Edilizia sociale, ma sostenibile: 17 milioni per i Comuni siciliani - QdS

Edilizia sociale, ma sostenibile: 17 milioni per i Comuni siciliani

Rosario Battiato

Edilizia sociale, ma sostenibile: 17 milioni per i Comuni siciliani

martedì 29 Maggio 2018

Pubblicato il bando regionale che finanzia programmi di recupero e riqualificazione delle città. Tra gli obiettivi: migliorare la qualità ambientale e produrre energia rinnovabile 

PALERMO – Ci sono 17 milioni di euro a disposizione dei comuni siciliani per “programmi integrati per il recupero e la riqualificazione delle città”. Il bando pubblico per l’accesso ai contributi è stato pubblicato sulla Gurs di venerdì scorso e delinea tutti i dettagli per la partecipazione e i tre mesi di tempo a disposizione che si concluderanno alla fine di agosto (90 giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta).
 
I programmi integrati sono “programmi attuati – si legge nel bando – con il concorso di risorse pubbliche e private e sono caratterizzati dalla presenza di una quota di edilizia sociale e, eventualmente, anche da una quota di edilizia privata, da diverse tipologie di interventi e da una pluralità di funzioni: il tutto a garantire il superamento della monofunzionalità delle città e la coesistenza di classi sociali diverse e di molteplici destinazioni d’uso”.
 
La finalità è rivolta alla rigenerazione di quelle porzioni della città che sono rimaste escluse dallo sviluppo e che versano in condizioni di degrado sociale ed economico, promuovendo la riqualificazione dell’ambiente urbano esistente in concomitanza, se necessario, con “la nuova edificazione per il completamento e la ricucitura del tessuto urbano, con l’incremento del numero di alloggi a canone sostenibile da immettere nel mercato, la riqualificazione degli spazi pubblici, la riorganizzazione urbanistica, il miglioramento della qualità della vita mediante l’offerta di servizi sociali e infrastrutturali, in grado di favorire l’inclusione sociale, la qualità ambientale, la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’occupazione”.
 
Le risorse disponibili ammontano a 17,1 milioni di euro a favore dei programmi integrati che sono promossi esclusivamente dai comuni, in concorso con i soggetti privati (imprese, cooperative, loro consorzi, fondazioni), che devono essere individuati tramite procedure di evidenza pubblica, e anche con altri enti pubblici.
 
L’attuazione avviene tramite il concorso di risorse pubbliche e private e devono comprendere interventi di edilizia abitativa e di riqualificazione, tra questi si segnalano quelli relativi all’incremento del numero di alloggi a canone sostenibile, opere di urbanizzazione primaria e secondaria, ma anche creazione di spazi socio-educativi, ricreativi e sportivi, culturali, e servizi abitativi. Inoltre, vengono riconosciuti come elementi essenziali quegli interventi finalizzati alla promozione di iniziative atte a incentivare l’utilizzo delle risorse naturali e garantirne un uso efficiente ed efficace.
 
Ai fini della partecipazione al programma, i sindaci dei comuni devono presentare domanda al dipartimento delle Infrastrutture, della mobilità e dei trasporti, corredando la richiesta, tra le altre cose, con proposta di programma integrato e relazione descrittiva degli elementi costitutivi, delle finalità e delle modalità di attuazione, schema planivolumetrico degli interventi proposti, elaborato (in forma grafica e/o descrittiva) da cui si evinca la capacità di contribuire alle finalità del bando, piano economico-finanziario.
 
Il contributo pubblico richiesto dall’ente proponente non potrà essere superiore a 1,5 milioni di euro per i comuni con popolazione inferiore ai 3mila abitanti, mentre arriva fino a 3 milioni di euro per quelli con popolazione superiore ai 30mila abitanti. Il contributo concesso ai soggetti privati non potrà essere superiore al 30% del “costo di realizzazione, recupero, acquisizione e recupero, demolizione e ricostruzione degli alloggi che saranno offerti in locazione a canone sostenibile”.

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