1,1 milione di crocieristi attesi in Sicilia - QdS

1,1 milione di crocieristi attesi in Sicilia

Chiara Borzi

1,1 milione di crocieristi attesi in Sicilia

martedì 27 Marzo 2018

Cemar Agency: crescita del 12% nel 2018 ma nessuno scalo isolano compete con i maggiori porti mediterranei. Palermo 7a in Italia con 534 mila passeggeri; 1a Civitavecchia: 2,4 mln. Barcellona 2,7 mln 

CATANIA – Continuano a giungere notizie positive per il crocierismo siciliano. Dopo anni di oscillazioni il 2018 dovrebbe portare risultati definitivamente convincenti, soprattutto riguardo la movimentazione totale dei passeggeri. Nei quattordici porti regionali sono attesi 1.100.000 turisti, 570 mila negli scali riuniti di Palermo, Trapani e Porto Empedocle, oltre 530 mila nella sola Palermo, 134.496 a Catania.
 
L’aumento della movimentazione nel Mediterraneo (+10,20 per cento) ha portato a cascata benefici sull’Italia (+7,80 per cento) e la Sicilia stessa (+12 per cento), ed inoltre, per detta degli stessi rappresentanti delle Autorità portuali regionali i giusti provvedimenti di restyling ed investimento sulle banchine e i porti stanno catalizzando nuovi interessi e fiducia negli investitori internazionali.
 

 
Prospettive di crescita sì, ma la Sicilia rimane comunque attardata per movimentazione dei passeggeri (10,2 per cento contro il 22,3 per cento della Liguria), seppure si stia anche distinguendo internamente la una crescita organica del movimento di passaggi non solo a Palermo e Catania, ma anche a Messina e Giardini Naxos.
 
Secondo gli ultimi dati disponibili (Risposte Turismo 2016) lo scalo di Catania ha movimentato il 22 per cento di passeggeri in più, Giardini il 20,6 per cento, Trapani il 14,2 per cento, Messina oltre il 12 per cento. La virtù di questi dati, però, non ha aiutato la Sicilia ad inserirsi tra i principali porti riferimento del crocierismo italiano, né in quello internazionale dove è di fatto assente.

Secondo le stime 2018 fornite da Cemar Agency, la regina indiscussa del crocierismo nel Belpaese rimane Civitavecchia con 2.427.000 passeggeri movimentati, seguita da Venezia con 1.449.000 passeggeri, Genova con 1.023.000, Napoli con 986 mila, Savona con 936 mila, Livorno con 724 mila e solo al settimo posto Palermo con 534 mila passeggeri movimentati.
 
Messina occupa il tredicesimo posto con una movimentazione in calo di quasi l’11 per cento. Nel contesto internazionale è irraggiungibile Barcellona (2.683.594), la già citata Civitavecchia , Palma de Maiorca (1.630.381), Venezia (1.605.660) e Marsiglia (1.597.213). In classifica non è presente nessuno scalo siciliano.

Dunque la parola d’ordine è restyling, perché per far crescere le movimentazioni servono opere infrastrutturale e azioni che convincano turisti e investitori.
 
Da Catania Andrea Annunziata ha recentemente affermato che “se si è credibili il mercato dà fiducia anche a regione senza grandi infrastrutture. Con questa formula la Sicilia può addirittura aprirsi al mondo e anche Catania può farlo continuando a scommettere sulla programmazione di riqualificazione del porto, avendolo a così stretto contatto”.
 
Da Palermo il presidente dell’Autorità di gestione Pasqualino Monti ha rilanciato il posizionamento del capoluogo siciliano annunciando due interventi particolari nel porto.
 
Vale la pena ricordare le stime positive recentemente diffuse anche su Catania. Stando ai dati comunicati da Catania Cruise Terminal il porto etneo raddoppierà in maniera significativa gli scali, in crescita da 44 a 69, e si stima un raddoppio dei passeggeri, oltre 130 mila rispetto il 2017.

