I porti di Catania e Augusta destinati a diventare crocevia - QdS

I porti di Catania e Augusta destinati a diventare crocevia

I porti di Catania e Augusta destinati a diventare crocevia

venerdì 23 Marzo 2018

L’infrastrutturazione in atto permetterà di intercettare nuovi flussi 

L’Adsp del mare di Sicilia orientale comprende i Porti di Catania ed Augusta, situati al centro del bacino Mediterraneo, collegati da una rete ferroviaria ed una autostrada di ultima generazione. Nei due porti gravitano principalmente le province di Catania, Siracusa e Ragusa e la provincia di Catania costituisce l’area geografica con maggiore concentrazione di operatori di servizi di trasporto e logistici della regione Sicilia (23% sul totale delle imprese).
 
Queste caratteristiche, unitamente alle funzionalità delle infrastrutture e dei servizi portuali attuali ed in via di sviluppo, fanno assumere all’Adsp un ruolo principale e determinante nello sviluppo dei traffici marittimi nazionali, comunitari ed internazionali. A tal proposito, i porti di Augusta e Catania risultano inseriti nella rete Ten-T.
 
Per quanto riguarda il traffico container, le attuali previsioni fissano tra il 2017 ed il 2020 il momento in cui la domanda di servizi portuali nel Mediterraneo supererà quella del Nord Europa. Previsioni che vanno analizzate alla luce di due eventi: l’ampliamento del Canale di Suez e gli ordinativi commissionati ai cantieri di 303 navi superiori agli 8000 TEU, di cui ben 160 superiori ai 10.000 TEU.
La particolare collocazione geografica, le favorevoli caratteristiche naturali dei due porti e l’importante opera di infrastrutturazione in atto (il nuovo terminal container e piazzali ed il collegamento dell’ultimo miglio ferroviario dello scalo di Augusta, nonché la partecipazione al progetto comunitario “GAINN 4 MOS”, per la realizzazione di un deposito Gnl), permetteranno all’Adsp del mare di Sicilia orientale di intercettare i flussi del traffico marittimo del corridoio meridiano, in cui attualmente si integrano due reti di servizi marittimi.
 
La prima, collegata al cosiddetto traffico contenitori transoceanico concerne le linee che utilizzano i porti italiani di transhipment che collegano l’Europa con il resto del mondo, ridistribuendo il traffico in 30 porti europei e sui grandi porti nazionali attraverso servizi feeder. La seconda costituita dal traffico interno al Mediterraneo delle navi Ro-Ro, che rappresenta i servizi tipici delle Autostrade del mare.
 
Nel 2020 il traffico Ro-Ro dei porti italiani subirà un incremento tra il 15 ed il 21% rispetto al 2014. è quindi negli intendimenti dell’Adsp, attraverso la piena integrazione infrastrutturale dei due scali di Augusta e Catania, di riuscire ad intercettare una buona quota parte del summenzionato incremento.
Per quanto riguarda invece il traffico crocieristico, la sua posizione baricentrica rispetto alle località di particolare attrazione turistica, fa del porto di Catania naturale scalo per le navi da crociera.
 
A tal proposito l’Adsp ha ritenuto prioritario avviare, attraverso la proposizione di un concorso di idee internazionale, la progettazione di un moderno ed attrezzato terminal delle crociere, per un’adeguata accoglienza dei turisti che dal porto partiranno per le numerose escursioni. Inoltre, la prossimità con l’importante aeroporto internazionale di Fontanarossa, conferisce allo scalo crocieristico di Catania la possibilità di diventare homeport per le crociere nel Mediterraneo. A tal proposito, la stagione crocieristica 2018 vede il ritorno di Costa Crociere che imbarcherà da Catania.
 
Quanto sopra riportato descrive, per grandi linee, alcuni dei vari progetti che l’Adsp del mare di Sicilia orientale intende porre in essere nel medio e breve termine, al fine di divenire sempre più competitiva nel contesto delle realtà portuali italiane.

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