Ars: seduta rinviata a domani alle dieci - QdS

Ars: seduta rinviata a domani alle dieci

redazione

Ars: seduta rinviata a domani alle dieci

domenica 29 Aprile 2018

Ultimo giorno utile per l'Assemblea regionale visto che la Manovra deve essere approvata entro il 30 aprile. I nodi del personale e in particolare dei Pip e le difficoltà della maggioranza che sostiene il governo Musumeci, nei giorni scorsi ko per cinque volte. LA CRONACA DELLA SEDUTA DOMENICALE

 
Alle 21.40 di oggi il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché ha sospeso la seduta dell’Assemblea dedicata alla Manovra economica rinviandola a domani alle 10.
 
Rimangono dunque col fiato sospeso i 2.800 ex Pip per i quali la norma prevede l’assunzione nella Resais, società pubblica controllata dalla Regione.
E rimane in sospeso anche il maxi-emendamento sul quale il governo sta tentando di chiudere per velocizzare i tempi. Ma il M5s è contrario e il Pd scettico.
 
Per quanto riguarda il personale, con diverse norme contenute nella manovra finanziaria, la Regione siciliana ha deciso di assumere, come nel caso dell’Arpa, di mandare alcuni dipendenti in pensione riaprendo i termini per la presentazione delle domande scaduto a fine 2016 ed equiparando il trattamento economico di 400 funzionari in servizio nei Beni culturali, assunti come tecnici diciotto anni fa, a quelli dei dirigenti.
 
Norme, queste volute dal governo, contestate dalle opposizioni, il Pd in testa.
 
Nel testo della legge di stabilità ci sono poi altre norme che riguardano il personale come i cosiddetti Pip, appunto.
 
Ci sono stati, nel corso di questa seduta domenicale, momenti bipartisan.
 
Per esempio l’approvazione dell’emendamento firmato da tutti i capigruppo all’Ars di maggioranza e opposizione e appoggiato dal governo, che stanzia cinque milioni di euro per i progetti individuali che riguardano i disabili.
 
"L’approvazione di questo emendamento – ha detto il presidente dell’Ars Miccichè – dà un senso compiuto al messaggio che abbiamo lanciato lo scorso 6 aprile quando decidemmo di illuminare di blu Palazzo dei Normanni, sede di questo Parlamento, aderendo alla giornata mondiale dell’autismo. Oggi il Parlamento è andato oltre i simboli".
 
 
La cronaca di questa domenica di lavoro all’Ars si era aperta nella tarda mattinata con l’approvazione degli articoli 11, che prevede anche contributi ai proprietari dei palazzi di pregio, e l7 sui trasferimenti agli enti locali.
 
Nel corso dei lavori sono emerse ancora numerose le difficoltà da superare per la maggioranza che sostiene il governo Musumeci, nei giorni scorsi ko per cinque volte durante la votazione degli articoli della Legge di Stabilità.
 
Una norma della Finanziaria proposta dal governo Musumeci e illustrata in aula dall’assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso, prevedeva uno snellimento delle procedure e accelerazione della ripartizione delle risorse ai Comuni siciliani.
 
Rispetto ai precedenti nove criteri, alcuni anche molto complessi, da quest’anno il calcolo verrà basato su due dati facilmente reperibili: popolazioni e spesa storica riferita al 2016.
 
"In questo modo – hanno spiegato il presidente Musumeci e l’assessore Grasso – l’erogazione delle somme sarà molto più celere, evitando agli enti locali il ricorso alle anticipazioni di cassa e consentendo loro di avere certezza sulle risorse che verranno trasferite dalla Regione".
 
Un’altra norma della Finanziaria, illustrata dall’assessore al Territorio e ambiente, Toto Cordaro, e approvata dall’aula,  stanziava circa otto milioni di euro per la manutenzione del demanio idrico fluviale e per interventi di cura e pulizia di fiumi e torrenti.
 
Con un’altra norma, illustrata dall’assessore dell’Economia, Gaetano Armao, e approvata dall’Ars, sono poi entrati a far parte del patrimonio della Regione il centro direzionale del Consorzio Asi di Palermo e il villino ‘Messina Verderame’ della Crias,
 
 

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