valore che nell’Isola è sopra la media meridionale, raggiungendo il 15,1%) .
Lo stesso differenziale territoriale permane nella scuola secondaria : il 25,8% delle scuole secondarie di primo grado del Nord contro il 13,8% di quelle del Mezzogiorno (qui gli istituti isolani si attestano mediamente intorno al 16,8%).
I percorsi interni ed esterni accessibili sono invece presenti nel 48,2 % di scuole primarie del Nord contro il 38,7% di quelle del Mezzogiorno (41,6 in Sicilia); la stessa situazione è presente nelle scuole secondarie di primo grado in cui le percentuali sono rispettivamente del 50,4 % e 40,0% (42% nella nostra regione).
 
Infine, il 13,1% delle scuole primarie e il 14,7% delle secondarie di I grado ha dichiarato di aver effettuato dei lavori per migliorare l’accessibilità dell’edificio, mentre il 20% circa delle scuole di entrambi gli ordini scolastici dichiara di non aver effettuato questo tipo di lavori pur avendone bisogno.

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