I passaggi da Catania cresceranno anch’essi in maniera esponenziale, raddoppiando da 67.225 a 134.496. Rimangono lontani i dati di scalo registrati tra il 2012 e il 2013 (127 e 102), ma si ritornerà così almeno all’ultimo dato positivo del 2016 (69 scali appunto).
Tra le note che rimangono positive, c’è quella per cui la Sicilia resta la seconda regione italiana per toccate di nave (16,3 per cento), alle spalle solo del Lazio (17,5 per cento) e prima rispetto s Campania (16,1 per cento) e a Liguria (15,8 per cento).
 

 
Pasqualino Monti, presidente AdSP del mare di Sicilia Occidentale
 
I dati sulla crescita del crocierismo siciliano arrivano direttamente dalla Florida, annunciati dalla società genovese Cemar Agency Network. Al “Seatrade Cruise Global” la Cemar ha evidenziato i dati già anticipati, secondo cui l’Italia andrà incontro a una netta ripresa e così anche la Sicilia. Il presidente Sergio Senesi si è in particolare soffermato sull’aumento del traffico crocieristico nei porti di Palermo, Trapani e Porto Empedocle. Questi dati positivi sono stati accolti con favore dal presidente dell’AdSP del Mare di Sicilia Occidentale. “Le previsioni di Cemar per il 2018 – ha spiegato da Fort Lauderdale Pasqualino Monti tramite Ansa – ci danno grande soddisfazione. Indicano, infatti, 570.000 passeggeri nei nostri tre scali, di cui 534 mila solo a Palermo con un aumento di oltre il 16% rispetto allo scorso anno (quando i crocieristi sbarcati in città erano stati 459.229) e quindi ben oltre la percentuale complessiva italiana che si assesta al +7,30%”. “Il nostro lavoro – ha proseguito Monti – avviato sei mesi fa con un’operazione di riqualificazione e pianificazione, ha corso tanto, fino ad arrivare alla fase di progettazione, partendo, non dimentichiamolo, da una situazione davvero sconfortante. Questi dati sono un incoraggiamento alle azioni portate avanti, all’impegno profuso, e un’iniezione di entusiasmo per proseguire la nostra marcia verso l’obiettivo di rendere i porti all’altezza dei rispettivi territori. Iniziando dalla prossima demolizione dei silos e dall’adeguamento del molo Vittorio Veneto a Palermo, fino alla realizzazione di un piccolo terminal a Trapani e alla riqualificazione della stazione marittima”.
 

 
Andrea Annunziata, presidente AdSP del mare di Sicilia Orientale
 
CATANIA – Partecipando alla Fiera Mondiale della Crocieristica, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale ha raccolto consensi e dati confortanti in vista della stagione 2018.
“Mi ritengo molto soddisfatto dei risultati degli incontri avuti con gli armatori – ha affermato il presidente dell’Autorità etnea Andrea Annunziata – Catania e la Sicilia Orientale continuano a riscontrare interesse come destinazione crocieristica. Il positivo trend di crescita del 2018 è confermato in aumento anche per il 2019 e si sta già lavorando per il 2020”. Anche Annunziata non ha mancato di menzionare i dati diffusi dalla Cemar Agency Network di Genova, che hanno prospettato un traffico crocieristico in crescita del 7,3% riallineandosi finalmente al trend internazionale che vede il settore in costante crescita.
Riguardo al trend di crescita dei porti italiani il presidente Annunziata ha così commentato: “Non bisogna pensare che l’aumento del traffico sia un processo automatico, per ottenerlo i porti devono essere in grado di organizzare, assieme al territorio, un’accoglienza pari a quella che i crocieristi trovano a bordo delle navi e noi a Catania stiamo lavorando anche per questo”.
Durante gli incontri con gli armatori e gli operatori di settore, il presidente Annunziata ha comunicato ufficialmente la notizia di un profondo restyling del terminal crociere di Catania.
“Gli armatori hanno accolto con grande interesse la notizia, in attesa del concorso di idee internazionali per la costruzione di un nuovo terminal che sarà di grande appeal, sia da un punto di vista estetico che funzionale, per le compagnie che scalano il porto di Catania. Tutto questo inserito in un contesto di incremento del legame porto-città che prevede anche la creazione di pontili attrezzati per mega yacht ed una club house che offra i migliori confort agli armatori ed ai passeggeri”.

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