Formazione, corsi autofinanziati una nuova chance per gli Enti - QdS

Formazione, corsi autofinanziati una nuova chance per gli Enti

Michele Giuliano

Formazione, corsi autofinanziati una nuova chance per gli Enti

giovedì 31 Maggio 2018

La Regione rivede i termini per la presentazione delle istanze, entro 60 giorni le risposte. Richiesta arrivata dalle associazioni datoriali di categoria: procedure riaperte 

PALERMO – Si sono riaperte le istanze per l’autorizzazione dei corsi autofinanziati. A seguito della richiesta delle associazioni datoriali di categoria, l’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale ha deciso di riaprire per l’appunto in via straordinaria i termini di scadenza del bando.
 
L’istanza poteva essere presentata, per via telematica e cartacea, al Dipartimento dell’Istruzione e Formazione Professionale, da tutti gli enti che fossero in grado di svolgere l’attività senza il concorso di finanziamenti pubblici, regolarmente accreditati. Il Sevizio Gestione a questo punto dovrà fornire risposta positiva o negativa entro 60 giorni dall’invio.
 
Questa “riapertura dei termini” è stata dal 7 e al 16 maggio scorsi. La legge nazionale ha affidato alle Regioni, tenendo conto dei principi dello sviluppo delle iniziative pubbliche e del rispetto della molteplicità delle proposte formative, anche il compito di regolamentare la programmazione, l’attuazione di tutte le attività di formazione nonché le modalità per il conseguimento delle qualifiche. In modo da non fare diventare il mondo della formazione professionale un Far West in cui ognuno gestisce indiscriminatamente, e soprattutto per far sì che venga fornita una preparazione adeguata, corretta e allineata. Per questo motivo, è stato istituito il repertorio delle qualificazioni della Regione Siciliana, al quale anche i corsi autofinanziati devono fare riferimento.
 
Tale elenco è costituito da diverse tipologie di standard: figure nazionali di riferimento per le qualificazioni Iefp, Ifts, Its, i profili professionalizzanti, che si concretizzano in un insieme di elementi (competenze/processi di lavoro) riconducibili ad una specifica professionalità, e gli obiettivi, e cioè l’insieme di competenze che possono essere trasversali a diversi profili, figure o aree professionali. Le figure nazionali, i profili professionalizzanti e gli obiettivi sono associati ad una scheda corso, che ha l’obiettivo di definire uno standard di erogazione dei percorsi. La definizione del repertorio nasce dalla necessità di favorire la crescita della personalità dei lavoratori, di assicurare la coerenza delle iniziative di formazione professionale con il sistema scolastico generale e con le prospettive d’impiego.
 
È quindi importante dettare un’organica disciplina sulle attività formative a finanziamento privato, affinché ai titoli che a queste conseguono, al completamento delle prove finali per l’accertamento dell’idoneità degli allievi, possa essere attribuita valenza giuridica e possa procedersi, quindi, al rilascio da parte della Regione Siciliana di attestati di qualifica riconosciuti dal sistema dei Servizi per l’Impiego.
 
I soggetti che possono organizzare corsi di formazione devono avere una serie di caratteristiche. Inanzitutto, dovranno risultare regolarmente costituiti e dimostrare di possedere la necessaria affidabilità per l’erogazione dei servizi formativi richiesti. Quindi, dovranno essere in possesso di almeno una sede operativa accreditata nel territorio della Regione, ossia di una struttura organizzata ed autosufficiente che, in virtù delle risorse umane di cui dispone e del suo raccordo sistematico con il territorio, rappresenti un fattore di sviluppo locale. Sono considerate parte integrante della sede operativa anche tutte le strumentazioni e le strutture (aule e laboratori), necessarie per lo svolgimento di attività formative, che possono essere anche fisicamente separate dalla sede operativa stessa e per le quali è richiesta la disponibilità esclusiva, quantomeno, per il numero di ore dell’attività da espletare.

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