Puccio La Rosa: "Conti da riequilibrare garantendo i servizi" - QdS

Puccio La Rosa: “Conti da riequilibrare garantendo i servizi”

Paola Giordano

Puccio La Rosa: “Conti da riequilibrare garantendo i servizi”

venerdì 25 Maggio 2018

Forum con Puccio La Rosa, presidente Amt Catania Spa 

Qual è lo stato di salute dell’azienda?
“L’Amt ha un grande bilancio perché parliamo di quasi 56 milioni di euro in termini di produttività. Per quanto riguarda i chilometri, vale a a dire le percorrenze, mentre inizialmente erano previsti 13 milioni di chilometri l’anno per effetto della Lr 26/2012, la Regione ne ha finanziati fino al 2016 soltanto 6,9 milioni. Una cifra inconsistente, anche perché l’altra parte delle risorse su cui poter contare provengono dal Comune e anche qui si è avuta una contrazione significativa. Abbiamo effettuato un’azione di rivendicazione, sostenuta anche dai parlamentari regionali catanesi e dall’allora assessore regionale Alessandro Baccei, il quale ha inserito nella Legge di assestamento di Bilancio 2016 una somma per arrivare a un apporto di carattere transattivo rispetto a questo problema. Inoltre, grazie a un emendamento parlamentare condiviso dall’allora Governo regionale, abbiamo ottenuto un ulteriore stanziamento di 2,3 milioni di euro che ha permesso di recuperare il taglio che c’è stato dal 2012 al 2016. La situazione era risolta, ma soltanto fino all’anno 2016: il problema rimaneva per gli anni a seguire. Ho ricominciato un’attività di intelocuzione che di recente ha permesso di ottenere un rimpinguamento delle risorse che, tradotto in cifre, vuol dire arrivare ad avere un finanziamento per 9,88 milioni di chilometri. Abbiamo risolto un problema di bilancio perché arriviamo a ricevere dalla Regione circa 20-22 milioni di euro l’anno. Questo è un fatto importante, perché contestualmente mi ha permesso di avviare un Piano di risanamento della situazione debitoria dell’azienda”.
 
puccio la rosa
 
Qual è attualmente la situazione debitoria dell’Amt?
“Ho trovato una situazione debitoria complessa perché Amt Spa ha assunto su di sé anche una parte di debiti della vecchia Azienda municipale trasporti, che si attestavano intorno ai 50 milioni di euro. Attraverso l’avvio di Piani di rientro in via transattiva e l’utilizzo di tutti gli strumenti possibili, come quello della rottamazione dei crediti, abbiamo abbattuto allo stato attuale il debito complessivo dell’azienda di oltre il 40 per cento rispetto all’ammontare iniziale ma soprattutto non abbiamo accumulato nuovi debiti”.
 
Senza i debiti pregressi l’azienda riuscirebbe a stare in pareggio?
“L’azienda resta in pareggio fin tanto che tutti gli attori istituzionali che devono contribuire contribuiscono. Ha chiuso il 2016 con un utile di 72 mila euro. Siamo in questi giorni in fase di definizione del 2017 e posso preannunciare che, al lordo delle imposte, abbiamo un utile di oltre un milione e mezzo di euro”.
 
L’altra “gamba” del bilancio è quella del biglietto…
“Esatto. Stiamo cercando di essere ‘autonomi’ nel senso che non ci sarà mai un’autonomia nel pareggio di bilancio, perché il trasporto pubblico assolve a due funzioni: quella meramente economica di cercare di far crescere il Pil interno e quella sociale, vale a dire essere cerniera fra le diverse realtà cittadine offrendo un servizio, soprattutto alle categorie più deboli. Noi da una parte stiamo cercando di definire un accordo di secondo livello sul Contratto nazionale con le organizzazioni sindacali, che permettera ai lavoratori di partecipare alle migliori performance dell’azienda attraverso un sistema di premialità corredato, però, a un aumento della produzione; dall’altra stiamo tentando di operare autonomamente e in questo rientra l’integrazione tariffaria che abbiamo siglato il 21 marzo con la Fce, mirata a rendere più appetibile il trasporto locale. Il nostro obiettivo è quello di fare di Amt lo strumento di forza per le attività commerciali del centro storico. Guardiamo a esso come a un centro commerciale naturale, quindi dobbiamo creare gli stessi elementi che contraddistinguono i centro commerciali artificiali. Uno dei primi problemi è proprio la mobilità e il parcheggio. Per questo stiamo creando tutta una serie di attività, primi fra tutti i parcheggi: stiamo mettendo in batteria il parcheggio Sanzio, la rimessa R1 (via Plebiscito), il parcheggio di piazza Borsellino e quello di Luigi Sturzo. Quattro parcheggi che saranno serviti da un sistema di trasporto che permetterà di lasciare il proprio mezzo e girare in tranquillità. Stiamo cercando di realizzare le infrastrutture prima di iniziare a pensare anche a un nuovo assetto viario per la città”.
 
Qual è la condizione della flotta dell’Amt?
“La flotta è sicuramente uno dei punti più importanti e spinosi. Uno dei problemi più drammatici con cui mi sono ritrovato a fare i conti è quello della carenza dei mezzi. Il parco macchine di Amt era vecchio e datato: tra il 2015 e il 2017 sono state messe in servizio diverse vetture nuove, che sono servite però soltanto a tamponare una situazione in cui la media di mezzi in circolazione al giorno era di appena una sessantina di vetture. Un numero assolutamente insufficiente per poter garantire un servizio efficiente. Per migliorare il sistema abbiamo quindi creato un meccanismo di nuova organizzazione del nostro settore officine, cambiando i contratti di approvvigionamento dei pezzi di ricambio e prevedendo che siano i nostri fornitori ad avere i minimi di scorta da darci così la possibilità di abbassare i costi ma, allo stesso tempo, avere i cambi in tempi ristretti per poter riparare i mezzi con celerità. Grazie a questa manovra e all’acquisto di venticinque mezzi provenienti dalla città di Milano, che sono praticamente nuovi poiché utilizzati solo per Expo, oggi girano in città una media di cento autobus al giorno. A settembre 2018 metteremo in circolazione 42 nuovi mezzi a metano, grazie al progetto Pon Metro. Nel 2019 è prevista l’implementazione di almeno una novantina di autobus: 45 attraverso il Poc Metro, 40 nell’ambito del Po-Fesr e 9 già finanziati con il Decreto Mit. Il Comune ha poi partecipato al Bando periferie, con un progetto che prevede anche l’acquisto di tre autobus. Non abbiamo certo la bacchetta magica, ma abbiamo tanti progetti in ballo per migliorare il trasporto pubblico della nostra città”.

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