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Inps: la realtà Rei aspettando il reddito di cittadinanza

redazione

Inps: la realtà Rei aspettando il reddito di cittadinanza

giovedì 29 Marzo 2018

Centodiecimila famiglie e 316.000 persone già coinvolte dal reddito d'inclusione, sette su dieci al Sud. Sicilia al secondo posto tra le regioni con oltre 24 mila nuclei raggiunti per più di 75 mila persone in povertà assoluta e un importo medio di circa 315 euro. Boeri, "Da luglio raddoppiamo". E boccia il reddito di cittadinanza, "Troppo costoso"

Sono già 110.138 i nuclei familiari che beneficiano del Rei, il reddito di inclusione contro la povertà varato lo scorso anno e avviato nel 2018.
 
Oltre 316 mila le persone coinvolte al 23 marzo 2018 per un importo medio dell’erogazione mensile di 296,75 euro.
 
L’Inps lo scrive nell’Osservatorio statistico sul Reddito di inclusione, specificando che i dati presentati riguardano le domande dal primo dicembre 2017.

Sono le regioni del Sud Italia a presentare il maggior numero di beneficiari, con il 72 per cento dei nuclei familiari e il 76 per cento delle persone coinvolte.
La regione col maggior numero di famiglie coinvolte è la Campania, con circa 30 mila nuclei beneficiari è più di 100 mila persone raggiunte. La Campania, inoltre, fa segnare anche il primato per quanto riguarda l’importo medio dell’erogazione mensile, ovvero pari a 327,65 euro.
 
Al secondo posto c’è la Sicilia con oltre 24 mila nuclei raggiunti per più di 75 mila persone in povertà assoluta è un importo medio di 313,28 euro. Campania e Sicilia staccano di molto le altre regioni. Al terzo posto, infatti, c’è la Calabria con poco più di 9 mila nuclei familiari e oltre 26 mila beneficiari.
 
Sul totale, inoltre, i nuclei beneficiari con presenza di minori rappresentano circa la metà delle famiglie raggiunte, sono poco più di 57 mila (tra cui le più numerose sono quelle con 3 o 4 componenti). Le famiglie con presenza di disabili, invece sono più di 21 mila, circa una famiglia su cinque.
 
"Faccio un appello – ha detto Tito Boeri, presidente dell’Inps – a chi ha agitato in queste ultime settimane la bandiera del reddito minimo: bisogna porsi come obiettivo prioritario di trovare più risorse per il Rei e spero non si voglia mettere in discussione ma andare avanti con il lavoro: abbiamo colmato un ritardo di 70 anni rispetto ad altri Paesi ea la platea da luglio salirà a 2,5 milioni di persone e 700.000 famiglie".
 
Boeri Boccia poi il reddito di cittadinanza così come previsto dal M5S nella sua proposta di legge nella scorsa legislatura.
 
"Potrebbe costare – spiega – tra i 35 e i 38 miliardi di euro, una cifra molto consistente".
I cinque stelle ribattono: per l’Istat costerebbe la metà.
Chiosa il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, "Boeri conosce la materia mediamente meglio dei cinque stelle".
 
In ogni caso il Rei c’è e il reddito di cittadinanza un sogno.
 
Il reddito d’inclusione è un assegno mensile, che può spettare sino a un massimo di 18 mesi, destinato alle famiglie con figli minori o inabili, donne in gravidanza o disoccupati over 55.
 
Dal prossimo primo luglio, il Rei spetterà a tutte le famiglie aventi i requisiti economici, a prescindere dalla composizione del nucleo familiare, e passerà dalla soglia massima di 485 euro all’importo massimo mensile di circa 540 euro.
 
Le somme sono disponibili su una carta acquisti emessa da Poste Italiane, che permette di comprare generi di prima necessità e pagare le bollette, ma anche di prelevare contanti sino alla metà dell’importo mensile riconosciuto. Inoltre dà diritto a sconti nei negozi e nelle farmacie convenzionate e a riduzioni delle bollette di energia elettrica e gas.
 
Il Rei può essere riconosciuto soltanto alle famiglie che aderiscono a un programma d’inclusione sociale e lavorativa: in pratica, i componenti del nucleo familiare si devono impegnare attivamente per conseguire una qualifica e trovare un impiego, secondo il progetto appositamente predisposto per loro, pena la revoca del Rei.
 

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