Ars, maggioranza risicata affronta la difficile "sessione di bilancio" - QdS

Ars, maggioranza risicata affronta la difficile “sessione di bilancio”

Raffaella Pessina

Ars, maggioranza risicata affronta la difficile “sessione di bilancio”

sabato 07 Aprile 2018

La manovra finanziaria dovrebbe approdare a Sala d’Ercole già il 23 aprile. Si parte la prossima settimana: esercizio provvisorio agli sgoccioli 

PALERMO – L’attività dell’Assemblea regionale siciliana si appresta ad affrontare lo scoglio della approvazione dei documenti finanziari, compito che dovrà concludersi entro la fine del mese di aprile.
Si tratta dell’ultimo termine possibile, perché per regolamento si possono utilizzare solo quattro mesi di esercizio provvisorio e l’Ars ormai si trova in zona Cesarini.
 
La difficoltà maggiore è quella di trovare gli accordi giusti tra la maggioranza, che può contare su un numero risicato di voti, e le opposizioni, soprattutto con il Movimento Cinquestelle, che rappresenta per numero il primo partito a sedere sugli scranni di Sala D’Ercole.
 
La sessione di bilancio quindi prenderà il via la prossima settimana, per l’approvazione del disegno di legge di Stabilità regionale.
Mercoledì 11 aprile le commissioni di merito dovrebbero esaminare gli emendamenti della Finanziaria, ddl che il 20 dovrebbe essere esitato dalla commissione Bilancio dell’Ars.
 
La conferenza dei capigruppo, al termine dell’ultima seduta d’Aula, ha stabilito il calendario dei lavori. Il 23 e il 24 i documenti contabili dovrebbero approdare a Sala d’Ercole per l’approvazione del Bilancio e a seguire, dal 26 in poi, l’Aula sarà impegnata nell’esame del ddl di Stabilità. La conferenza dei capigruppo ha deciso di proporre all’Aula il rinvio da giugno ad ottobre delle elezioni provinciali, essendo stata fissata per il 3 luglio l’udienza davanti alla Corte costituzionale che dovrà pronunciarsi sulla legittimità della reintroduzione del voto a suffragio diretto per l’elezione degli organi amministrativi. Nel resto d’Italia, invece, si è votato già con elezioni di secondo grado (votano soltanto sindaci e consiglieri comunali). Per questo motivo, la legge regionale fu impugnata dal Consiglio dei ministri.
 
La prossima seduta è prevista per martedì 10 aprile. Per quanto riguarda la Finanziaria regionale, in 34 articoli l’esecutivo ha stabilito di mettere in liquidazione Ircac e Crias e di trasferire all’Irfis i fondi di credito agevolato e le misure finanziarie a favore delle imprese siciliane, di sciogliere l’Istituto autonomo case popolari e di creare l’Agenzia regionale per la casa, di sopprimere l’Esa e inglobare l’Istituto per l’incremento ippico nell’Istituto zootecnico. Previsti quindi interventi a sostegno dell’acquisto della prima casa, aiuti alle imprese mediante il fondo di garanzia regionale, norme a sostegno dell’agricoltura e per l’’edilizia scolastica.

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