La Sicilia protagonista al Vinitaly - QdS

La Sicilia protagonista al Vinitaly

redazione

La Sicilia protagonista al Vinitaly

martedì 17 Aprile 2018

Oltre 3.000 metri quadri di spazi, 147 aziende e una grande crescita per le Doc. Presenti anche gli assessorati al Turismo e Beni culturali

VERONA – La Sicilia protagonista al Vinitaly di Verona che si chiuderà domani 18 aprile. Durante la conferenza stampa di presentazione, l’assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera ha fatto un bilancio dell’ultimo anno e ha tracciato le prospettive per il futuro del comparto.
 
“La nostra Isola rappresenta una delle regioni d’Italia più significative. Non solo dal punto di vista della quantità del vino prodotto ma soprattutto per la crescente qualità media che ormai ci proietta tra le aree del Paese con il più alto appeal per appassionati ed addetti ai lavori, giornalisti e buyer – ha affermato l’Assessore – Tutto questo grazie alle capacità imprenditoriali dei produttori, alla posizione geografica e alle condizioni climatiche che ci hanno consentito di creare un contest unico fatto di biodiversità, di terroir e di vitigni irripetibili in qualsiasi altra parte del pianeta. La Sicilia del vino non è replicabile altrove”.
 
L’accento si pone sui numeri della crescita qualitativa e quantitativa del comparto vitivinicolo siciliano fatto di 23 DOP (1 DOCG e 22 DOC) e di 7 IGP/IGT dei vini siciliani.
 
Negli ultimi anni la produzione dei vini DOC, che prima interessava una piccolissima percentuale della produzione totale regionale, è aumentata in maniera consistente, così come il quantitativo di prodotto confezionato, sia DOC che IGT; si è passati dai quasi 130.000 ettolitri certificati a DOC nel 2012 ai circa 483.000 hl certificati nel 2017 e, sempre nel 2017 si sono confezionati tra DOC e IGP circa 1.700.000 hl , equivalenti a 226 milioni di bottiglie da 0,75.
 
Questa crescita è dovuta sia all’aumento di alcune DOC come la DOCG “Cerasuolo di Vittoria” e le DOC “Etna”, “Malvasia delle Lipari”, “Menfi”, e “Vittoria” ma, soprattutto, è dovuta al riconoscimento nel 2012 della DOC “Sicilia”, che è venuta a qualificare una consistente produzione; nel 2017 questa DOC su base regionale ha raggiunto quasi il 70% del quantitativo totale certificato e, nei primi mesi del 2018 ha continuato la sua ascesa; dal 1 gennaio al 25 marzo 2018 sono stati emessi 674 certificati di idoneità per 376.686,10 hl di vino certificato a DOC “Sicilia” mentre nel medesimo periodo del 2017 erano stati emessi 297 certificati per 123.479,70 hl, con un incremento percentuale quindi del + 205,1%.
 
Primo trimestre 2018 in crescita anche per altre DOC che dal 1 gennaio al 25 marzo hanno registrato volumi crescenti rispetto l’anno precedente; DOC “Etna” (+ 26,6%), “Noto” (+ 91,1%) e “Vittoria” (+ 252,4%). Considerando tutte le DOC i quantitativi certificati al 25 marzo registrano un incremento percentuale del + 169,7%.
 
“Il Governo regionale ha tra gli obiettivi quello di dare fiducia e agevolare il percorso di crescita delle imprese agroalimentari – afferma l’assessore Bandiera – Penso al ruolo della Pubblica Amministrazione come a quello di chi facilita attraverso norme chiare ed efficaci, attraverso strumenti finanziari certi e volti a chi di mestiere fa l’imprenditore rischiando con ostinazione e passione. L’utilizzo dei Fondi Comunitari rappresenta un volano importante in tal senso – prosegue Bandiera – Il mondo del vino può avvalersi di più strumenti, non ultimo quello della promozione nei Paesi extra Ue, per il quale, attraverso risorse dell’Unione Europea assegnate alla Sicilia, sono stati finanziati di recente 16 progetti, per un importo complessivo di 12 milioni di euro per la promozione dei vini siciliani nei Paesi extra UE, che si sta rivelando di grande utilità per esplorare nuovi mercati o consolidare quelli in cui siamo già presenti. Con una consapevolezza: nel mondo c’è voglia di cibo e vino della nostra isola ma per conquistare l’estero dobbiamo essere meno siciliani di scoglio e più siciliani di mare aperto”.

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