Esplosione a Catania: morti due Vigili del fuoco e l'uomo che li aveva chiamati per una fuga di gas, altri due feriti - QdS

Esplosione a Catania: morti due Vigili del fuoco e l’uomo che li aveva chiamati per una fuga di gas, altri due feriti

redazione

Esplosione a Catania: morti due Vigili del fuoco e l’uomo che li aveva chiamati per una fuga di gas, altri due feriti

mercoledì 21 Marzo 2018

Lo scoppio al pian terreno di una palazzina di via Garibaldi, in un deposito di biciclette dove si trovavano due bombole. Il proprietario, un uomo di 60 anni, sentendo puzza di gas ha chiamato i pompieri, ma è rimasto ucciso nell'esplosione con due di loro. Bianco, "Un'autentica tragedia". Gli abitanti pensavano a una bomba. La procura apre un fascicolo. Nel febbraio del 2017 un'altra tragedia in via Crispi
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Due Vigili del fuoco morti, altri due feriti gravemente e il proprietario del deposito di bicilette che aveva chiamato i pompieri per una fuga di gas,  trovato carbonizzato.
 
E’ questo il tragico bilancio  della forte esplosione verificatasi a Catania al pian terreno di una palazzina di via Garibaldi, nel centro storico della città a pochi passi dalla piazza del Duomo.
La squadra dei Vigili del fuoco, come detto, era stata chiamata dall’uomo – del quale non è stato ancora reso noto il nome anche se si sa che aveva 60 anni e viveva e lavorava nella palazzina, dove aveva un deposito di biciclette -, per una fuga di gas da due bombole.
 
La violenta deflagrazione che ha travolto i Vigili, secondo quanto ricostruito, è avvenuta prima ancora che questi potessero intervenire.
Ricevuta la chiamata per un intervento per fuga di gas, una squadra composta da cinque pompieri era giunta in via Garibaldi. Quattro di loro erano scesi con l’esplosimetro per verificare la presenza di gas ma sono stati subito travolti dallo scoppio.
Due sono morti –  Dario Ambiamonte di Catania e Giorgio Grammatico, nativo di Trapani -, due sono rimasti feriti e il vigile che era rimasto a bordo del mezzo è  illeso, ma ancora sotto choc.
 
I due feriti sono ricoverati con prognosi riservata nell’ospedale Garibaldi di Catania, ma non sarebbero al momento in pericolo di vita.
Il più grave dei due, ha riportato un importante trauma polmonare, ed è stato ricoverato in Rianimazione.
Il secondo ha un trauma cranico con la teca avvallata e ferite varie, potrebbe essere trasferito nel reparto di neurochirurgia.
 
Resta ancora da chiarire come mai la persona che era dentro la casa non abbia aperto le finestre o la porta, se sia stato impedito, forse da un malore, o non lo abbia fatto apposta.
 
Sul posto sono subito intervenuti Carabinieri, Polizia di Stato e la Municipale, per curare la viabilità.
La zona è stata transennata e i Vigili del fuoco stanno ancora lavorando per mettere in sicurezza l’area e in particolare la palazzina in cui si è verificata l’esplosione.
Alcuni non sono ancora potuti tornare a casa e nella zona molti avevano pensato a un attentato con una bomba.
 
"Ho pensato di morire – ha raccontato  un giovane che lavora in un negozio – lo spostamento d’aria è stato così forte che ho temuto che le mura mi crollassero addosso da un momento all’altro".
 
Tra i primi a giungere sul posto è stato il sindaco di Catania Enzo Bianco, che ha definito quanto accaduto "Un’autentica tragedia".
"Esprimo – ha detto il primo cittadino – il cordoglio della città per le vittime, i due Vigili del fuoco e l’uomo che aveva chiesto loro di intervenire, e sono vicino alle loro famiglie e a quelle dei due altri vigili feriti, che spero possano migliorare presto".
 
Hanno chiamato il Sindaco per esprimere il proprio cordoglio il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro dell’Interno Marco Minniti.
 
Anche il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha espresso profondo dolore per la vicenda: "A nome personale e dell’intera giunta di governo voglio manifestare il più sentito e vivo cordoglio ai familiari delle vittime e l’augurio di pronta guarigione per i due feriti ricoverati in ospedale".

Intanto la Procura di Catania ha aperto un fascicolo sull’esplosione. Al momento non ci sono reati ipotizzati, perché, spiega il procuratore Carmelo Zuccaro, "non escludiamo alcuna ipotesi se prima non avremo un quadro completo dell’accaduto".
 
Nella città etnea si ricordano altri episodi tragici per esplosioni dovute al gas. Il 26 febbraio del 2017 una provocò diverse vittime e il crollo di una palazzina in via Crispi, sempre nel centro storico.
 
 
Nel 2002, in via Signorello, un’altra palazzina era stata fatta saltare in aria con il gas di diverse bombole da un uomo che aveva deciso di suicidarsi.

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