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Catania: nuovo prospetto nord per via Etnea

redazione

Catania: nuovo prospetto nord per via Etnea

lunedì 04 Giugno 2018

Per il sindaco Bianco connette idealmente "il centro settecentesco della città ricostruita dopo il terremoto del 1693 e la Catania di oggi". Una doppia fontana che richiama l'acqua a linzolu di piazza Duomo GUARDA I FILMATI

"Dieci giorni fa abbiamo aperto la bretella di via Giuffrida Castorina e avviato alcuni altri interventi di regolazione del traffico che sono stati straordinariamente efficaci, direi persino più efficaci di ciò che avevamo immaginato".
 
Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco inaugurando, sul Tondo Gioeni, il nuovo prospetto che connette idealmente "il centro settecentesco della città ricostruita dopo il terremoto del 1693 e la Catania di oggi".
 
GUARDA IL FILMATO
 
 
"In questa prima settimana – ha spiegato il Sindaco – la condizione del traffico nell’area del Nodo Gioeni si è normalizzata, diventando nettamente migliore persino di quella che c’era prima dell’abbattimento del cavalcavia. A questo proposito voglio ricordare che quel ponte doveva essere abbattuto per ragioni strettamente legate alla sicurezza della città. Ma è di tutta evidenza che non è più necessario immaginare di ricostruirlo o, come qualcuno ha suggerito, addirittura di realizzarne due. Non escludiamo ulteriori interventi perché tutto è perfettibile, ma oggi esprimo la mia soddisfazione insieme alla gioia profonda per vedere realizzato un prospetto del Tondo Gioieni che esprime il desiderio della Catania del XXI secolo di essere sempre più bella".
 
Bianco ha spiegato che già nel 2014 era nata l’idea di un’operazione di connessione tra il centro settecentesco di Catania e la città attuale.
 
"Così – ha detto – abbiamo pensato di realizzare qui, alla fine di via Etnea, una fontana che si ispirasse a quella dell’Amenano, chiamata dai Catanesi l’acqua a linzolu, che si trova in piazza Duomo, all’inizio della via Etnea. Due lenzuoli d’acqua, dunque, all’inizio e alla fine di questa grande strada che rappresenta il cuore di Catania. Così, su progetto dell’architetto Ugo Mirone, che lo ha donato alla città, è nato questo prospetto, utilizzando le pietre caratteristiche della nostra terra: il nero basalto lavico, il rosa dei marmi di Custonaci, il bianco della pietra comisana".
 
Il Sindaco ha tenuto a sottolineare come la fontana sia incastonata in una piccola selva di verde verticale che si estende per 130 metri in lunghezza e fino a dieci metri in altezza.
 
"Si tratta – ha detto – del più ampio giardino verticale pubblico d’Italia dopo quello di Milano. Fontana e giardino conferiscono al Tondo Gioeni, ormai diventato una piazza, un’incredibile bellezza. E da stasera i Catanesi e i turisti potranno ammirarla anche illuminata, guardandola in prospettiva fin dalla base della via Etnea".

GUARDA L’INTERVENTO DEL SINDACO
 
 
Il progetto del prospetto del Tondo Gioeni era stato presentato nel Palazzo degli elefanti il 12 agosto del 2016, sottolineando che avrebbe creato, sul lato nord della via Etnea, un fondale con un fronte di 170 metri di lunghezza.
 
"Al centro – ha spiegato l’architetto Mirone – avevamo pensato di porre un blocco di quaranta metri con la doppia fontana che è poi stata realizzata, in assoluta simmetria rispetto al prolungamento dell’asse stradale della via Etnea. La pietra di Custonaci racchiude un sistema di due vasche in pietra bianca di Comiso, a forma di porzione di calotta sferica ancorate, a differente altezza, sulla parete di fondo. Le vasche, per caduta, creano un gioco d’acqua a ricircolo che, concettualmente e visivamente, rimanda all’ottocentesca fontana dell’Amenano, realizzata dall’architetto napoletano Tito Angelini in piazza Duomo, e detta acqua a linzolu".
 
Attorno, ha spiegato il progettista, il prospetto in pietra bianca di Comiso con diverse lavorazioni e due ali simmetriche di 65 metri ciascuna, di arredo a verde verticale, ricoprente e rampicante.
 
Nel costo dell’opera – 751.000 euro – sono compresi la revisione e l’adeguamento dell’impianto fognario dell’ex via Albertone (ora intitolata a Giuseppe Giarrizzo), per la captazione e lo smaltimento delle acque meteoriche mediante la realizzazione di una caditoia a nastro sull’intera strada e il collegamento al collettore fognario del viale Andrea Doria.

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