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Palermo – Consolidato arenato in Consiglio, proteste in Aula contro Gentile

Gaspare Ingargiola

Palermo – Consolidato arenato in Consiglio, proteste in Aula contro Gentile

sabato 09 Giugno 2018

Dure reazioni dopo le dichiarazioni rese dall’assessore comunale al Bilancio a Sala delle Lapidi. Corsa contro il tempo anche per Consuntivo 2017 e Previsionale 2018 

PALERMO – Per il Consiglio comunale ieri doveva essere il giorno dell’approvazione del Bilancio consolidato 2016, prima tappa di un tour a marce forzate che vedrà l’Aula impegnata nelle prossime settimane anche con il Consuntivo 2017 e il Previsionale 2018. Anche il sindaco Leoluca Orlando, dopo gli ultimi vertici per ricompattare la maggioranza, aveva inserito tra i suoi desiderata il via libera al Consolidato entro questa settimana, così da procedere alla nomina dei vertici delle partecipate e del direttore generale. Ma le cose non sono andate secondo i piani.
 
Alcune dichiarazioni dell’assessore al Bilancio Antonino Gentile, infatti, hanno fatto saltare il banco, costringendo il presidente Giulio Tantillo (in quel momento Totò Orlando era assente) a sospendere la seduta, poi ripresa – dopo una riunione della capigruppo – giusto il tempo per approvare alcuni debiti fuori bilancio. Ad accendere la miccia è stata la risposta che l’ex dirigente dell’Agenzia delle Entrate ha fornito ai consiglieri (soprattutto dell’opposizione) che da diversi giorni richiedevano tabelle, numeri e cifre su partecipate, debiti, contenziosi e disallineamenti. “I numeri – ha replicato Gentile dinanzi alle reiterate richieste dell’Aula – saranno contenuti in una direttiva che sarà pubblicata i primi giorni della settimana prossima, non sono numeri segreti. Voglio vedere chi di voi ha interesse ad approvare l’atto oppure a rinviarlo alle calende greche”.
 
Parole che hanno scatenato un putiferio a Sala delle Lapidi: alcuni consiglieri sono scattati in piedi, fra urla e qualche “Ma come si permette?”, il tutto in diretta streaming. Neanche tra le fila della maggioranza le affermazioni dell’assessore sono piaciute granché, tanto che Ottavio Zacco di Sicilia Futura su Facebook ha scritto: “Una settimana di lavori d’Aula per cercare di approvare il Bilancio consolidato, un atto di estrema importanza per la città, e alla fine tutto il lavoro svolto dall’intero Consiglio comunale è valso a nulla per l’inadeguatezza dell’assessore al Bilancio. Non ci sono più le condizioni per poter dialogare con chi non ha rispetto per le istituzioni e per la città, nonostante la collaborazione e la responsabilità dei gruppi di maggioranza e minoranza. Sono molto amareggiato…”. Parole che sanno di chiusura netta.
 
Dal canto suo la minoranza è da tempo in rotta con Gentile sullo stato di salute delle aziende. “In queste settimane – ha affermato il leader dei Coraggiosi Fabrizio Ferrandelli – abbiamo reso articolato il dibattito sul Bilancio consolidato e spesso siamo stati criticati e accusati di aver rallentato la città. Alla luce di quanto è emerso in questi giorni, credo invece che il nostro lavoro vada apprezzato. Sono venuti fuori dati, disallineamenti, assenza di dialogo tra Amministrazione e aziende, addirittura una direttiva alla firma del sindaco che determina una nuova ripartizione nel Consolidato così come da noi sostenuto”.
 
“La nostra opposizione – ha concluso – sta consentendo di avere dati drammatici ma veritieri, rispetto ai quali chi governa la città non più sfuggire né ingannare con la mistificazione continua”.
 
“Il sindaco – ha sostenuto Cesare Mattaliano, capogruppo dei Coraggiosi – stava portando a sbattere la sua stessa maggioranza, ma c’è chi come noi sta prendendo pian piano le redini della situazione e provando a virare profondamente”.
Ferrandelli ha proposto un accordo d’Aula “affinché il Consiglio possa guidare, con una serie di delibere, i vari settori ormai allo sbando della città e si possa intestare il rilancio dei conti e dei servizi da erogare tramite le aziende”.
“Siamo forti – hanno concluso Ferrandelli e Mattaliano – della nostra conoscenza dei numeri e della Macchina, delle nostre proposte e della loro realizzabilità”.
 

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